6| Punti di vista

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Carlotta.


Harry continuava a guardarmi con sguardo indagatore da quando ci eravamo seduti al bar. D'altra parte io stavo studiando la zona come un paleontologo davanti a un fossile.

«Che c'è ti guardi intorno?» domandò con un mezzo sorriso imbarazzato. Era la seconda volta quella mattina che scorgevo quell'espressione, non avrei dovuto darci troppa importanza: se mi fossi soffermata troppo avrei sicuramente finito con empatizzare con lui, finendoci sicuramente a letto e mandando a puttane tutto il lavoro fatto finora. Sarebbe stato poi così sbagliato? Harry era tanto carino, mi aveva aiutata con il telefono, dato asilo e non ci aveva nemmeno provato troppo: gli sarebbe davvero bastato poco per allungare le mani e provarci. Ci sarei stata e avevo anche la scusa dell'alcol da usare nel caso me ne fossi pentita. E poi era un gran figo, anche nel post sbornia. Forse potevo starci un pochino. No, Carlotta, tu sei più forte. Cazzo.

«Sono stupita: l'ultima volta che mi hai voluto offrire un caffè mi hai chiusa in uno stanzino con delle macchinette automatiche» dissi ironica, sorseggiando il mio latte macchiato. «Hai visto? Facciamo passi avanti» «Be' non siamo proprio al top: sono quasi del tutto sicura che quel tipo laggiù si stia facendo una sega sotto il tavolo» affermai divertita indicando con lo sguardo un signore con un pullover verde pisello dalla parte opposta a noi, Harry sogghignò: «Spero di no, è il proprietario e sta fissando quelle due ragazzine.» Seguii il suo sguardo fino al tavolo indicato, per poi abbassarmi di scatto: «Cazzo, sono due mie alunne quelle!» Harry drizzò le antenne, abbassandosi tanto quanto me. «Che c'è ti vergogni di farti vedere con un uomo davanti alle tue alunne, Lottie?» chiese divertito, gli diedi un cricco sulla mano appoggiata sul tavolino, facendolo ridere. «Sono vestita da sera, struccata, con i capelli scombinati e sto facendo colazione con un bel ragazzo che mi guarda come se gli avessi fatto un pompino in bagno. Non mi sembra il caso di farmi vedere così» sussurrai, guardandomi furtiva dall'essere notata. Poi Harry iniziò a giocare con le mie dita e non riuscii a trattenere il brivido dalla schiena. Davvero corpo, è questa la tua resistenza? Davvero? «Te l'avevo detto di metterti la mia tuta» «Non so se l'hai notato eh, ma il mio culo è due volte il tuo e ho anche due tette in più che non vanno d'accordo con le tue felpe da "guarda che figo che sono"» mi lamentai, Harry sorrise maliziosamente: «Ho notato tutto molto bene Lottie, ben impresso nella mia mente, pronto da essere rispolverato in ogni momento. Ma giusto per curiosità, quale sarebbe lo sguardo da post pompino?» «Appagato e porno» risposi di getto, facendolo ridere troppo rumorosamente. «Ridi più piano per favore, attiri già abbastanza l'attenzione quando stai in silenzio, figurati quando ridi! Sono quella più giovane a lavoro e non sai quanto veloci girano i pettegolezzi: dagli studenti ai professori è un attimo e quelli là fanno gruppo peggio dei ragazzini, tra allusioni e frecciatine» «Però va bene se riguardano un altro professore» stuzzicò allusivo, facendomi abbassare lo sguardo imbarazzato sul mio cornetto alla crema. «Ah, stiamo arrossendo, quindi c'è della verità sotto, raccontami pure» continuò con una risatina mezza isterica, pizzicando la pelle della mia mano sulle nocche. «Non sto arrossendo e non c'è niente da raccontare, smettila di guardarmi così»

«Così come?»

«Come se fossi nuda, ma insieme a un altro uomo»

«Quindi porno, ma non appagato?» «E geloso.»

Harry alzò gli occhi al cielo, sorseggiando il suo cappuccino come se fosse un bicchiere di vino rosso. «Come potrei essere geloso quando non fai altro che fare commenti su quanto io ti piaccia?» domandò retorico leccandosi la schiuma dalle labbra, con quel cazzo di sguardo malizioso dritto nel mio. Morsi l'interno delle guance, mentre nella mia testa sentivo risuonare I want you (She so heavy) dei Beatles, perché ovviamente con Harry Sexy Styles io non riuscivo a non pensare canzoni calme e rilassate, no, io dovevo pensare a quelle che mi ispiravano sesso. Scossi il capo, cercando di focalizzare l'immagine da bravo ragazzo di James Blunt. Ecco, ora mi stavo facendo un mashup, you're beautiful I want you so bad. «Presuntuoso» bofonchiai facendolo ridere più forte. «Molto meglio così, Lottie» disse rauco, alzai lo sguardo, rimanendo imprigionato nel suo. Sussultai. «Così cosa?» «Molto meglio quando arrossisci per me.» Non riuscii a controbattere, ero eccitata. Cazzo. Labbra schiuse, respiri affannati e il suo tocco che dalla mano si era protratto sotto il tessuto della giacca di pelle. Harry inghiottì la saliva, l'attenzione corse sul movimento del suo pomo d'Adamo, poi sul perfetto angolo della sua mascella e di nuovo sulle labbra.

Love me Lottie [hs] ~ COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora