Erano le 16:50. Mancavano dieci minuti precisi prima dell'arrivo di Natsuya e Misaki aveva appena finito di farsi la doccia. Si maledisse mentalmente per aver dormito troppo a lungo, dopodiché aprì velocemente l'armadio. Fece scorrere gli occhi lungo tutti i vestiti, ma non aveva la minima idea di cosa mettersi. Non aveva nemmeno il tempo per provarsi mille cose diverse, perciò si sentì obbligata ad andare sul sicuro. Prese un vestito beige e un cappotto nero di pelle, che sapeva fossero una bella combinazione. Li indossò velocemente, sistemò i suoi capelli lisci e prese lo stretto necessario. Proprio in quel momento qualcuno suonò il campanello. Era inevitabilmente Natsuya. Misaki guardò l'orario notando che mancavano due minuti alle 17:00. Si avviò ad aprire, ma non prima di essersi guardata allo specchio. Ci teneva ad apparire almeno un minimo decente davanti a lui. Quando aprì la porta, non si salutarono nemmeno, ma si squadrarono subito dall'alto fino in basso. Il ragazzo davanti a lei aveva addosso una maglia color mattone a maniche corte e un paio di jeans.
-Allora? Sei pronta?- domandò lui rialzando lo sguardo su quello di lei.
-Sì.
Misaki chiuse a chiave la porta dietro alle sue spalle e affiancò Natsuya. Scesero insieme le scale del condominio, dopodiché iniziarono ad incamminarsi verso il centro. Era abbastanza nervosa. Quella era la prima volta in cui si erano organizzati per vedersi a differenza delle altre volte.
-Prima andremo all'agenzia immobiliare che mi darà le chiavi. L'appartamento non è lontano da lì, quindi non ci metteremo molto,- disse Natsuya risvegliandola dai suoi pensieri. Lei annuì distrattamente, continuando a guardare davanti a sé. Il ragazzo la guardò confuso.
-Sei sicura che vada tutto bene?
-Perché non dovrebbe?- ribatté lei, al che Natsuya fece spallucce.
-Sembra che tu stia pensando ad altro.
Misaki si bloccò sul posto smettendo di camminare. Non voleva dare l'impressione di essere annoiata per il fatto di andare a vedere quell'appartamento.
Anche Natsuya si fermò. Era solo a pochi passi più avanti di lei, con un'espressione confusa sul volto.
-Sono solo nervosa,- ammise incontrando lo sguardo di Natsuya. Lui spalancò leggermente gli occhi, sorpreso, ma subito dopo si ricompose.
-Per il mio appartamento?- domandò con un filo di ironia nella voce. Lei in risposta corrucciò la fronte abbozzando una sorta di broncio.
-No!
-Per cosa allora?
Misaki non rispose. Abbassò lo sguardo per evitare di guardare Natsuya. Sarebbe stato stupido dirgli la verità?
-Non preoccuparti, lo sono anche io,- ammise lui, facendo immediatamente sollevare lo sguardo di Misaki sul suo. Era sorpresa da quella risposta. Anche lui era nervoso, nonostante avesse un'espressione più che spensierata sul volto? Ed inoltre, erano nervosi per lo stesso motivo?
Era inutile pensarci ancora. Misaki sorrise leggermente, dopodiché raggiunse il ragazzo davanti a lei, che aveva ancora un'espressione confusa sul viso.
-Per cos'era quel sorriso?
-Niente di importante.
-Voglio saperlo.
-Dov'è l'agenzia immobiliare?
-Non cambiare argomento.
Misaki rise leggermente, ma non disse niente. Sentì solo un "tsk" provenire da Natsuya, dopodiché silenzio totale. Non parlarono fino a quando non entrarono nell'agenzia immobiliare. Ad accoglierli fu subito un ragazzo dai capelli rosa. Aveva qualcosa di familiare e Misaki poteva scommettere di averlo già visto da qualche parte, ma non riusciva a ricordarsi dove.
-Benvenuti! Oh, Natsuya-san!- esclamò rivolgendo un sorriso al castano. Conosceva Natsuya?
-Kisumi, come va? Sono qui per prendere le chiavi dell'appartamento.
In quel momento il ragazzo dai capelli rosa si accorse anche della presenza di Misaki. La guardò attentamente, dopodiché spalancò gli occhi.
-Ma tu sei Misaki-san! Io sono Shigino Kisumi, ti ricordi di me? Alle medie ero amico di Ikuya!
Soltanto nel sentire quei due nomi, a Misaki si accese la lampadina. Si ricordava sia di Kisumi che di Ikuya. Inoltre c'erano anche Asahi, Makoto e Haruka. Facevano tutti quanti parte del club di nuoto ed era per questo che li conosceva. Aveva un bel rapporto con ognuno di loro, soprattutto con Ikuya, il fratello minore di Natsuya.
-Sì, sono io. Kisumi-kun, sei cresciuto veramente tanto,- disse Misaki, accennando un leggero sorriso sotto agli occhi attenti di Natsuya. Se l'avesse incontrato per strada, probabilmente non l'avrebbe mai riconosciuto.
-Siete qui per il vostro appartamento? State ancora insieme, vero?- domandò Kisumi, facendo immediatamente spegnere il sorriso che Misaki aveva sulle labbra.
Venne improvvisamente avvolta da un senso di nostalgia. Non disse niente. Non perché non volesse, semplicemente in quel momento le veniva difficile dire che non stessero più insieme. E poi, il loro appartamento? Se fossero stati ancora fidanzati, sarebbero arrivati al punto di prendere un appartamento insieme?
-No, è soltanto il mio appartamento,- disse Natsuya, risvegliando Misaki dai suoi pensieri.
-Oh, capisco. Allora ecco qui le chiavi.
Kisumi porse le chiavi al castano, dopodiché si salutarono. Misaki e Nastuya uscirono fuori da lì iniziando ad avviarsi verso l'appartamento.
A dir la verità, Misaki stava soltanto seguendo Natsuya. Non aveva la minima idea della strada che stessero facendo, né tantomeno si curò di guardarla. Tenne lo sguardo basso per tutto il tragitto, completamente assorta nei suoi pensieri. Quel senso di nostalgia non sembrava volersene andare. Non pensava sarebbe mai arrivata a questo punto, ma in quel momento provava veramente nostalgia verso la loro relazione. Era come se le mancasse quello che erano stati, ma sapeva benissimo di non poter tornare indietro. Non avevano più 17 anni.
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Deadly Kiss || Natsuya Kirishima
Fanfiction-Non lasciare che parole come quelle ti tocchino se non mi vedi più nello stesso modo. -È ovvio che io non ti veda più nello stesso modo. Misaki Ayase vive di emozioni che sanno di quotidianità da ormai fin troppo tempo. Emozioni che verranno uccise...