37. Il futuro di Lumacorno

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Non erano soltanto Niall e Liam, ma c'erano anche Louis e Zayn.
- Qualcuno sa spiegarmi che diavolo è successo? - sbottò il Tassorosso moro.
- E' la stessa domanda che ci stiamo facendo tutti. - gli rispose Niall.
- La McGranitt l'ha espulso! - s'intromise Liam, allargando le braccia. - Senza dire niente! Ha semplicemente detto che ha violato le regole! Che razza di motivazione è?! Tutti noi abbiamo violato regole, lei lo sa!
Louis scosse la testa. Era davvero preoccupato.
- Credo c'entri qualcosa quella bambina. Chi era? Da dove è sbucata fuori?
- E' sua figlia.
La voce di Aria fece trasalire tutti. Si voltarono a guardarla, uno più perplesso dell'altro.
La Corvonero fece un passo avanti.
- Come? - domandò Louis.
- E' sua figlia. - rispose lei, guardandolo negli occhi.
- Che cazzo vuol dire che è sua figlia? - fece un passo avanti, e Liam gli poggiò prontamente una mano sul petto, per bloccarlo.
Aria prese fiato.
- Ha avuto una relazione con una ragazza l'estate scorsa. Non sapeva che lei fosse rimasta incinta. Ha tenuto la bambina qui nel castello, nella Stanza della Necessità.
- Quanto tempo? - domandò Liam.
Aria scosse la testa.
- Questo non lo so.
- Tu da quanto lo sai? - chiese invece Niall.
- Qualche mese.
- E non ci hai detto nulla? - sbraitò Louis.
- Non potevo!
- Perché no? Cosa te lo impediva?
- Harry! Lui non voleva che si sapesse!
Louis scosse la testa, dandole poi le spalle.
- Non voleva coinvolgervi in questo casino perché aveva paura! Harry sapeva di non poter tenere Annie chiusa qui dentro e...
- Annie? L'ha chiamata Annie? - Louis si era voltato di scatto.
Aria annuì con la testa.
- Non voleva essere un peso.
Il Tassorosso scosse ancora la testa, guardandola.
Poi si voltò di nuovo, poggiandosi contro un muro.
- Non posso credere che sia successo davvero. Prima fai in modo che si allontani da me, e poi lo fai espellere!
Aria cercò aiuto negli altri ragazzi.
- Cosa?
- Hai capito bene, Aria! Tutto questo casino è successo per colpa tua!
Louis aveva iniziato ad urlare, rosso in viso.
- Non ho deciso io di espellere Harry! E per la cronaca, sei tu che non l'hai perdonato! Lui ha fatto tutto il possibile, ed è da sciocchi non perdonare una persona come Harry. Lo sai benissimo anche tu. Il tuo orgoglio ti ha fottuto il cervello!
- Il mio orgoglio? - Louis pareva sconcertato. - Noi non c'entravamo niente in questa storia! È partito tutto perché Anonymous ha minacciato te! Nessuno di noi; te!
Aria stette in silenzio, sentendo di nuovo la rabbia montarle su.
- Anonymous ha iniziato con te ed è te che vuole. Nessuno di noi! Se tu non avessi fatto la vittima, se tu non fossi così fifona e codarda da nasconderti dietro noi e dietro le persone che ti vogliono davvero bene, Harry non sarebbe andato via. Non sarebbe successo niente fra noi due, o fra te e Zayn. Blossom non sarebbe morta! È tutta colpa tua, Aria. Dovevi risolvere questa situazione da sola, ma non ne sei mai stata in grado. A volte perfino io penso che sia tu Anonymous, e che questo sia tutto una presa per il culo per fottere noi cinque.
Per Aria era un colpo durissimo.
Zayn si avvicinò a Louis e lo prese per un braccio.
- Lou, basta. Stai esagerando adesso.
La Corvonero sapeva che Louis aveva ragione nella maggior parte delle cose che aveva detto.
Blossom era davvero morta a causa sua, e se lei non avesse coinvolto anche i cinque, non sarebbero successi tanti di quei casini che in realtà erano accaduti.
Louis le aveva semplicemente schiaffato la verità in faccia.
- Non sono Anonymous.
- Lo dici ogni volta!
Zayn strinse la presa, tirandolo indietro.
Aria chiuse le mani in due pugni, e Liam si fece avanti.
- Stiamo calmi, tutti quanti. La situazione ci sta coinvolgendo troppo. Louis, se sei così agitato è meglio che tu torni nel dormitorio. - si voltò verso Niall. - Magari potresti accompagnarlo...
- Il signor Tomlinson non andrà da nessuna parte.
Silente apparve al fianco di Aria, facendo trasalire tutti.
Louis, chiamato in causa, inarcò le sopracciglia. Zayn gli lasciò il braccio.
- E' successo qualcosa? - domandò Niall.
- La McGranitt vuole vedere lui... - guardò Aria. - E la signorina Shaw.
- Me?
Il professore annuì con la testa.
- Ha qualcosa a che fare con l'espulsione di Harry? - domandò Liam.
Silente si voltò, dandogli le spalle.
- La preside vuole vedervi subito.
Ignorando la domanda di Liam, aveva fatto salire l'ansia a tutti e cinque.
Louis si allontanò da Zayn, ma lasciò che fosse Aria la prima a seguire Silente.
Arrivarono all'ufficio della McGranitt e quando entrarono, videro che c'era anche Lumacorno.
Il suo volto era corrucciato, sembrava infuriato. Lo stesso la McGranitt, che puntò immediatamente lo sguardo sui due studenti. Silente abbandonò l'ufficio non appena i due vi misero piede.
La preside fece segno ai due ragazzi di avvicinarsi alla sua scrivania, e loro eseguirono.
