41. La camera dei segreti

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All'asterisco * la seguente traccia audio: http://youtu.be/jsgihjaDudc

Aria e Harry avevano preso un corridoio diverso dalla massa, anche se in generale gli studenti non sapevano bene dove andare. Alcuni erano tornati ad aiutare i professori.
Aria sarebbe voluta andare ad aiutarli, ma Harry gliel'aveva chiaramente proibito.
La Corvonero adesso si reggeva in piedi da sola e non aveva più capogiri.
Si sentivano botti di ogni tipo, non soltanto tuoni.
- Il resto della scuola probabilmente sta combattendo e noi siamo qui!
- Aria, dovevo portarti in salvo! Non saresti durata un secondo lì in mezzo!
- Ma che ne sai?
- Che ne so?! Ti sei vista per caso? Ti ho dovuta trascinare su per tutte le scale!
Si fermarono entrambi, uno di fronte all'altro.
- Bene, ma adesso che riesco a camminare con le mie gambe, voglio andare ad aiutare.
- Allora vacci!
- Ci vado!
Aria indietreggiò, battendo i piedi in terra. Harry fece qualche passo in avanti, dalla parte opposta.
Poi sbuffò e si decise a seguire l'amica, tirando fuori la bacchetta.
Tornarono indietro, finché svoltarono un angolo e videro un mantello per terra.
Harry fece fermare Aria, bloccandola con un braccio.
- Potrebbe essere una trappola.
Si avvicinò lentamente, con la bacchetta in mano.
- Wingardium Leviosa.
Il mantello prese a fluttuare, seguendo la traiettoria che gli dava la bacchetta di Harry.
Aria vide brillare lo stemma della casa dei Tassorosso.
- Sembra ok. - constatò il Serpeverde.
Dal mantello cascò un bigliettino bianco che andò a finire per terra.
Aria lanciò un rapido sguardo al compagno, prima di andare a recuperarlo.
Era chiuso, così lo aprì e lo lesse a voce alta.
*- Se Niall vuoi trovare, prima il gioco dovrai indovinare e a Mirtilla le tue scuse devi fare. - Anonymous.
Lei e Harry si scambiarono uno sguardo.
- Che roba è? - domandò il Serpeverde.
Aria deglutì, sapendo di cosa si trattasse.
- E' la Caccia al Tesoro.
- Cosa?!
Aria recuperò la divisa di Niall e si diresse a passo svelto verso il bagno delle ragazze al secondo piano.
- Lumacorno ha fatto una Caccia al Tesoro quando tu non c'eri. È successo da poco. C'erano dei messaggi tipo questo, dovevi trovarne cinque e il primo gruppo che li trovava tutti, vinceva.
Harry la seguiva, correvano entrambi.
La strada per arrivare al bagno era vuota e non ci misero niente, essendo già al secondo piano.
Aria fece il suo ingresso in bagno, titubante. Il rumore dei suoi passi echeggiava in tutta la stanza.
- Mirtilla? - chiamò.
Da uno dei bagni sentì dei piagnistei e si voltò verso quella parte.
Il volto pallido di Mirtilla fece capolino.
- Che cosa vuoi? - le strillò contro.
- Sono qui per chiederti scusa.
- Vattene via!
Mirtilla rientrò nel lotto.
- No, aspetta. Mi dispiace per quello che è successo, per come ti ho trattata l'ultima volta.
Il fantasma non rispose.
Aria allora si voltò verso Harry, rimasto sulla soglia, e gli fece segno di entrare.
- Mirtilla, ho portato un amico con me. Vuole salutarti.
Il viso di Harry era congelato dalla paura.
La ragazzina , incuriosita, fece capolino. Alla vista di Harry, i suoi occhi si illuminarono, e uscì dal lotto.
- Oh! Harry! Ciao!
- Ciao Mirtilla. - l'entusiasmo di Harry non era paragonabile alla paura nei suoi occhi. - Sono venuto qui perché Aria voleva scusarsi.
- La tua amica si è comportata male con me.
- Lo so. Lo so, e le dispiace tanto. Perché non accetti le sue scuse?
Mirtilla incrociò le braccia in petto.
- Lo fai per me?
Aria guardò Harry e poi Mirtilla, stupita.
Il fantasma stese le braccia lungo i fianchi e poi annuì con la testa.
- Grazie, Mirtilla. - sospirò Aria.
Ma lei non l'ascoltò, e si rivolse a Harry.
- Il tempo scorre, io non aspetto; sii veloce, prova sul tetto.
Mirtilla indietreggiò, rientrando nel suo cunicolo.
Aria e Harry si fissarono. Uscirono dal bagno, dirigendosi verso i piani superiori.
- Tutto questo non ha senso. - commentò Harry. - Perché dovremmo provare sul tetto? Non riusciremo neanche ad arrivarci!
La Corvonero scosse la testa.
- Ci sono solo tre posti in cui possiamo andare, più vicini al tetto: la Torre di Corvonero, la Guferia, e la Torre dell'Orologio.
Harry aggrottò la fronte.
- "Il tempo scorre, io non aspetto"...
Aria gli rivolse uno sguardo prima di aumentare il passo.
- Dobbiamo andare all'orologio. - dedusse il Serpeverde.
- Esatto!
Correvano da una parte all'altra, cercando di impiegarci meno tempo possibile.
Una volta arrivati lassù, non solo il temporale aveva reso il cielo nero, ma non c'era niente e nessuno. Camminava in tondo, girando a vuoto, finché Aria vide qualcosa incastrato in una delle lancette dell'orologio.
- Harry, qui!
Prese il terzo biglietto, e lo srotolò.
- Se il Segreto vuoi scoprire, il Serpente dovrai capire. - Anonymous.
Harry rilesse il biglietto più e più volte.
- Parla del dormitorio Serpeverde? Ha messo un biglietto lì?!
Aria scosse la testa.
- No, non avrebbe avuto il tempo... Niall è sparito non appena siamo stati attaccati. Anonymous non può aver fatto molta strada, deve per forza essere... - Aria si bloccò, riflettendo.
Le S erano in maiuscolo e appartenevano alle parole "Segreto" e "Serpente". Conosceva solo un posto che poteva coinvolgere entrambe le cose.
- Mirtilla! - strillò, correndo via.
Harry, perplesso, la seguì, chiedendole cosa stesse facendo.
- Dobbiamo andare nella Camera dei Segreti! L'ingresso è nel bagno di Mirtilla, lei probabilmente sapeva tutto e non ci ha detto niente!
Corsero veloci, incrociando qualche studente ferito e qualche altro che voleva andare a combattere. Non sapevano nemmeno che cosa ci fosse là fuori.
Entrarono nel bagno e Aria si mise ad aprire ogni singolo lotto, senza però trovare il fantasma.
- Aria. - la chiamò Harry. - Vieni.
La ragazza gli si avvicinò.
Harry le indicò un rubinetto arrugginito. Ad un lato di esso, c'era il simbolo di un Serpente.
Aria sentì Harry sibilare.
Non capiva cosa stesse dicendo, ma il ragazzo fissava il rubinetto e parlava. Un lungo suono sibilante uscì dalla sua bocca, e andò a coprire il silenzio nella stanza.
I lavandini davanti a loro iniziarono a muoversi.
L'ingresso della Camera dei Segreti, si stava aprendo.
Un lungo tunnel nero era sotto i loro occhi.
Si guardarono un istante, mentre Mirtilla, con un mezzo sorriso, li guardava dall'interno di un bagno.
Harry fu il primo a calarsi nel buco nero e Aria lo seguì qualche istante dopo.
Il fetore che c'era là dentro strappò ad entrambi un conato di vomito. Non riuscivano quasi a respirare.
Erano caduti sopra ossa di animali, scaglie di pesce ammuffite da secoli e umidità.
Harry aiutò Aria ad alzarsi e poi entrarono in un labirinto di cunicoli somiglianti a tubature.
C'era acqua dappertutto, i loro mantelli quasi si bagnavano.
Camminarono alla cieca, fino ad arrivare ad un altro ingresso. Questo era sbarrato da una porta circolare, con dei serpenti incisi sopra.
Aria fece segno a Harry di aprirla, e lui parlò di nuovo in Serpentese.
Faceva venire i brividi, soprattutto in quel posto.
I serpenti incisi sulla porta iniziarono a muoversi, ritraendosi per far passare un altro serpente fra di loro. Il passaggio si aprì da solo, mostrandogli la Camera dei Segreti.
Aria fu la prima ad entrare. Un lungo corridoio scuro era davanti a lei, costeggiato ai lati da statue di serpenti. Alla fine di esso, un'immensa statua raffigurante il volto di Salazar Serpeverde sembrava osservare sia lei che Harry, che il corpo che giaceva là davanti.
- Niall!
I ragazzi si misero a correre, inginocchiandosi poi affianco al biondo. Harry gli tastò il polso, constatando che non era morto, era soltanto stordito.
Aria iniziò a schiaffeggiarlo in viso, finché questo si svegliò.
- Dove sono? - fu la prima cosa che chiese.
Entrambi tirarono un sospiro di sollievo.
- Niall, hai visto chi ti ha portato qui?
Il Tassorosso lasciò vagare lo sguardo, senza capire dove fosse. Scosse la testa.
- Dove sono? - ripeté.
Harry lo aiutò a mettersi a sedere.
- Ti spieghiamo tutto mentre torniamo su; gli altri hanno bisogno di noi.
Niall si alzò in piedi, aiutato dai compagni.
Nessuno dei tre poteva immaginare cosa stesse succedendo fuori dalla mura di Hogwarts.

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Manca sempre meno..
//Tali

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