2.

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Sono stesa sul letto con qualche molla rotta. Il mio sguardo è focalizzato su un punto preciso del soffitto. Una piccola crepa, dovrebbero passare una mano di intonaco. Sento le urla dei bambini dalla finestra mentre giocano ad acchiappatela nel piccolo cortile davanti alla facciata dell'edificio.

"Felii"sento la voce di Mary

"si?" Parlo senza distogliere lo sguardo dal soffitto.
"ti.. ecco.. hanno deciso di adottarti. Prepara le tue cose."
Mi giro di scatto e noto un velo di tristezza sul volto di Mary, i suoi occhi sono cupi e il loro verde è spento.

"Chi sono?" Domando irritata

Scrolla le spalle riprendendosi e accenna un sorriso dolce

"È una coppia molto giovane vedrai ti piaceranno."

Faccio spallucce, se lo dice lei.. Spero solo non sia un'altro riccone strampalato che pensa di cambiarmi. "Okay.."
do un bacio sulla guancia e oltrepasso la porta per incontrare gli sconosciuti con cui passerò le prossime 24 ore, dato che mi riporteranno indietro come fanno tutti.

"Allora.. ci vediamo domani Mary!" Gli faccio l'occhiolino e lei ricambia con un accenno di sorriso.
Arrivo davanti ai miei presunti genitori
E cavolo ha ragione Mary, sono proprio giovani avranno forse trent'anni.

"Ciao Felicia, io sono Cloe e lui è mio marito Calvin. Ma puoi chiamarci mamma e papà." Sei fottutamente seria?

"Ovviamente non lo farò." dico con un tono scocciato, come può solo pensare che io li chiami così?

"ci farai l'abitudine." Dice Calvin con un sorriso storto, come per farmi capire che non da  peso alle parole che dico. Idiota già mi sta sul cazzo, non ci farò mai l'abitudine.
Preparo la mia roba. Ovviamente prendo quei pochi panni che ho e senza piegarli li butto in una borsa.
Scendo do un bacio a Mary sussurrandogli
"ci vediamo tra qualche giorno, se non ora!" Ridacchio, ma lei non lo fa. Mi fa un sorriso triste, per poi rientrare nel l'edificio. Stranita salgo nell'auto con Cloe e Calvin.
"Ora vedrai, la tua nuova casa piccola!" Parla Cloe entusiasta.
"Posso farti una domanda?" Calvin mi guarda dallo specchietto retrovisore. Genio ne ha già fatta una. Sbuffo
"Cosa?"
"Cosa rappresentano i tuoi tatuaggi?"

Questa domanda mi sconvolge., voglio dire non me lo aveva mai chiesto apparte Mary. Forse perché pensavano che me li facessi per sembrare più ribelle o per farmi notare.
Faccio spallucce "raccontano la mia storia."
dico semplicemente, per non dare confidenza.
"Raccontaceli" dice Cloe.

" No, Ora non mi va."

"Okay, quando vuoi noi siamo qui." Sorride sincera

Non rispondo, non mi piace parlare, soprattutto quando si tratta di me.

Il viaggio prosegue..

THE REBEL GIRL.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora