42. La riunione dei prefetti

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Al primo asterisco, la seguente traccia audio: http://youtu.be/dNSzHl026GA
Al secondo asterisco, la seguente traccia audio: http://youtu.be/TOdhEcOASuY

*Niall non ricordava nulla di come fosse arrivato nella Camera dei Segreti o di chi l'avesse portato in quel luogo.
Stavano tutti e tre andando verso l'ingresso, quando Hanna Jones, Caposcuola Grifondoro, passò accanto a loro, seguita da altri Prefetti e Caposcuola, che Aria riconobbe.
La Jones parlava ai compagni, sembravano tutti molto agitati.
Quando i tre arrivarono all'ingresso, non solo tuonava e pioveva come mai Aria aveva visto, ma il portone di Hogwarts era stato distrutto e nella Sala Grande c'erano ancora gli incappucciati.
La McGranitt stava affrontando due di essi, mentre Silente e altri professori ne avevano uno a testa. Non sembrava che i vampiri volessero mollare la presa.
Niall e Harry si fiondarono fuori ad aiutare Liam, Zayn e Louis, mentre Aria entrò nella Sala Grande, con la sua bacchetta in mano.
Lanciò uno schiantesimo contro uno dei vampiri, prendendolo alla sprovvista e schiantandolo oltre le vetrate rotte.
Affiancò la McGranitt, affrontando entrambe lo stesso incappucciato, fino ad avere la meglio.
La Preside afferrò Aria per le spalle, guardandola con gli occhi sbarrati.
- I vampiri sono entrati nel castello. Cerca Hanna Jones, dei Grifondoro, lei e gli altri prefetti dovrebbero avere una riunione in biblioteca. Dì loro che devono assolutamente proteggere i ragazzi più piccoli, primo e secondo anno.
Aria annuì con la testa.
Lasciò la Sala Grande e corse su per le scale, verso la biblioteca.
Imboccò un corridoio, ma vide che era già occupato da uno degli incappucciati.
Questo le dava le spalle, camminando.
Aria gli stette lontano, senza perderlo di vista.
Il vampiro svoltò a sinistra e lei attraversò il corridoio silenziosamente, tenendo la bacchetta stretta.
Cercava di non far rumore coi passi. Si nascose dietro un pilastro, per poi sbirciare e controllare se il vampiro fosse ancora lì.
Una parte del castello era completamente distrutta, come se fosse esplosa.
Aria vide ancora l'incappucciato camminare. Era incerto.
Esitò un po' prima di svoltare a sinistra.
Sentì un battito d'ali molto forte provenire da fuori e, guardando oltre le finestre distrutte, vide chiaramente un enorme Ungaro Spinato che volava accanto al castello.
La sua coda sfiorò la Torre di Astronomia e Aria per un attimo temette che volesse distruggerla.
Quando il drago fu sparito dalla sua vista, si decise a riprendere a seguire l'incappucciato.
Corse silenziosamente lungo un altro corridoio, per poi appostarsi nuovamente dietro un pilastro, schiacciata contro un muro.
Controllò che il vampiro non l'avesse vista, e lo vide svoltare ancora una volta a sinistra.
Aria sbucò nel corridoio, seguendo i suoi passi.
Si appostò contro un muro, tenendolo d'occhio.
- Avada Kedavra.
Una scia verde colpì in piena schiena l'incappucciato.
Aria sobbalzò sul posto.
Qualcuno aveva usato l'Anatema che uccide. Qualcuno che aveva iniziato a camminare nel corridoio accanto al suo.
Restò immobile, cercando di fare meno rumore possibile. Non sapeva chi avesse ucciso il vampiro.
I passi erano sempre più vicini, finché vide uno studente avvicinarsi al corpo dell'incappucciato.
Era di schiena, ma lo riconobbe comunque.
- Taylor?
Il Prefetto si voltò di scatto, alzando la bacchetta.
- Oh... Aria. Sei tu.
Lei si staccò dal muro, ancora shockata.
- Hai... L'hai ucciso. - disse indicando il vampiro con lo sguardo.
Taylor si voltò, annuendo con la testa.
Aria notò che in una mano stringeva un quadernetto. Era marron sbucava qualche foglietto.
Un flashback attraversò la sua mente e ricordò dove aveva già visto quel quadernetto. Lei stessa ne aveva letto le pagine, e apparteneva ad una persona ben precisa.
Taylor si voltò di nuovo da lei, che lo guardava interrogativa.
- Dove l'hai preso? - domandò la Corvonero, indicando il diario.
