19. Minerva McGranitt

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All'asterisco *, la seguente traccia: http://youtu.be/7RkRlgYGdbY

Nel castello si respirava un'aria tesa. I personaggi nei quadri si spostavano da una parte all'altra, agitati. Mormoravano fra di loro, si riunivano e nascondevano. Si diceva che la Signora Grassa fosse sparita dal suo quadro. Perfino i professori giravano nei corridoi leggermente allarmati. La McGranitt era già stata informata e faceva un giro nel castello per controllare cosa stesse succedendo.
Aria era seduta in una panca nel corridoio del primo piano, con un libro di narrativa in mano.
"Pesche di Primavera", di una strega che voleva avere una vita da Babbana.
Fuori faceva un freddo glaciale, ma la Sala Comune era troppo affollata e lo stesso la Biblioteca.
Aria si era dovuta accontentare del corridoio, dove ogni tanto passava qualcuno ma non era come sentire la gente parlare in continuazione.
Era rannicchiata sulla panchina, in un angolo, col libro sulle gambe e il nasso tuffatovi dentro.
La pazzia dei quadri non la riguardava, a dire la verità le avevano sempre trasmesso una certa ansia tutti quei visi intrappolati nella tela che la fissavano ogni volta che saliva o scendeva le scale.
Aria girò la pagina, immersa nella lettura, quando vide un fiorellino bianco scivolare fra le due pagine.
Sollevò lo sguardo e vide il sorriso di Zayn, che teneva ancora il fiore. Rispose al suo sorriso e poi chiuse il libro, osservandolo mentre si sedeva al suo fianco.
- Ti disturbo?
Aria scosse la testa e lo baciò.
- Non disturbi mai, lo sai.
- Stavi leggendo, magari non volevi essere disturbata.
La Corvonero poggiò il libro accanto a sé, liberandosi le mani e facendo vedere a Zayn che erano vuote.
- Adesso non sto più leggendo.
Zayn le sorrise e le portò un braccio sulle spalle.
- Più passiamo del tempo insieme, più mi sembra di avere una brutta influenza su di te. Non eri una studentessa modello?
- Sono ancora una studentessa modello: ho i voti più alti di tutta la scuola. - puntualizzò Aria.
Zayn adorava punzecchiarla in quel campo. Aria si pavoneggiava sempre riguardo i suoi voti e la sua intelligenza e lui sapeva che poteva decisamente permetterselo.
- Allora sono proprio fortunato a stare con la ragazza più intelligente e studiosa di tutta la scuola. - commentò, conoscendo già la sua reazione. Aria avrebbe riso appena, per poi abbassare lo sguardo e sollevarlo lentamente mentre lui continuava a fissarla.
E accadde proprio così.
Quando i loro sguardi si incrociarono di nuovo, Zayn la baciò delicatamente, accarezzandole appena il mento. Il profumo di Aria lo faceva impazzire più di ogni altra cosa.
Il calore del suo corpo lo riempiva di sicurezza e stare al suo fianco lo faceva stare bene, completo.
Dal canto suo, Aria vedeva in Zayn una figura importante, come un perno. Per lei, Zayn era la sua àncora di salvataggio.
Le loro labbra erano ancora unite quando sentirono un battito d'ali diverso da quello di una civetta e un verso che Aria non aveva mai sentito.
Zayn si irrigidì e si scostò dalle labbra di Aria, la quale aprì gli occhi e si guardò attorno. Il corridoio era vuoto.
- L'hai sentito anche tu? - domandò.
Zayn annuì.
- Cos'era?
- Non ne sono sicuro...
Aria poggiò i piedi a terra e Zayn slegò il loro abbraccio, sporgendosi più avanti per vedere.
Una macchia nera gli sfrecciò accanto al viso, andando poi a graffiare lo zigomo destro di Aria, che sobbalzò sul posto.
- Che cos'era?! - esclamò spaventata.
Zayn le prese una mano e si alzarono.
Le asciugò via il sangue che usciva dal graffio e poi si guardò attorno.
Sentirono entrambi lo stesso verso leggermente stridulo provenire da sopra le loro teste.
Sollevarono lo sguardo verso il soffitto e Aria non credette ai suoi occhi.
- Merda! - esclamò Zayn.
- Pipistrelli?
- Vieni via, non è sicuro stare qui sotto.
Zayn le strinse la mano e la precedette verso la fine del corridoio, osservati dalla miriade di pipistrelli appesi al soffitto e agli angoli di esso.
Un verso più forte portò dietro di sé un eco agghiacciante e gli altri pipistrelli lo seguirono.
Zayn velocizzò il passo, voltandosi poi per controllare la situazione.
Strinse ulteriormente la presa sulla mano di Aria e iniziò a correre.
- Corri Aria, corri!
Lei lo seguì, senza lasciargli la mano. Girandosi per guardare alle sue spalle, vide la miriade di pipistrelli scendere in volo e seguirli.
Aumentò la corsa e Zayn la prese d'esempio.
Svoltarono in un secondo corridoio ma continuavano a sentire il battito d'ali e i versi degli animali alle loro spalle. Aria giurava che fossero sempre più vicini.
Sbucarono nella Sala d'Ingresso e la situazione sembrava la stessa anche lì.
Al centro della Sala, il professor Vitious stava componendo chissà quali mirabolanti incantesimi per scacciare i pipistrelli, mentre alcuni studenti correvano da una parte all'altra.
Aria avrebbe voluto tirare fuori la bacchetta, ma era terrorizzata.
Un pipistrello si lanciò su di lei, tirandole i capelli e colpendole la testa col muso e coi denti, cercando poi di graffiarle il viso con gli artigli.
Zayn cercò di scacciarlo con le mani, ma l'animale gli morse un dito e il Grifondoro imprecò dal dolore.
Aria allora tirò fuori la bacchetta e la puntò sul pipistrello.
- Pietrificus Totalus!
Una statuetta in pietra del volatile cadde a terra e si scheggiò appena, mentre il dito di Zayn sanguinava e Aria sentiva bruciarle un occhio.
Silente li raggiunse scacciando via altri pipistrelli e li accompagnò verso l'ingresso della Sala Grande.
- State bene? - domandò loro.
Entrambi annuirono con la testa.
Il fratello del celebre ex preside di Hogwarts Albus Silente, li fece entrare nella Sala Grande per poi aiutare il povero e anziano Vitious.
Zayn si voltò subito verso Aria, fregandosene degli sguardi che avevano puntati addosso, essendo fra gli ultimi ad essere entrati nella Sala Grande.
Le controllò l'occhio e lo zigomo.
- Santo cielo Aria, mi dispiace...
- E' tutto ok, stai tranquillo. Sto bene!
Anche Zayn aveva dei graffi, ma Aria sapeva che il suo viso ne aveva molti più del Grifondoro.
- Aria!
Blossom le si lanciò addosso, stringendosi attorno al suo collo.
- Non ti trovavo e avevo una paura da matti... santo cielo, guardati la faccia!
- Non importa, è tutto ok. Ero con Zayn, sono soltanto graffi.
Affianco a Blossom comparve Liam.
- Hey, tutto ok?
Aria lo guardò un attimo, stranita. Da quando Liam le rivolgeva di nuovo la parola?
Annuì con la testa, senza riuscire a dire una sola sillaba.
Poi il Corvonero guardò Zayn, accanto alla mora.
- Tutti e due?
Il Grifondoro annuì dopo aver scrutato Liam.
*Louis e Niall arrivarono insieme, a passo svelto.
- Io non so voi, ma inizio a preoccuparmi. Prima un troll, poi la Signora Grassa, ora i pipistrelli! - commentò Niall.
- Per non parlare del nostro problema con Anonymous. - aggiunse Louis.
Aria socchiuse un attimo gli occhi, cercando di pensare il meno possibile. Era ancora agitata.
- Qui c'è qualcosa che non va. - disse Blossom. - Dobbiamo scoprire chi c'è dietro.
- Pensi che sia tutta opera di Anonymous? - domandò Niall.
- Di chi sennò?
Aria notò solo allora una cosa, e parlò a voce alta.
- Dov'è Harry?
Non appena pronunciò il suo nome, Blossom e i ragazzi si guardarono attorno. La tavolata dei Serpeverde era colma di studenti con lo stemma verde, ma di Harry neanche l'ombra.
Louis si guardava attorno con ansia, spostandosi.
Niall si era completamente voltato.
Zayn spostava lo sguardo da una parte all'altra. Liam si era affacciato a controllare fuori.
- Sicura di stare bene? - domandò Blossom, accarezzando un braccio dell'amica.
Aria annuì con la testa. I ragazzi tornarono da lei.
- Non c'è. - realizzò Liam.
Dove diavolo era finito Harry?
Alle loro spalle, la McGranitt fece il suo ingresso seguita dai professori. I ragazzi si divisero, tornando alle loro tavolate. Il viso della preside di Hogwarts era pallido e stravolto, sembrava più vecchia di quanto in realtà fosse.
Aria si sedette, le tremavano le gambe e le mani.
La McGranitt si mise sul suo solito posto, in modo da essere visibile a tutti. Aveva le mani unite in grembo e guardava gli alunni, la fronte corrugata e le sopracciglia inarcate. Sembrava terrorizzata.
Al suo lato c'era il professor Silente, mentre Lumacorno e Vitious discutevano un po' più indietro.
I mormorii che erano presenti nella Sala Grande cessarono non appena la McGranitt sollevò le mani in aria. Perfino Lumacorno smise di parlare.
- Hogwarts è sempre stata pronta a difendere i suoi studenti da ogni tipo di minaccia. I suoi docenti sono sempre stati scelti in base alle loro competenze, in grado di garantire la totale sicurezza degli alunni.
I ragazzi la ascoltavano con attenzione, un po' scossi dall'inaspettato arrivo dei pipistrelli.
- Tuttavia, mi duole ammettere che a volte anche Hogwarts manca di protezione. E oggi è uno di quei giorni in cui nemmeno noi professori sappiamo darci una spiegazione a certi eventi.
Aria aggrottò le sopracciglia.
- Come ben saprete questa mattina la Signor Grassa non era nel suo quadro. I personaggi degli altri dipinti si sono riuniti, hanno discusso, l'hanno cercata ma senza risultati.
I Grifondoro iniziarono a scambiarsi occhiate fra di loro e qualcuno commentò a voce bassa. Zayn teneva lo sguardo sulla preside, attento.
- Ma c'è ben altro.
Il tono grave con cui la McGranitt aveva pronunciato la frase, fece gelare mezza Sala Grande.
- Una studentessa Tassorosso del secondo anno, Kate McFarland è scomparsa stanotte dalla biblioteca. Nessuno sa dove sia finita.
Blossom si voltò verso Aria. Nessuna delle due sapeva niente. A giudicare dall'espressione esterrefatta, nemmeno Liam sapeva qualcosa. Niall e Louis, dall'altra capo della sala, si fissavano increduli. Molto probabilmente non si erano accorti di niente.
La McGranitt abbassò lo sguardo, socchiudendo appena gli occhi. Poi riprese a parlare.
- A questo proposito invito tutti gli studenti a restare nei vostri dormitori non appena la cena sarà terminata, di non girare nel castello di notte e di non uscire, per nessuna ragione al mondo, oltre le mura del castello.
I mormorii si scatenarono immediatamente, soprattutto fra gli studenti dei primi tre anni.
- Di conseguenza, - la McGranitt fu costretta a sollevare il tono della voce per riacquisire l'attenzione di tutti. - gli allenamenti e le partite di Quidditch sono sospesi fino a nuovo ordine.
- Cosa?! - Aria poté sentire Zayn pronunciare questa domanda, sbigottito.
Gli studenti adesso parlavano a voce alta, mentre la McGranitt cercava di riportare la calma chiedendo silenzio assoluto.
- Che cosa c'entrano gli allenamenti di Quidditch con tutto questo? Coi pipistrelli, con la ragazza scomparsa, coi quadri?
Zayn si era alzato in piedi e con la sua voce era riuscito a sovrastare il rumore delle altre voci.
La McGranitt lo guardò.
- Non sappiamo il perché di tutte queste coincidenze e, a dire il vero, non crediamo nemmeno che siano coincidenze. È meglio per voi studenti stare dentro il castello.
- Pensate che il castello sia molto più sicuro che fuori? La ragazza è sparita in biblioteca e i pipistrelli erano nei corridoi. Non fuori in giardino, non nel campo di Quidditch, non nelle segrete della Scuola. Nei corridoi, in biblioteca. In luoghi comuni.
- Signor Malik, il nostro compito è quello di tutelarvi in ogni maniera che ci è permessa.
- Proprio un ottimo regalo di Natale allora. - commentò, risedendosi.
Fu in quel momento che la porta della Sala Grande si spalancò.
Un Harry Styles coi capelli arruffati e la divisa malmessa, lo sguardo perso nel vuoto e il fiatone fece il suo ingresso nella stanza. Tutti gli occhi si puntarono su di lui.
Vedendolo, Aria sentì come un immaginario macigno poggiato sul fondo del suo stomaco, sciogliersi immediatamente e si alzò di scatto.
Corse incontro al Serpeverde e lo abbracciò.
- Sei salvo! - mormorò socchiudendo gli occhi. Harry la strinse, sospirando agitato.
- Sì, sono salvo.
- Non ti trovavamo, avevamo paura che...
Harry scosse la testa e la guardò in viso.
- No, sto bene. Sto bene, non preoccuparti.
Liam si avvicinò di corsa, seguito poi da Zayn.
- Dove diavolo eri finito? - lo assalì il primo.
- Ero bloccato in un corridoio, avevo una quindicina di pipistrelli addosso! - si giustificò.
Louis e Niall si fecero strada fra i loro compagni, raggiungendo Harry nello stesso momento della McGranitt.
I sei si voltarono a guardarla, lo sguardo di Aria era assai teso. Zayn si mise in parte davanti a lei come per proteggerla. La preside li fissò uno ad uno.
- Inizio a domandarmi perché si tratti di nuovo di voi sei.
Niall sbuffò.
- Mi creda, ce lo chiediamo anche noi.
- Horan, Tomlinson, Malik, Styles, Payne e Shaw: seguitemi.
Si voltò e, facendo svolazzare il suo mantello si diresse oltre la tavolata dei professori, facendo in modo che i ragazzi, seguendola, sfilassero fra le tavolate dei compagni.
Mentre la seguivano, Aria strinse la mano di Zayn così forte che poteva sentire le sue pulsazioni.
La McGranitt passò per una porta dietro il bancone dei docenti e i ragazzi la seguirono sotto l'atroce silenzio e lo sguardo di tutti i presenti.
Percorrendo un corto ma stretto corridoio, la professoressa si diresse a passo svelto verso il suo ufficio. Aria non c'era mai entrata prima d'allora.
Nelle pareti c'erano i quadri con tutti i vecchi presidi. Aria riconobbe Albus Silente. La fissava e le sorrideva enigmatico.
L'enorme stanza era divisa in due parti: nella prima c'era un tavolo con delle boccette con dentro delle pozioni e delle mappe, costeggiate da alcuni libri di Trasfigurazione. Nella seconda parte c'era una scrivania con davanti due poltrone in pelle nera. Sopra v'erano altri libri, una lampada e delle pergamene. Alle spalle della scrivania, dietro il quale la McGranitt si stava sedendo, si estendeva un'immensa libreria con libri di ogni tipo e colore.
- Non voglio sembrare una persona con dei pregiudizi. - iniziò la preside. - Ma è ormai evidente a tutti quanti che, da quando siete arrivati in questa scuola, le cose siano cambiate. Stanno succedendo degli eventi strani.
I ragazzi si guardarono fra di loro. Zayn stringeva ancora la mano di Aria e il suo sguardo rimase concentrato in quello di Liam per qualche istante, senza che nessuno parlasse.
- Per non parlare del cambiamento di lei, signorina Shaw.
Aria si sentì avvampare. Allora qualcuno se n'era accorto.
- La sua media è ancora ottima, devo ammetterlo, ma sembra diventata un'altra persona. Non rispetta le regole, affronta troll impazziti!
La ragazza abbassò lo sguardo.
- Per non parlare delle vostre uscite notturne.
