6. Quidditch

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Quando Aria arrivò davanti all'aula di Pozioni, con la bacchetta illuminata a farle luce, Harry era già lì. Poggiato al muro, il viso leggermente assonnato; era appena scoccata la mezzanotte.
Si staccò dalla parete solo quando sollevò lo sguardo e la vide.
- Mi hai quasi fatto prendere un colpo con questa luce.
- Non è colpa mia se Hogwarts è buia.
Il Serpeverde si ricompose, avvicinandosi e illuminando il viso della ragazza con la sua bacchetta.
- Allora?
- Ho bisogno di parlarti.
- Riguardo cosa?
Aria tirò fuori l'ultimo bigliettino ricevuto dall'anonimo, prima che Harry potesse avvicinarsi ancora di più. Quel ragazzo sembrava ci provasse con ogni essere femminile.
Prese il biglietto con la mano libera e lo lesse. Non appena ebbe finito, guardò la Corvonero davanti a sé.
- "Anonymous". Sempre lui.
- Sai chi è? - la voce di Harry era diventata improvvisamente seria.
- Inizialmente pensavo fossi tu.
Lui strabuzzò gli occhi, riconsegnandole il biglietto.
- Io? Perché mai avrei dovuto?
Aria sospirò.
- Blossom mi ha detto che alla tua prima lezione di Divinazione sei uscito prima, e proprio quel giorno è comparsa la scritta di "Anonymous" che parlava di voi. Successivamente sei stato tu l'ultimo a toccare il mio libro e in mezzo c'era un biglietto, sempre di "Anonymous". Ma poi ho capito che non potevi esser stato tu a mandarmi anche questo biglietto, perché quando mi è arrivato tu eri a lezione.
- Mi puoi dire almeno a cosa si riferisce quest'ultimo biglietto?
Aria si strinse nelle spalle, guardando altrove, nell'oscurità del corridoio.
- Io e Niall siamo stati messi insieme per le lezioni di Pozioni, perché lui ha qualche difficoltà. Così mi ha raccontato qualcosa di Durmstrang. Mi ha detto che lui faceva esplodere le cose, e che tu...
- Parlo Serpentese.
- Già...
- Non me ne vergogno, ma non so ancora perché lo faccio.
- Poi ho incontrato Zayn nel corridoio, ci siamo scambiati due parole e dopo è arrivato il biglietto. L'ha portato un gufo durante una pausa di un'ora. Zayn era nella Sala Grande con me, dovrebbe aver visto la scena. L'hanno vista tutti.
Harry non seppe cosa dire.
- Dev'essere per forza qualcuno della scuola.
Aria annuì.
- Ma chi? Io inizio ad avere paura.
- E' successo qualcos'altro di rilevante?
La Corvonero si strinse nelle spalle.
- Ho avuto una mezza discussione con Liam. E Zayn mi ha raccontato la sua storia, almeno in parte. Mi ha detto perché è finito a Durmstrang.
Harry annuì, ascoltando.
- Non farò parola a nessuno di questo, te lo prometto. Ma se ricevi altri messaggi, se noti qualcosa di strano, dimmelo. Ok?
- D'accordo.
- Si tratta anche dei miei amici, non solo di te.
- Lo so. Per questo ne sto parlando con te.
- Fai attenzione.
Aria annuì con la testa.
- Ci proverò.
- C'è altro che mi devi dire?
Aria scosse la testa.
- Ok. Allora, se non ti è di troppo disturbo, c'è un letto che mi aspetta.
- Nessun disturbo.
- Buonanotte, Corvonero.
Lei rispose con un gesto della mano e poi lo vide sparire nell'oscurità.
Con Liam non si erano ancora rivolti la parola. Non si guardavano, si evitavano, e mentre lei stava con Blossom o con qualche altro compagno, lui era sempre solo. Nessuno gli parlava, nemmeno nella Sala Comune.
Harry, invece, riceveva diversi sguardi interessati da alcune ragazze. Forse per il fascino del bello ma cattivo, forse per come lui stesso si poneva. Camminava nei corridoi e c'era sempre qualcuna che si girava a guardarlo con un sorriso o uno sguardo malizioso.
Per quanto riguardava Niall invece, Aria l'aveva incontrato qualche altra volta in biblioteca per aiutarlo.
Era sempre gaio, con la battuta pronta, e la sua risata era contagiosa.
Quella mattina Aria stava andando in biblioteca per consultare alcuni libri di Erbologia. In mano aveva un quaderno degli appunti che sfogliava e risfogliava, cercando di memorizzare alcuni concetti.
Passando da un corridoio all'altro, il suo sguardo venne catturato da alcuni movimenti nel campo da Quidditch.
Aveva sentito di alcune selezioni, ma non sapeva chi si fosse proposto. Poi vide Zayn fluttuare sulla sua scopa.
Restò ferma in mezzo al corridoio per qualche istante, poi chiuse il quaderno, si voltò, e prese la strada verso il campo.
Non sapeva se Zayn fosse un bravo giocatore o meno, e voleva scoprirlo.
Rimise il quaderno in borsa e quando entrò negli spalti Corvonero, vide che anche Liam si era seduto lì per guardare.
Prese un lungo respiro e si avvicinò lentamente.
Lui sentì dei passi e si voltò a guardarla. Inutile dire che la sua espressione fosse fra il seccato e lo stupito.
Solo per quello Aria avrebbe voluto tirare fuori il tomo di Storia della Magia e tirarglielo in fronte.
Ma non lo fece, e si limitò a sedersi qualche centimetro distante da lui, che fece finta di niente e continuò a guardare davanti a sé.
La Corvonero si morse un labbro, prima di parlare.
- Ciao.
Non ricevette risposta, e non se ne aspettava alcuna.
- Ci tenevo a farti le mie scuse per l'altra sera. Non era mia intenzione metterti a disagio, e so di essere stata pesante. Non volevo essere scortese cercando di scoprire a tutti i costi la tua storia, non era quello il mio intento. Voglio solo aiutarti.
Liam continuò a guardare davanti a sé, e Aria si sfregò le mani sulle gambe.
- Come vuoi.
Fece per alzarsi, ma Liam si voltò e la fermò.
- No, aspetta.
Aria lo guardò, e lui abbassò lo sguardo.
- Accetto le tue scuse.
Si voltò di nuovo verso il campo, mentre Aria si risedeva al suo posto precedente.
- Ho sbagliato a dirti quelle cose, non le penso davvero. Ma non sono ancora pronto per raccontarti la mia storia. Non so se qualcuno degli altri l'ha già fatto, ma io... io ho bisogno di tempo.
- Liam, non sei obbligato. Io non ti farò più alcuna pressione, e stavolta lo dico sul serio.
- No. - la zittì, tornando a guardarla. - Sei l'unica che, nonostante tutto, continui a rivolgermi la parola. Ti ho trattata peggio di qualsiasi altra persona io abbia mai trattato, quando tu vuoi solo aiutarmi, a modo tuo.
Fece una pausa, dove spostò lo sguardo più volte, forse cercando le parole, forse cercando il coraggio.
- Ti prometto che ti racconterò la mia storia. Solo... non ora.
- Ok. Non preoccuparti.
Aria gli sorrise, e Liam annuì con la testa facendo segno di aver capito.
Si voltarono entrambi verso il campo, dove Zayn stava ancora sulla sua scopa.
- Perché Zayn è là? Cosa deve fare? - domandò la Corvonero.
- Grifondoro sta cercando un nuovo Cercatore. L'ultimo ha finito la scuola l'anno scorso, quindi devono rimpiazzarlo con uno nuovo. Zayn si è proposto per le selezioni, e quindi sta tentando.
- Ed è bravo?
Liam fece spallucce.
- Se la sa cavare. Forse non è il migliore, ma con un po' di allenamento ce la può fare.
Il Caposquadra dei Grifondoro tolse la sicura al Boccino d'Oro, e questo iniziò a volare freneticamente. Zayn partì spedito alla rincorsa, sembrava non perdesse mai il Boccino di vista.
Schizzava da una parte all'altra, era quasi difficile tenerlo d'occhio. C'era soltanto lui in volo, e Aria non riusciva di certo a scorgere il Boccino.
Portava la sua scopa da una parte all'altra con una velocità pazzesca.
Fece una capriola con la scopa passando attraverso gli anelli. Saliva, scendeva, passava rasoterra oppure volava oltre le nuvole lasciando Aria, Liam e il Caposquadra ad aspettare che ritornasse tra di loro, e ogni volta che lo faceva si portava dietro un rumore saettante.
Aria lo vide di nuovo salire verso le nuvole e sparire dietro di esse. Attesero qualche istante, ma Zayn non si decideva a tornare.
Il Caposquadra, anche lui sulla sua scopa, guardava il cielo scrutandolo con interesse, cercando il Grifondoro in lungo e in largo, ma senza risultati.
- Dove diavolo è finito? - commentò Liam col naso per aria.
Passò qualche minuto prima che Zayn riscendesse sul campo, ma quella volta più lentamente.
Guardò verso la tribuna dei Corvonero, sorridendo prima all'amico e poi ad Aria.
Il Caposquadra protese la mano, e Zayn lo guardò fiero.
Fra le dita, stringeva il Boccino d'Oro.

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Ecco il sesto capitolo, tutto per voi.
Allora, vi immaginate Zayn su una scopa?? Io decisamente... no. AHAHAHAHA
Vabbe dai, buona lettura😘
//Tali

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