- Sono molto amareggiato. - disse Lumacorno.
Louis e Aria si scambiarono uno sguardo, senza capire.
- Stamattina siamo stati informati di un furto effettuato ai danni del professor Lumacorno. - il tono della McGranitt era freddo e severo. - Commesso da voi due.
- Noi? - domandò Louis.
La preside annuì, guardandolo dritto negli occhi.
- Questo... questo non è vero. Dev'esserci uno sbaglio.
- La signorina Shaw è in possesso della chiave per aprire il ripostiglio. Non è così?
Aria abbassò lo sguardo, annuendo poi con la testa.
- Mi pare ben chiaro che entrambi dobbiate essere puniti per questo. Rubare in sé è un reato grave, ma rubare ad un professore è ancora peggio.
- Sono decisamente sorpreso, da tutti e due. Dei così bravi studenti, perché mai...
- Sono stata io.
Aria interruppe Lumacorno che, dalla rabbia, stava quasi balbettando e si muoveva in maniera impacciata.
Il silenzio calò nell'ufficio.
- Come? - domandò ancora lui.
La studentessa teneva lo sguardo basso, sentendo tutti gli sguardi puntati addosso, compreso quello di Louis.
- Sono stata io a rubare. Louis non ha fatto niente, lui non sapeva nemmeno dell'esistenza di un ripostiglio. È stata tutta colpa mia.
Sollevò appena gli occhi, per incrociare quelli del Tassorosso, che la guardavano senza capire.
- E' vero, signor Tomlinson?
Louis interruppe il contatto visivo con Aria, guardando la McGranitt che gli aveva posto la domanda.
Annuì con la testa.
- Sì. È tutto vero.
La preside inspirò profondamente, guardandoli entrambi, mentre Lumacorno non credeva alle sue orecchie.
- Ma... perché, Aria?
Lei scrollò le spalle, tentando di trovare una scusa.
- Volevo migliorarmi. Volevo fare di più, essere la migliore. Ma la situazione mi ha travolta e non sono stata in grado di gestire tutto quanto.
- Migliorarti? Avevi i voti più alti di tutta la scuola! Che bisogno c'era di fare così? - sbottò il professore di Pozioni.
Lei scosse la testa: - Io... io non lo so, professore...
Sollevò appena lo sguardo, sentendosi sopraffatta da tutto quello e provando una vergogna immensa.
- Mi dispiace.
La McGranitt lasciò scivolare una pergamena con una lista, in modo che entrambi la vedessero.
- Questi sono gli oggetti che sono stati toccati. Qualcuno di voi due sa a che cosa servano? Immagino che la signorina Shaw, vista la sua sapienza, conosca la risposta.
Entrambi lessero tutta la lista. Erano tutti gli ingredienti che servivano per preparare la pozione per Liam.
Louis scosse la testa, Aria non rispose.
- Aria?
- No. - mentì.
Sentì la McGranitt sospirare, e immaginò che stesse guardando il professore alla sua destra.
- Sono gli ingredienti per una pozione Antilupo. La pozione permette ad un Lupo Mannaro di non trasformarsi durante le notti di luna piena. C'è un motivo in particolare per cui stavi cercando questi ingredienti, Aria? Per chi dovevi fare la pozione?
- Non dovevo fare nessuna pozione per nessuno.
- Aria, non prendiamoci in giro.
La ragazza stette zitta, con lo sguardo basso.
- Hai fatto la pozione per qualcuno? - domandò ancora Lumacorno.
La Corvonero scosse la testa, sapendo di aver detto una balla enorme.
La McGranitt ritirò via la lista.
- Va bene. Andate tutti e due.
Aria espirò profondamente, rendendosi conto solo allora di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo.
Aspettò che Louis si muovesse per primo, seguendolo poi fino all'uscita, fin quando si fermò e si voltò a guardarla.
- Perché l'hai fatto? - domandò.
- Fatto cosa?
Indicò l'ufficio.
- Perché ti sei presa tutte le responsabilità? C'ero anch'io in mezzo, non dovevi.
- Perché hai ragione tu, Louis. È ora che io mi prenda le mie responsabilità.
- Ma questo... questo non ha nulla a che vedere con Anonymous!
- Tu credi?
Louis si zittì, irrigidendosi.
- Chi pensi abbia combinato tutto questo? Chi pensi abbia spifferato tutto alla McGranitt? Liam, forse? È andato da lei a dirle "sono un lupo mannaro, i miei amici hanno svaligiato la stanza di Lumacorno per farmi una pozione"?
- Sssh! Potrebbero sentirti!
- Fanculo se mi sentono! Sanno già tutto. Molto probabilmente sanno anche di Liam.
Louis non replicò.
- Credi davvero che sia stato Anonymous?
- Chi altro se no?!
Il Tassorosso scosse la testa, senza saper dare una risposta.
- Senti, io me ne torno in dormitorio, la giornata non è davvero delle migliori. - si congedò Aria, allontanandosi senza aspettare risposta.
- Non intendevo sul serio, quando ti ho detto quelle cose. - le urlò dietro il moro.
La Corvonero si fermò.
- Non le penso davvero.
Aria lo guardò, stanca.
- Sì invece. E smettila di tirare il sasso e nascondere la mano. Non arriverai da nessuna parte così, Louis. Sii forte, prendi le decisioni che ti va di prendere e non vergognarti di essere ciò che sei, per una volta. La gente deve apprezzarti per come sei veramente, non per come vogliono vederti. Io vi ho messo in questo casino e io vi tirerò fuori.
Lo guardò qualche istante, vedendo che le sue parole avevano avuto un certo effetto.
Se ne andò, lasciandolo lì. Louis e nient'altro che i suoi pensieri.
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//Tali

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