Taylor cercò di nascondere la mano.
- Quello era il diario di Blossom, ed era nella mia borsa. Me l'hai rubato?!
Sul viso del Corvonero, Aria vide comparire uno strano sorriso, che non le piacque per niente.
- Povera piccola Aria.
Lo vide avvicinarsi, e fece un passo indietro.
- Taylor, a cosa ti serve quel diario?
Lui non rispose, continuando ad avanzare. Il suo sguardo era terrificante, Aria sentiva le proprie mani sudare, e il suo sorriso metteva ansia.
- Perché non sei alla riunione dei prefetti?
Taylor avanzò ancora.
- Avevo di meglio da fare.
- Come rubare il diario della mia migliore amica?
Aria non ricevette risposta.
- Taylor, non ti ho detto di Anonymous per proteggerti! Avevo paura che Anonymous potesse attaccarti, prenderti in ostaggio o farti del male!
Continuava a camminare all'indietro, con Taylor che avanzava.
- Non hai idea di tutti i casini che Anonymous è in grado di fare, di tutto quello che ha fatto passare a me e anche ad altre persone. Blossom è morta a causa sua, lei sapeva chi fosse e credo volesse soltanto aiutarmi. Credimi, l'ho fatto soltanto perché avevo paura per te.
- Ma Aria, non dovresti avere paura per me. Dovresti avere paura di me.
La Corvonero lo guardò sbarrando gli occhi.
La frase di Taylor le aprì la mente. Lui non aveva in mano il diario perché voleva scoprire chi fosse Anonymous.
- Tu... - biascicò, continuando ad indietreggiare. - Tu... sei Anonymous!
Il sorriso di Taylor si allargò ulteriormente.
Non riusciva a credere di avere davanti ai suoi occhi il mostro che le aveva causato così tante torture, così tanti casini e dolori.
- Tu hai finto di essere mio amico per tutto questo tempo! - sbraitò. - Hai usato i miei segreti per farmi del male! Tu...
Aveva il fiatone, era agitata e spaventata.
- Tu hai ucciso Blossom!
Taylor tornò improvvisamente serio, mentre Aria sentiva una forte rabbia montarle addosso.
- Piacere di conoscerti, Aria Shaw.
Aria non ebbe nemmeno il tempo di scappare. Taylor alzò la bacchetta verso di lei.
- Crucio!
Harry e Zayn correvano su per le scale.
- Zayn, quello che hai detto non ha senso! Perché dovreb...
- Harry, per l'amor del cielo, chiudi il becco e seguimi! Sento che qualcosa non va, ho paura per Aria.
Corsero lungo un intero corridoio, senza trovarla.
Aria si contorceva sotto gli occhi del Prefetto Corvonero, che continuava a puntarle la bacchetta addosso.
- Così hai scoperto chi sono. Brava Aria, davvero brava. Spero tu sia contenta.
Aria iniziò ad urlare, continuando a contorcersi sul pavimento freddo del castello. Gli occhi di Taylor quasi uscivano dalle sue orbite.
- Zayn, non sappiamo dove sia, potrebbe essere anche fuori.
Il Grifondoro scosse la testa.
- No, è qui ed è in pericolo, lo sento.
Si erano fermati ad un bivio. Harry si passò distrattamente le mani tra i capelli.
- Dove vuoi andare?
Taylor girava attorno al corpo di Aria. Aveva fermato la Maledizione Cruciatus e la guardava mentre respirava con l'affanno, ancora sdraiata in terra.
- Tutti questi anni sono stato l'amico invisibile che avevi sempre al tuo fianco. C'eravate sempre tu e Blossom, ogni cosa girava attorno a voi.
Aria non rispose. Non ne aveva le forze.
- Ho capito subito che eri una persona diversa dalle altre, e così mi sono messo ad imparare da te e su di te. Ti ho studiata, ero ossessionato da ogni cosa che ti circondasse, ma tu non mi degnavi mai di uno sguardo.
Aria si voltò verso il soffitto.
Zayn e Harry erano andati a destra, camminavano col fiatone.
- Ha paura. Lo sento, ha paura.
- Zayn, sei tu che hai paura.
- Ha paura anche lei.
Taylor abbozzò un sorriso.
- E adesso guarda? Sei sola. - rise. - Sola. Come sei sempre stata. La piccola e sola Aria. Indifesa. Debole.
- Io non sono debole. - rantolò.
- No?
Harry e Zayn continuavano a camminare, veloci.
