32.

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È mattina.

Oggi avrò molto da fare Ho appena apreto gli occhi e già penso a cosa dovrò dire oggi.
Prima parlerò con Mary e in un secondo momento con i Morrison i miei.. "GENITORI".
Ma perché ho tutti questi problemi? Non potevo restare in quell'orfanotrofio?ho 17 anni fra pochi mesi serei stata maggiorenne ed averei trovato la mia strada. Ma no dovevano complicarmi la vita a me.
Andate tutti a fanculo.

Scendo giù indossando i panni del giorno precedente.
Trovo Bryan senza maglia e con un pantalone di una tuta e con i calzini rossi antiscivolo.

《Bei calzini!》dico ironica poggiando i gomiti sul davanzale e sedendomi sulla apposita sedia.

《Buongiorno anche a te! Comunque non commentare i miei calzini.. guarda i tuoi pittosto!》 Dice schiacciandomi l'occhiolino e sorridendo.

Così abbasso lo sguardo e noto i miei calzini verdi con sopra le mucche.

Cazzo.

《Emm, dove sono le mie scarpe?》 Domamdo abbassando il capo.

《Haha, sono vicino la porta!》

Dopo averle infilate apro la porta per uscire ma Bryan mi prende un polso.

《Dove vai?》 Chiede preoccupato.

《A risolvere un paio
Di questioni .》rispondo sbrigativa.

《Almeno addenta una brioche con me e poi vai! 》implora.

Tentenno un pò, ma poi annuisco.

Dopo aver fatto colazione, mi alzo dal tavolo della cucina e Bryan mi accompagna alla porta.

《ci sentiamo dopo? 》 chiede quasi impaurito dalla reazione che potrei avere.

《Okay.》

Sta sorridendo.
Dio. Quando sorride è così "agfkh".

Mi faccio prendere dal momento, e da il suo sorriso ammaliante e gli stampo un bacio veloce sulla guancia.

Rimane basito.

Non so che altro fare quindi scappo verso l'auto di Bryan, dato che ieri io ero a piedi e lui gentilmente si è offerto di prestarmela.

Sto guidando verso l'orfanotrofio che si trova nel quartiere più povero di St. Diego.
Ovvero quello dove fino a qualche settimana fa, vivevo anch'io .

Entro e mi dirigo verso la stanza di Mary.
Dopo aver bussato varie volte frettolosamente Mary mi aprì.

《Felicia, tesoro! Ero così preoccupata sai Cloe mi ha chiamato dicendo...》
La blocco mentre cerca di abbracciarmi e inizio a parlare io.

《Dicendo cosa? Che avevo scoperto che loro i miei veri genitori e che te sapevi tutto?》

《Felicia ascolta..》

《No Mary, ora ascoltami tu. Io non ho intenzione di perdonarti per ciò che mi hai fatto ammeno che tu non mi dia delle valide ragioni o giuro che questa sarà l'ultima volta che mi vedrai.》

《Felicia, io non ti ho fatto nulla.. ti ho riportato dai tuoi genitori dovresti esserne fiera.》

《Ma se per 17 lunghi anni li ho disprezzari ed odiati come pretendevi che reagivo?》

《Giuro che ti spiegherò tutto ora siediti.》

《Okay.》

THE REBEL GIRL.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora