8. Il bacio

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Aria camminava veloce come un fulmine, per tutta la scuola.
Cercava Zayn in lungo e in largo, nella speranza di trovarlo in qualche posto sperduto a farsi seghe mentali riguardo la partita. Magari sperava anche che gli fosse stranamente salita la febbre, e che non sarebbe potuto scendere in campo quella mattina.
Ma sapeva benissimo che era una cosa impossibile. Per questo lo stava cercando ovunque.
Percorse interi corridoi, controllò nelle aule, in biblioteca e fece un giro anche fuori, dove avevano parlato per davvero la prima volta, ma non lo trovò.
Stava tornando verso la sua Sala Comune, quando lo vide sbucare da un corridoio secondario, probabilmente uscendo dalla sua Sala Comune. Vedendola, infatti, sobbalzò un poco.
- Aria!
- Zayn, ti stavo cercando.
- Come mai?
Lei gli si avvicinò velocemente, poi si guardò attorno e lo spinse dietro l'angolo per non essere visti.
- Non puoi giocare oggi.
- Cosa? - il Grifondoro la fissò perplesso, e Aria non si stupì.
- Non volermene, ma...
Non seppe proprio come continuare la frase, e perciò abbassò lo sguardo cercando le parole nel nulla, senza trovarle.
- Ma cosa?
Guardò di nuovo Zayn in viso, trovando l'idea di andare a parlargli decisamente stupida. Ma ormai aveva fatto il danno.
- Credo che tu non debba giocare oggi. Ho paura che potrebbe succedere qualcosa di... anomalo.
Zayn la guardò qualche istante, le sopracciglia inarcate e la fronte corrugata. Poi si mise a ridere leggermente, guardando altrove.
- Pensi davvero che io abbia paura di quello lì? Di quel... Sam?
Aria scosse freneticamente la testa.
- Non parlo di Sam, io...
Non sapeva di chi stesse realmente parlando, e non poteva dire a Zayn dell'Anonymous. Per di più, nemmeno lei sapeva bene chi fosse. E se fosse stato davvero Sam? Oppure Hellen? Non era un segreto il fatto che la Serpeverde non andasse d'accordo con la Corvonero.
- Aria, andrà tutto bene. È solo una partita di Quidditch.
- Sì ma... ho un brutto presentimento.
Zayn le poggiò le mani sulle spalle e le strinse leggermente.
- Non è la mia prima partita di Quidditch e anche se ammetto di essere un po' teso, puoi stare certa che non sono un novellino, non mi romperò niente e vinceremo la partita.
- Zayn, non è di questo che...
- Stai tranquilla, Aria. - Zayn le sorrise appena.
La Corvonero capì che non c'era alcun modo per fargli cambiare idea.
Zayn era deciso a giocare quella partita, e lei non poteva farci niente.
Non le restò altro da fare se non aspettare che la partita iniziasse.
Pensò ad ogni cosa possibile e non. E se quel biglietto l'avesse mandato Sam? Oppure Hellen? Era risaputo che si odiassero a vicenda, ed effettivamente Hellen avrebbe avuto tutti i motivi per spiare Aria e metterla nei pasticci. L'ultimo biglietto poteva significare una trappola per Aria, che ci era cascata in pieno: chiedere a Zayn di non giocare in modo da far vincere i Serpeverde. Fortuna che Zayn era più testardo di lei ed era voluto entrare in campo lo stesso.
Farsi seghe mentale sembrava essere diventato il suo forte, ormai.
Seduta sugli spalti, a tifare Grifondoro almeno per quella volta, se qualche istante prima non voleva che la partita iniziasse, in quei momenti non vedeva l'ora di vedere Zayn in campo e la faccia di Sam e Hellen mentre Grifondoro vinceva. Sperava davvero che potesse essere così.
Blossom era seduta con Taylor in prima fila, ogni tanto si girava verso Aria per salutarla o sorriderle, e lei ricambiava.
- Permesso. Scusate. Permesso? Grazie.
Aria si voltò, e vide Liam avanzare a tentoni fra la gente già seduta. Si spostò leggermente, facendogli spazio al suo fianco.
- Grazie. - le sorrise. Lei ricambiò.