- Chi c'è al tuo fianco? Non hai amici, Aria.
Riprese a girarle attorno.
- Non hai nemmeno Zayn. Lui non ti vuole più. - lo disse con una sonora risata, guardandola dall'alto.
Harry scosse la testa.
- Finiremo per perderci, Zayn.
- Devo trovarla. Devo trovare Aria. Lei ha bisogno di me, adesso più che mai.
- Come fai a dirlo?
Zayn si fermò, guardando Harry dritto negli occhi.
Aria sollevò lo sguardo verso Taylor, con disprezzo.
- Lui mi ama. E questo vale più di ogni altra cosa.
Il Corvonero strinse la bacchetta e la puntò di nuovo sulla studentessa.
- Crucio!
Le urla di Aria echeggiarono nel corridoio.
Zayn e Harry si immobilizzarono, sentendole arrivare fino a loro.
- Di là! - urlò il Grifondoro, tornando indietro.
Correva veloce come una saetta, seguito dal riccio Serpeverde.
Aria aveva iniziato a piangere dal dolore e le sue urla erano strazianti.
- Non hai via di scampo, Aria! Non stavolta! Adesso sei mia!
Zayn non si fermava, non riusciva più a respirare ma continuava a correre, mentre Harry cercava di stare al suo passo.
Il Grifondoro quasi scivolò quando svoltò a sinistra, seguendo le urla di Aria.
Sbucò in uno dei mille corridoi e la vide.
Il suo corpo era per terra e Taylor le puntava la bacchetta contro.
- Stupeficium!
Taylor, preso alla sprovvista, venne scaraventato contro un muro. Zayn corse verso Aria, prendendola fra le sue braccia.
Il Corvonero, intanto, recuperò la sua bacchetta.
- Elettro!
- Protego! - Harry si parò davanti a Zayn e Aria, proteggendoli, dopodiché contrattaccò facendo saltare in aria il soffitto.
I tre corsero, scappando via.
Aria respirava con la bocca, non riusciva a stringersi a Zayn, il quale correva disperato, cercando un posto sicuro, ben sapendo che Hogwarts non era più sicura, per nessuno.
Imboccarono una rampa di scale, e Taylor li vide.
- Glisseo!
Le scale sparirono, trasformandosi in uno scivolo. Zayn e Harry scivolarono su di esso col sedere, mentre Aria sobbalzò fra le braccia del Grifondoro, gemendo di dolore. Zayn la strinse ulteriormente a sé, mentre scivolavano giù per la lunga rampa di scale che, tuttavia, terminavano in maniera brusca. Quella parte della scuola era stata distrutta e le scale davano all'esterno.
I tre fecero un salto nel vuoto.
- Aresto Momentum! - Harry salvò la vita a tutti quanti, a qualche centimetro dal suolo.
L'impatto fu decisamente meno forte. Di Taylor neanche l'ombra.
- Aria, stai bene?
Zayn la teneva ancora fra le sue braccia.
La ragazza aprì gli occhi, guardandolo in viso.
Le sue labbra si inclinarono verso il basso, e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Zayn non riuscì a guardarla e l'abbracciò. La Corvonero allungò un braccio attorno al suo collo, stringendosi contro il suo petto.
- E' lui. Taylor. Lui è Anonymous.
La sua voce tremava, finché scoppiò a piangere così forte che Zayn dovette stringerla ulteriormente, anche se aveva paura di farle del male.
- E' sempre stato lui, tutto questo tempo.
Piangeva forte, stringendo la divisa di Zayn sotto le sue mani.
- Mi ha tradita. Mi ha colpita alle spalle fino all'ultimo.
- E' tutto okay adesso. - le sussurrò Zayn. - Ci sono io.
- Ce l'avevo davanti e non me ne sono mai accorta. Ho fatto il suo gioco senza saperlo.
Zayn scosse la testa, cercando di consolarla.
- Finirà tutto e tu sarai al sicuro, non preoccuparti.
Aria piangeva con disperazione, aggrappandosi al Grifondoro.
- Non gli permetterò di farti del male, puoi starne certa.
Harry era rimasto leggermente in disparte, guardando la scena.
Aveva smesso di piovere, la terra profumava di bagnato e faceva freddo. I botti degli incantesimi echeggiavano dappertutto; i ragazzi erano finiti in uno dei cortili della scuola.
- Riesci ad alzarti? - domandò Zayn.
Aria annuì con la testa, tirando su col naso.
Sia lui che Harry l'aiutarono a rialzarsi, ma Aria sostenne di potercela fare da sola.
*Erano tutti e tre in piedi, quando udirono un verso che sovrastava il rumore degli incantesimi.
Era un ululato.
Il ruggito del drago lo seguì a ruota, e Aria portò lo sguardo sul cielo, alla ricerca della Luna. Era piena.
- Liam! - esclamò.
Lasciò andare Zayn e Harry che l'avevano aiutata, e si mise a correre più veloce che poteva.
Le gambe le facevano male e così anche il petto, gli occhi le bruciavano e il polso sinistro pulsava forte. Harry e Zayn le correvano alle spalle.
Aria sbucò all'ingresso principale.
Niall stringeva Liam fra le sue braccia. Quest'ultimo aveva il viso deformato, più lungo del normale e dei peli avevano iniziato a coprirgli il corpo e la mascella. Scaraventò Niall lontano, mentre una grossa e brutta gobba gli spaccava la divisa.
Zayn si trasformò immediatamente nel cane dal manto nero, lasciando il tempo a Niall di riprendersi e sollevarsi da terra.
Richiamò Liam con un abbaio e questo, ormai trasformatosi in lupo, si voltò immediatamente verso di lui.
Harry fermò Aria prima ancora che questa potesse muovere un solo passo verso di loro, mentre Niall raggiungeva Zayn e attirava Liam lontano da quel posto.
Uno degli incappucciati attaccò il lupo mannaro, il quale ululò di dolore.
Zayn, ancora sotto le sembianze di cane, balzò addosso al vampiro, scaraventandolo il più lontano possibile.
Aria si divincolò dalla presa di Harry e puntò la bacchetta contro l'incappucciato.
- Impendimenta!
Il vampiro s'immobilizzò mentre cercava di rialzarsi, e Aria procedette urlando: - Bombarda!
L'incappucciato esplose in mille pezzi e Liam, spaventato, corse via, verso la Foresta Proibita.
Niall lo seguì, mentre Aria vide Zayn riprendere le sue sembianze umane e tirare fuori la bacchetta.
- Stupeficium! - la Corvonero attaccò un altro incappucciato arrivato al momento, facendolo indietreggiare. Lo schiantò lontano e questo cadde nel dirupo, con un urlo grottesco.
Col fiatone e le mani sudate, la ragazza si voltò verso il castello.
Zayn era in sella alla sua scopa e, insieme ad alcuni giocatori di Quidditch, si occupavano dell'Ungaro Spinato. Alcuni professori erano usciti dalla Sala Grande. Aria vedeva dei bagliori di luce perfino nei corridoi della scuola.
Corse in aiuto di Harry, il quale aveva tre incappucciati addosso, e ne schiantò via uno.
Uno dei due, però, si voltò verso la sua parte e, mentre lei cercava di schiantarlo, questo con un movimento rapido si posizionò alle sue spalle.
Le prese un braccio con una mano, mentre con l'altra le tappò gli occhi, e la morse.
Aria cercò di dimenarsi più forte che poteva, sentendo i denti del vampiro trafiggerle la carne.
Questo la lasciò andare immediatamente, sputando via il sangue che aveva succhiato.
Sollevò il viso verso la Corvonero, la quale sanguinava dal braccio sinistro, che presentava la profonda cicatrice che si era inflitta non molto tempo prima.
- Sei una di noi.
La voce del vampiro era roca e profonda.
Aria abbozzò un sorriso, scuotendo la testa.
- Io non sono come te. Confringo!
Il vampiro davanti ai suoi occhi esplose in un istante.
Uno schiantesimo le sfiorò la testa e vide che proveniva dalla bacchetta di Hellen.
La Serpeverde, infatti, se la vedeva con uno degli incappucciati.
Aria strinse la sua bacchetta, prima di andare ad aiutarla.
- Confringo!
Il vampiro esplose e Hellen la guardò perplessa.
Aria puntò la bacchetta alle sue spalle, dove un vampiro stava per azzannarla.
- Stupeficium!
La Serpeverde sobbalzò e poi guardò la Corvonero ancora più perplessa di prima.
- Prego.
Hellen sembrava non credere ai suoi occhi.
La Corvonero, col fiatone, si voltò a guardare alla sua sinistra. Taylor sembrava aspettarla.
Strinse forte una mano in un pugno e la bacchetta nell'altra.
Era arrivato il momento di chiudere quella storia.
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Di già al 42esimo capitolo oddioo!!!
Manca davvero poco alla finalee!
//Tali

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