Aria poté giurare di sentire la temperatura nella stanza calare drasticamente.
Harry aveva sollevato di scatto lo sguardo, spalancando gli occhi. Liam aveva trattenuto il fiato.
- Pensate davvero che non sappia delle vostre passeggiate?
Nessuno rispose.
- Non voglio affatto sapere perché vi riuniate, non sono affari miei e sono sicura di non volerlo saperlo per nessuna ragione al mondo. Ma badate bene, da questo momento in poi, se scopro che girovagate di nuovo nei corridoi non ci metterò molto ad espellervi.
Il fatto che la McGranitt non sapesse il perché delle loro uscite, anche se in realtà Aria era andata con loro soltanto una volta, aveva in parte rassicurato i loro animi.
La preside abbassò lo sguardo sulle pergamene vuote, sospirando.
- Tornate nei vostri dormitori. E restateci.
Uno ad uno, uscirono dall'ufficio della McGranitt col volto basso, senza dire niente.
Harry fu l'ultimo. Si chiuse la porta alle spalle e seguì i suoi compagni nel corridoio.
Sentendo Niall prendere fiato, Liam lo precedette dicendo: - Non voglio parlarne.
Il Tassorosso abbassò le spalle, espirando.
- Ma come diavolo faceva a saperlo?
- E' ovvio, no? - sbottò Harry infilando le mani nelle tasche dei pantaloni. - Anonymous.
- Pensi che sia stato lui? - Louis si era fermato, catturando l'attenzione di tutti.
- Chi altro se no?
Nessuno gli rispose.
Il Tassorosso moro e Aria si scambiarono uno sguardo, entrambi ripensando a quello che avevano visto nello specchio.
- Quindi è vero. - disse il primo.
Aria non gli rispose e tutti gli occhi furono puntati su di lei.
- Cosa? - domandò Harry, il più esasperato in quella situazione.
La Corvonero abbassò lo sguardo, per poi risollevarlo e guardare altrove.
- Ho trovato uno specchio nella Guferia, con un messaggio di Anonymous. Diceva che potevo parlare con lui, se volevo. L'ho fatto vedere a Louis e abbiamo scoperto che Anonymous era in grado di rispondere attraverso lo specchio ad ogni domanda che gli ponessi. Così ci ho parlato.
- Cosa ti ha detto? - domandò Niall.
Aria lo guardò qualche istante prima di rispondere.
- Ha detto che vuole distruggerci uno ad uno.
- E tu gli credi? - chiese ancora Harry.
- Fino a prova contraria ha sempre vinto lui. - gli fece notare Louis. - E a questo punto tutto ciò che possiamo fare è restare uniti.
- E come la mettiamo con la trasformazione di Liam?
- Abbiamo la pozione per questo, Harry.
- Sì ma se Anonymous dovesse scoprire anche di questo? Se dovesse trovare il modo per incastrarci anche riguardo la pozione, Liam non avrebbe più alcun aiuto da parte nostra.
- Questo non accadrà. - s'intromise Aria. Harry la guardò di nuovo, leggermente irritato. - Io e Louis siamo sempre molto cauti quando si tratta della pozione. E comunque non credo sia il caso di parlarne nei corridoi.
Nessuno ebbe da ridire a riguardo. Zayn, che era rimasto in silenzio tutto il tempo, parlò solo in quel momento.
- E con la ragazza scomparsa come la mettiamo?
- Io non credo che sia opera di Anonymous. - disse Louis scettico.
- E di chi se no? - commentò Liam.
- Perché far sparire una ragazza?
- Forse lei ha visto qualcosa. Forse sapeva quello che lui stava facendo. - suppose Aria.
Harry sospirò così forte che gli altri si voltarono a guardarlo.
- Abbiamo davanti una persona molto pericolosa e adesso ci siamo dentro tutti quanti. Possiamo farcela? - fece notare.
Niall abbozzò un sorriso.
- Abbiamo sconfitto un troll. Possiamo fare ogni cosa.
Erano sei contro Anonymous. Non gli restava altro da fare che smascherare questo personaggio una volta per tutte. Peccato che quella appena successa fosse soltanto una piccola mossa.

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//Tali

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