- Ho visto Zayn prima. Sembrava molto sicuro di sé e carico.
- Tipico di Zayn. Sarà un concentrato di adrenalina.
Aria non aggiunse altro, vedendo del movimento nel campo.
- Sta iniziando!
Madama Bumb si mise al centro del piccolo stadio, e attese che le squadre entrassero. I primi furono i Serpeverde. Sam era in testa, come al solito. Il ghigno sul suo viso non mostrava nulla di buono, ma la cosa non era una novità. Subito dopo loro, ecco le divise rosse dei Grifondoro fare da contrasto a quelle verdi dei Serpeverde.
Aria allungò leggermente il collo e aguzzò la vista per captare le scope che svolazzavano da una parte all'altra. Vide Zayn in mezzo al gruppo, non lo guidava lui, e sembrava molto concentrato.
Dopo due giri veloci, le squadre si posizionarono, e Madama Bumb si preoccupò di dare le dovute precauzioni.
- Voglio un gioco pulito, niente ossa rotte o studenti incoscienti, è chiaro?
Guardò tutti gli studenti, e nessuno disse niente. Poi prese la Pluffa e, lanciandola in aria, diede iniziò alla partita.
Fu subito uno zigzagare di scope. Liam parve inizialmente stordito, ma poi trovò Zayn con lo sguardo e lo tenne sotto controllo.
I Battitori Serpeverde cercavano di prendere i Bolidi ad ogni costo, in modo da lanciarli addosso agli altri giocatori per distrarli o, nella migliore delle loro speranze, colpirli in pieno.
Tutti quanti seguivano la partita con interesse, col naso per aria.
Un boato esplose fra tre delle quattro case, quando i Grifondoro segnarono i primi dieci punti nella porta Serpeverde. Gli studenti in verde non parvero affatto contenti del punteggio, ancor meno quando i Grifondoro arrivarono ad essere in vantaggio di trenta punti.
La partita sembrava prendere una piega abbastanza buona per i Grifondoro.
Sam girovagava da una parte all'altra, alla ricerca del Boccino che non voleva farsi trovare.
Un Battitore Serpeverde, Josh Collins, lanciò un Bolide contro due Cercatori Grifondoro, Hanna e Ben. Lui cercò di schivare la palla, andando a finire contro la ragazza che non aveva visto il Bolide. Mentre la palla passava in mezzo agli spalti, facendo abbassare decine di spettatori, Hanna scivolò dalla scopa e cadde a terra.
Il Bolide tornò al campo e venne ribattuto con forza da un Battitore Grifondoro, mentre la ragazza dai capelli rossi si alzava da terra massaggiandosi una spalla e, prendendo la sua scopa, si dirigeva verso l'uscita, non senza lasciare un'occhiataccia alla squadra Serpeverde ancora compatta e in volo.
- Pericolo scampato per Hanna Jones, anche se deve lasciare il campo. Ma non disperiamo, perché i Grifondoro sono sempre in vantaggio di 30 punti e... aspettate un attimo! Cos'è quello? Il Boccino! Il Boccino! Zayn Malik ha avvistato il Boccino D'Oro!
La telecronaca di Edward Patel, studente Tassorosso dall'inconfondibile viso lentigginoso, fece voltare tutti nuovamente verso il cielo, dove l'unica cosa che si vedeva era una macchiolina rossa saettare da una parte all'altra.
Sam, vedendo Zayn correre a quella velocità, lo seguì immediatamente, non sopportando il fatto di essersi lasciato scappare il Boccino.
Il mantello verde di Sam si unì a Zayn. I due volavano così veloci che i colori quasi si confondevano, e gli studenti e i professori che assistevano la partita, facevano fatica a tenerli d'occhio, mentre gli altri giocatori schivavano i Bolidi e si contendevano la Pluffa.
- Altri 10 punti per Grifondoro! - strillò Patel, aggiornando il tabellone dopo un lancio perfetto di una Cercatrice del sesto anno.
Il rumore delle scope era così forte che sembrava ci fosse uno stormo di uccelli pronto ad attaccare.
In lontananza un tuono si unì a quel rumore, e gran parte degli spettatori sollevò lo sguardo verso il cielo.
Delle grosse nuvole nere stavano arrivando ad una velocità inaudita sopra Hogwarts e sopra il campo di Quidditch, mentre la partita non sembrava finire, in quanto sia Zayn che Sam erano ancora in volo e si davano continue spallate.
Sollevando lo sguardo verso il cielo improvvisamente nero, Aria sentì che iniziava a piovere.
C'era movimento degli spalti, gli studenti iniziavano a cercare riparo, e in quel caos fu Patel a riportare l'attenzione, dopo il rumore paralizzante di un nuovo nelle immediate vicinanze.
- Attenzione! Malik rischia di precipitare!
Aria sollevò immediatamente lo sguardo. Zayn era appeso con entrambe le mani alla scopa, che si muoveva come indemoniata. Ad una delle estremità c'era del fumo e una piccola fiamma.
- Un fulmine ha colpito la scopa di Zayn Malik, Cercatore di Grifondoro, e l'ha costretto a terminare la ricerca del Boccino D'Oro, mentre il Cercatore Serpeverde continua nella sua missione.
La scopa di Zayn andava avanti e indietro, mentre Zayn cercava di tenersi aggrappato, con uno sforzo immane.
Con un altro tuono, Aria sentì un verso stridulo appartenente solo ad una civetta, e sollevò immediatamente lo sguardo, sperando di essersi sbagliata. Ultimamente le civette non avevano fatto altro che portare notizie non buone.
Ma non era così, perché quella volta c'era un gufo che si aggirava sul campo.
Nessuno parve farci caso, un po' per via del temporale, un po' per via della partita che teneva tutti col fiato sospeso. Il pennuto volò verso gli spalti dove si trovava Aria, che già gli vedeva fra il becco una lettera, ma stavolta rossa.
La fece cadere proprio sulla sua testa, e lei la prese prima che qualcuno potesse vederla e fare qualsiasi tipo di domanda.
Sulla busta c'era scritto il suo nome con un inchiostro nero e in maniera leggermente più marcata rispetto alle altre. La aprì velocemente, strappando tutto quanto, e lesse il biglietto col cuore in gola. Sapeva già di chi fosse.
"Che peccato se Zayn si facesse male. Puoi aiutarlo, se vuoi. Come? Bacia Liam e sarà salvo. - Anonymous"
Aria sgranò gli occhi, leggendo e rileggendo il biglietto.
Sollevò lo sguardo verso gli spalti Serpeverde, e non riuscì a vedere Hellen da nessuna parte. Un altro tuono squarciò il cielo e un Bolide passò vicino al Grifondoro appeso sulla sua scopa, facendogli scivolare una mano. Se Zayn fosse caduto da quell'altezza si sarebbe fatto tremendamente male.
- Zayn! - Liam al suo fianco urlò, quando vide l'amico in quello stato di pericolo.
Aria stringeva fra le mani il biglietto rosso sangue. Lo accartocciò, voltandosi verso Liam e prendendogli la manica della divisa.
- Liam. Liam, guardami.
Il ragazzo spostò lo sguardo da Zayn ad Aria, e la vide sconvolta.
- Dobbiamo salvare Zayn.
- Ma come?
- Fai quello che ti dico.
- Hai un'idea?
Aria non lo stette ad ascoltare, e parlò senza guardarlo per davvero.
- Baciami.
Liam la guardò perplesso.
- Come?
- Baciami, Liam.
- Aria, ma che...
- E' l'unico modo che abbiamo per salvare Zayn! Fidati di me, ti prego.
Liam la guardò senza dire niente, fra l'incredulo e lo stupito.
Vedendo che non combinava niente, e vedendo che la situazione di Zayn peggiorava, che la sua scopa si muoveva sempre di più e che Hellen era magicamente apparsa fra gli spalti con un ghigno malefico sul viso, Aria tirò fuori la sua bacchetta.
La puntò contro Liam da sotto il mantello, mentre gli occhi del ragazzo si spalancavano ancora di più.
- Imperio.
Non aveva mai utilizzato una Maledizione prima d'allora, ma le sembrava l'unica cosa da fare. Era ormai in preda al panico, le sue mani tremavano, e il fatto che quell'Anonymous avesse la sua esistenza in pugno, non la faceva di certo stare meglio. Doveva salvare Zayn a tutti i costi. Voleva salvarlo. Avrebbe spiegato tutto quanto a Liam in un secondo momento, ma lì, in quell'istante, non poteva pensare. Doveva agire e basta.
- Baciami. - mormorò, in modo che soltanto lui la potesse sentire.
Sotto l'effetto dell'incantesimo, Liam avvicinò il suo viso a quello della studentessa e, prendendolo fra le mani, la baciò.
Aria poteva percepire le dita di Liam accarezzarle le guance, il suo profumo era l'unico odore che riusciva a sentire, e cercò di non pensare a quello che stava facendo, ma soltanto al perché. Sperava che quel bacio funzionasse, che Zayn fosse salvo. Avrebbe dovuto capire che Anonymous non si sarebbe fermato al primo ostacolo, e lei doveva insistere con Zayn quella mattina, per non farlo scendere in campo. Invece aveva ceduto, gli aveva creduto e si era messa ancora più nei pasticci.
Iniziò a piovere, e strinse ulteriormente il biglietto sotto il suo pugno sinistro, continuando a baciare un Liam maledetto e sotto incantesimo, finché la voce di Patel disse: - Arriva la pioggia e Zayn Malik rimonta sulla sua scopa! Il Cercatore di Grifondoro, con una scopa mezza bruciacchiata e schizofrenica, riprende la sua caccia al Boccino D'Oro!
Aria si allontanò da Liam, con i capelli bagnati e gocciolanti, e la bacchetta ancora in mano.
Liam la guardava perplesso, smarrito.
La Corvonero guardò verso il campo, e quando vide Zayn sulla sua scopa che ripartiva spedito, si sentì sollevata. Tuttavia, quando si voltò di nuovo verso Liam, non riuscì a sostenere il suo sguardo.
Annullò la maledizione, e prima che lui potesse dire qualsiasi cosa, si alzò e se ne andò.
La pioggia era diventata quasi incessante, ma la partita non smetteva, e mentre correva verso Hogwarts continuava a sentire la cronaca di Patel, più euforico che mai.
Si fermò soltanto all'ingresso principale del castello, aggrappandosi ad una colonna, senza fiato, completamente fradicia e senza sapere bene che sensazione stesse prevalendo nel suo animo.
Era sollevata per Zayn, ma contemporaneamente non andava fiera di quello che aveva appena fatto.
Liam era un bel ragazzo, senza ombra di dubbio, ma lei non provava alcuna attrazione verso di lui, e averlo costretto a fare quel gesto le aveva fatto capire quanto quell'Anonymous, che per lei non era più un Anonymous, la avesse in pugno. Era sempre più convinta che dietro ci fosse Hellen. Aveva tutti i motivi per farle quegli stupidi scherzi, per metterla a disagio in quel modo. Perché se la stesse prendendo anche con i cinque di Durmstrang, non le era ancora chiaro, ma si trattava pur sempre di Hellen. Di una Serpeverde.
Socchiuse gli occhi, riprendendo lentamente fiato e sentendo il cuore scoppiarle in petto.
- Aria!
Harry sbucò dall'angolo, e vedendola trasalì. Dal canto suo, Aria gettò un urlo di terrore, presa alla sprovvista.
- Harry! Non farlo mai più! Mi hai... terrorizzata!
Il ragazzo non sembrò sentirla.
- Mi spieghi che cavolo stai facendo?!
Aria lo guardò non capendo.
Harry era completamente fradicio. I suoi occhi erano di un verde più acceso del solito, e aveva i capelli attaccati alla faccia, soprattutto in fronte.
- Di che... di che cosa parli? Mi sto riposando, non lo vedi?
- Mi riferisco alla partita! Dammi una buona motivazione per quel bacio, Aria!
Harry sembrava seriamente inviperito. Aria sbiancò.
- Tu... tu ci hai visti?
- Certo che vi ho visti! E come vi ho visto io, vi ha visto anche mezza tifoseria Serpeverde. Che diavolo vi è saltato in mente? Limonare mentre Zayn stava per rimetterci le ossa?! A che gioco stai giocando?
