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"numero 49 puoi uscire." dice la guardia aprendo le sbarre,Ghigno uscendo. Mary mi guarda con una finta aria ammonitoria "laverai le scale del collegio signorina." Afferma con un sorrisino sotto i baffi. Usciamo fuori dal carcere minorile e camminiamo verso la sua auto.

"E con questo sono tre." Ridacchio salendo nella vecchia Mercedes un po trasandata.
"Felicia, dovresti darti una calmata.. Sai il proprietario del collegio, già non ti vede di buon occhio ed io oltre essere la suora e il tuo angelo custode-ridacchia- non posso fare altro"
Credo che lei sia l'unica che creda in me e che non cerca di cambiarmi. È l'unica di cui mi frega qualcosa su questo mondo. I miei mi hanno abbandonato davanti il porticato del colleggio in cui abitava.

Crescendo ho imparato che le persone sono egoiste e superficiali, che non meritano fiducia a partire dai miei genitori.
Torniamo all'orfanotrofio.
Passano settimane e settimane ed io sono sempre la stessa, cambia solo la mia pelle, È più colorata. I tatuaggi mi descrivono e ormai fanno parte di me. Oggi ne ho aggiunto uno una piccola 'M' dietro l'orecchio, Mary ne sarà contenta.

THE REBEL GIRL.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora