20. La stanza dei veli

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Due tracce audio: la prima al primo asterisco*, http://youtu.be/et8uKnx9HgE
La seconda al secondo asterisco*, http://youtu.be/iqIs5yeZs_I

Zayn correva veloce, la sua risata echeggiava nel corridoio. Aria, leggermente più indietro, gli urlava di fermarsi, ridendo a sua volta.
Gennaio, Domenica sera, il castello di Hogwarts era completamente innevato e faceva un freddo non indifferente.
Aria e Zayn girovagavano per i corridoi, sperando di non essere visti dai professori. Zayn aveva iniziato a prenderla in giro e si era messo a correre, intimandole di seguirlo. Aria però era più lenta di lui e non riusciva a stare al suo passo.
- Zayn! - lo chiamava.
Lui correva e correva, controllando che lei lo seguisse.
*Quella parte del castello Aria non l'aveva mai vista. Era il terzo piano, un corridoio lungo e privo di quadri o porte. A volte le sembrava che il castello avesse vita propria e che nascessero nuovi corridoi e nuove stanze che non aveva mai visto prima.
Sentiva ancora i passi di Zayn ma non lo vedeva più.
- Zayn! - lo chiamò ancora.
La sua voce rimbombò nel vuoto del corridoio che sembrava infinito.
Rallentò il passo, non sentendo più niente se non il suo eco. Arrivò a camminare col fiatone.
- Zayn? - chiamò ancora.
Nessuna risposta. Avanzò di qualche metro, il corridoio era ancora senza porte.
Sentì un rumore alle sue spalle e si voltò, ma non c'era nessuno.
- Zayn, sei tu?
Nessuna risposta.
Aria iniziava a spaventarsi. A quel punto sentì lo scatto di una serratura e successivamente lo scricchiolio di una porta.
Da una traversa che non aveva notato, arrivò una forte luce. Aria la seguì.
Svoltando in quel corridoio minore, vide che c'era una porta nel muro sinistro, dalla quale proveniva la luce.
- Zayn?
Non sentendo alcuna risposta, avanzò lentamente.
Quando arrivò alla porta, la luce l'abbagliò.
La stanza era completamente bianca, fatta soltanto di veli.
C'erano veli per terra, veli che pendevano dall'alto e oscillavano lentamente, come se un venticello li muovesse.
Aria ammirò incantata quella stanza.
I veli stessi sembravano essere la fonte di luce, illuminavano tutto di un'aurea argentata, che dava un senso di tranquillità e di silenzio. Più guardava quella stanza, più Aria si sentiva attratta da quei veli e voleva toccare con le sue mani gli oggetti davanti a sé.
Non c'erano mobili né finestre, perfino il pavimento era ricoperto dal tessuto bianco.
La Corvonero fece un passo dentro, calpestando i veli che stavano per terra.
- Zayn, sei qui?
Di Zayn nessuna traccia.
Aria avanzò comunque, attratta da quella stanza.
Fece un giro attorno al primo velo appeso e lo osservò attentamente, spostandosi poi da una parte all'altra. Sembrava quasi un labirinto.
Aria ne restava sempre più affascinata, guardandosi attorno con la bocca aperta e lo sguardo stupito. Non aveva mai visto una stanza simile, né ne conosceva l'esistenza, ancor meno ne capiva l'utilità.
Sentì la porta chiudersi e si voltò di scatto. Gli occhi spalancati, allertata.
- Zayn?
C'era qualcuno nella stanza con lei. Lo sentiva muoversi.
Si voltò prima da una parte, poi dall'altra, ma non vide nessuno.
Allora si spostò, cercando di tornare verso la porta, ma sentì un respiro affannato e si girò di scatto.
Una massa di pelo nero si gettò su di lei, facendola cascare a terra con un urlo di spavento.
- Zayn! - esclamò. - Ma sei cretino?!
Il cane che giaceva sul suo corpo si trasformò in Zayn, che se la rideva beato.
Aria gli diede un colpo su una spalla, stizzita.
- Mi hai fatto paura!
Il Grifondoro continuava a ridere e Aria gli diede un altro colpo per cercare di farlo stare serio, senza però riuscirci.
Lui le immobilizzò le braccia, portandogliele all'altezza della sua testa.
- Come hai trovato questo posto? - gli chiese.
- Stavo scappando da te e sono finito davanti alla porta. L'ho aperta... ed ora eccoci qui. - sorrise.
Aria non resisteva ai suoi sorrisi. Erano come un raggio di Sole durante una tempesta.
Rimasero in silenzio per un po', fissandosi intensamente, finché Zayn interruppe quel contatto visivo, unendo le loro labbra in un bacio.
*Inizialmente fu un bacio delicato. Divenne sempre più passionale e accattivante.
Aria cercava di liberare le mani dalla presa di Zayn, ma questa era molto salda e ogni tentativo fu inutile.
Lui abbandonò la sua bocca rosea e scese a baciarle il collo, facendole un leggero solletico.
Aria sentì le braccia ricoprirsi di brividi. Zayn le cinse i polsi con una sola mano, mentre con l'altra le accarezzava il viso e riprendeva a baciarla sulle labbra.
I veli sotto il suo corpo erano morbidi, non sembrava ci fosse un pavimento.
Zayn le baciò il mento e gli occhi chiusi, tornando poi sul suo collo.
Le lasciò andare i polsi, spostando la mano sui suoi fianchi.
Aria fece scivolare le mani sulla sua schiena, stringendolo a sé mentre le incendiava il collo.
Zayn passò una mano sotto la divisa della Corvonero, accarezzandole dolcemente un fianco. Vide che la sua pelle si ricopriva di brividi, e sollevando lo sguardo sul suo viso, vide che aveva gli occhi chiusi. I suoi capelli erano sparsi sulle lenzuola bianche.
Scese a baciarle la pancia, continuando ad accarezzarle i fianchi, mentre lei spostava una mano fra i suoi capelli, spingendolo sempre più su. Zayn le sollevava la divisa con una mano, con le labbra le tracciava un percorso immaginario sulla pelle, inumidendola di baci.
Aria si sentiva avvampare.
Aveva paura di mostrare il suo corpo a Zayn, ma contemporaneamente era eccitata al solo pensiero di potergli toccare la pelle a mani nude.
Zayn non faceva gesti avventati, era sempre delicato.
Aria lo spogliò lentamente, levandogli prima di tutto la cravatta e poggiandola lontano da sé. Zayn riscese a baciarla sulle labbra.
Aria gli levò la camicia bianca, sbottonandola lentamente, mentre le loro labbra erano ancora incastrate le une fra le altre.
Quando Zayn si sfilò l'indumento, Aria sentì il cuore batterle all'impazzata. Non solo Zayn aveva il sorriso più bello che avesse mai visto, ma il suo corpo sembrava reincarnare l'idea che Aria aveva di protezione. Le sue braccia, quando la circondavano, adesso che erano nude, le trasmettevano calore e sicurezza.
Lasciò che Zayn le togliesse il maglione, per poi sbottonarle lentamente la camicia.
Scese a baciarle il petto con accuratezza e ascoltando il suo respiro farsi sempre più pesante, adesso che i loro corpi iniziavano ad entrare in contatto.
Fu Aria ad abbassarsi la gonna, con quel briciolo di vergogna che rendeva tutto più intimo.
Si stava davvero mostrando a Zayn e lo stava facendo in maniera consenziente. Si stava concedendo a lui come mai aveva fatto con nessun altro.
Si spogliarono entrambi, rigirandosi in mezzo a quel mare di seta bianca che li circondava.
Zayn la fissò qualche istante, il suo petto premuto contro il seno di Aria. Spostò lo sguardo sul suo braccio sinistro, prendendole poi la mano. La sollevò da terra e osservò il polso. Osservò i suoi tagli, lo sguardo attento che zigzagava dall'inizio della prima ferita fino alla fine dell'ultima.
Aria avrebbe voluto sotterrarsi.
Ma Zayn avvicinò le sue labbra al polso della ragazza, baciandolo. Le baciò i tagli con delicatezza, come se avesse paura di farle male, di infliggerle ulteriore dolore.
Aria sentì il suo cuore esploderle in petto. Accarezzò il viso di Zayn come se fosse stato un bambino, soffermandosi sull'attaccatura dei capelli.
Lui si voltò a guardarla, con un mezzo sorriso. Aria lo baciò.
Sentiva che il sentimento che provava per Zayn stava crescendo a dismisura e questo in parte la spaventava, in parte la rassicurava.
I loro corpi si fusero lentamente e con delicatezza. Aria amava il modo in cui Zayn la toccava e la baciava. Amava la sensazione che lui le regalava, amava sentire i suoi sospiri e i suoi gemiti.
Il contatto con la pelle di Zayn le dava i brividi e l'eccitazione che provava sentendolo parte di sé era una sensazione che mai avrebbe dimenticato in vita sua.
Non sentì dolore, o forse non se ne accorse. Tutto ciò che captò in quei momenti era la bellezza dei gesti e delle espressioni di Zayn, il profumo della sua pelle, la dolcezza delle sue parole e il modo in cui cercava di farla sentire a suo agio.
Aria lo stringeva a sé in un gesto quasi disperato. Si concesse completamente a lui, assaporando ogni momento dettagliatamente. Le loro mani si intrecciavano così come le loro labbra, le loro voci si trasformavano in sussurri e poi in parole appena pronunciate ma che entrambi comprendevano pienamente.
Non c'era bisogno di dirselo, entrambi sapevano di amarsi.
Per Aria, quello fu il momento migliore di tutta la sua vita.
Stare con Zayn la faceva stare bene e aveva avuto la prova che lui teneva a lei, che era disposto ad aiutarla in qualsiasi modo, che voleva vederla sana e felice.
I suoi pensieri erano concentrati soltanto su Zayn, con la quale si addormentò.
Il modo in cui lui le accarezzava i capelli. In cui la baciava. Il profumo della sua pelle, il calore delle sue mani. L'espressione che aveva mentre facevano l'amore.
Amava accarezzargli le spalle e far scendere le mani lungo la schiena, amava sentirlo respirare sul suo collo e udire i suoi sospiri nelle orecchie.
Amava chiudere gli occhi e sentire le braccia muscolose di Zayn stringerla a sé, per poi guardarlo mentre poggiava il capo sul suo petto, stanco e sudato, ma con un piccolo sorriso a renderlo ancora più bello.
Amava anche il fatto che non avesse alcuna vergogna a stare nuda davanti a lui, a lasciarsi toccare in quel modo, dando libero sfogo ai suoi piaceri.
In mezzo a quei veli, Zayn la strinse a sé, infilando una mano fra i suoi capelli lunghi e facendo sì che poggiasse la testa sul suo petto. Aria gli sentiva il cuore battere forte e il respiro pesante, come il suo.
Lui le baciò la testa, abbracciandola, mentre Aria si sentiva completamente salva.
Lì, in quella stanza, credendo di essere soli. Credendo che il loro amore fosse al sicuro.
Nessuno dei due sentì i passi sommessi andare verso l'uscio. Nessuno dei due captò il minuscolo rumore che la porta fece quando fu aperta e poi richiusa. Nessuno dei due si accorse di essere osservato tutto il tempo.
Nessuno dei due notò che Anonymous li aveva visti.
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//Tali

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