- Frena, Harry. Non è come pensi.
Aria si frugò nelle tasche e tolse fuori il biglietto stropicciato e bagnato. L'inchiostro era leggermente sbavato, ma si poteva ancora leggere chiaramente la frase. Lo porse al Serpeverde davanti a sé, che lo prese trafiggendola con lo sguardo e poi lo lesse.
- Quando l'hai avuto?
- Durante la partita.
- E come?
- Un gufo.
- Un gufo?
- E' il terzo gufo che arriva e mi porta messaggi. La Guferia è accessibile a tutti e mi è impossibile capire chi li stia mandando, anche se ho una mezza idea. Non è stata una cosa voluta, Harry. Ho dovuto costringere Liam a farlo, ho dovuto... utilizzare un incantesimo per far sì che mi baciasse.
- E pensi che sia stato questo a salvare Zayn?
Aria fece spallucce.
- Non lo so. Ma ho preferito crederci e tentare.
- E farti Liam.
Aria si passò distrattamente una mano fra i capelli bagnati.
- Harry, non è quello che credi. Io e Liam non... lui non mi piace, ok? Non c'è niente fra di noi e lui non voleva farlo, sono stata io a costringerlo con l'Imperio.
- Hai usato una Maledizione su Liam?!
- Ssssh!
Harry aveva praticamente urlato.
Aria lo tirò per un braccio e lo portò ancora più dentro il castello, per evitare che qualcuno li sentisse.
- Che altro dovevo fare?! Volevo che fosse una cosa inosservata, ma è ovvio che non ci sono pienamente riuscita.
Il Serpeverde non disse niente, e tornò a leggere il biglietto.
- Harry, tu sei l'unica persona che sa di questi biglietti, qui dentro. Io dovevo tentare. Dovevo, per salvare Zayn. Parlerò con Liam, gli spiegherò tutto, rimetterò le cose al loro posto. Ma non potevo fare finta di niente.
- Tu sai che questa persona ti ha in pugno, vero?
- Sì. Lo so perfettamente.
- E non hai intenzione di fare qualcosa?
Aria avrebbe voluto rispondere, ma si limitò a guardare altrove.
- Non saprei nemmeno da dove iniziare.
Harry non aggiunse altro, e le riconsegnò il biglietto.
- Non ho alcun motivo per crederti. Per quanto ne so potresti essere tu stessa a fare queste cose.
Non aveva tutti i torti, e Aria lo sapeva bene. Per questo non ribatté e lo guardò sconsolata.
- Ma ti ho dato la mia parola, e non intendo tradirti.
Aria gli sorrise appena.
- Ti ringrazio.
- No. Non ringraziarmi. Dimostrami che ho ragione a fidarmi di te, che sei in buona fede e che meriti di essere una Corvonero. Dimostrami che non vuoi fare del male a nessuno, in particolar modo a Liam. Hai la mia parola, ma non sfruttarla in maniera ignobile.
La Corvonero annuì appena, trovando le parole di Harry come le più sincere che avesse mai sentito.
Questo la guardò da capo a piedi, soffermandosi ad osservarla dritta negli occhi.
- Zayn ha intenzione di invitarti al ballo di Halloween. Volevo che lo sapessi per prepararti una risposta decente quando rifiuterai.
Aria restò qualche istante imbambolata a fissare Harry. Non disse niente, lasciando che le parole di Harry rimbombassero nella sua testa e aspettando che aggiungesse altro, cosa che non fece.
Preferì fare due passi indietro e voltarsi.
- Harry, aspetta.
Il Serpeverde si fermò con un piede più avanti dell'altro e si voltò appena, guardando Aria con la coda dell'occhio.
- Non c'è bisogno di prepararmi una risposta. Non rifiuterò.
Harry voltò il viso, non nascondendo un leggero stupore. Poi riprese a camminare tornando al campo, senza aggiungere nient'altro.

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Rieccomi!!
Allora, Harry che non si fida di Aria, Liam sotto maledizione, Zayn che fra poco cadeva. Mhh caro Anonymous che cosa ci combini??
Ma la domanda principale è CHI È ANONYMOUS? Hellen? O Sam? Oppure Harry?
Secondo voi??
//Tali

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