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Andremmo a origliare il discorso tra Kang e Janine!!!! Sono...eccitato più che mai!! Non vedo l'ora di assaggiare la paura di essere scoperto e l'adrenalina che ti da il sapere di star disobbedendo alle regole! Prima Tobias ha un po' esagerato con suo padre, solo un po' comunque. Ha picchiato suo padre con una cintura! Una cavolo di cintura! Insomma, è stato inquietante. E poi Tris mi viene a dire che il suo fidanzato è normale...che continui a crederci. Mi dispiace per Tobias ( o Quattro) ma quello che ha fatto è stato mettersi solamente a livello di suo padre. Spero che ora sia contento. Sono vicino a Zeke, davanti ho Marlene e di lato Shauna. Mio fratello ha occhi solo per la donna, mentre io non so di che parlare con la mia fidanzata segreta. Probabilmente ora sarei rosso, se non fosse per la mia carnagione scura. Marlene si mette a strofinare il piedi sulle mie gambe mentre io sto tentando di rimanere serio e concentrato su quello che sta dicendo Zeke approposito di stasera. Continuano a parlare finché una voce non ci fa pietrificare tutti.
-Cosa c'è stasera e che c'entra Tris?-chiede un po' furioso.
-Ecco...noi...andremoa spiare l'incontro tra Kang e Janine-spiega Zeke tralasciando l'unica domanda che interessava realmente a Quattro.
-Verrà via con noi, Tris intendo-finisco io tentando di fargli capire che ormai è deciso.
-Che cosa?-quasi urla.
La gente attorno a noi inzia a fissarci ed io mi sento in un disagio abnorme. Voglio morire!!!
-Quattro, ormai è deciso...lei verrà.  Non potrai proteggerla per sempre e questo lo sai pure tu, devi fartene una ragione e accettare il fatto che dia una Divergente Intrepida. Te lo dico da amico-cerca di tranquillizzarlo Zeke.
L'uomo comincia a calmarsi piano fino a sbattere gli occhi lentamente. Lo straziante sclero è cessato, finalmente.
-Allora vengo pure io-decide da se.
Rimaniamo un po' sbalorditi e nel frattempo lui se ne va verso i dormitori. Zeke sbuffa rannicchiandosi sulla sedia.
-Sarà una luuuuunga serata!-commenta mio fratello ed io mi metto a ridere.
Siamo nella m...elma.

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Corri, Uriah! Corri maledizione! Ho il fiatone, ma devo andare il prima possibile allo spietato generale. Shauna è in pericolo, non posso permettere che muoia. Prima è successo un casino dopo l'altro che ha portato a farci confrontare con gli Eruditi e gli Intrepidi traditori, come Peter. Non mi ero stupito vedendolo prendere la difesa di Janine, me lo aspettavo. Mi domando a cosa servono i nomi di quelli con ancora il siero in corpo agli Eruditi, non ha senso. Perché dovrebbero sprecarsi ad usare il siero, se mai volessero farlo, piuttosto di assalirci e uccidere tutti? Non riesco a trovare una risposta degna di essere chianata tale, quando arrivo finalmente alla meta. Comincio ad urlare a squarciagola finché un Erudita (di quelli buoni) si affaccia alla finestra.
-Abbiamo un ferito! Servono soccorsi immediati!-gli urlo con il poco fiato che mi rimane.
Entro nell'edificio e vedo Cara. Le sue minacce mi sono ancora impresse nella memoria ed ora vorrei ucciderla più che mai! Mi guarda accigliata per poi fare un sorriso maligno, come per ricordarmi che io sono in suo pugno e lei può decidere cosa fare di me.
-Shauna è stata ferita-le spiego senza guardarla.
Mi domando ancora come Will possa essere stato un suo parente. Lui gentile, lei pensa solo a se stessa. Lui simpatico, lei un'arpia! Diciamocelo, sembra quasi che non si conoscano neanche. Uriah, pensa a Shauna e calmati. Mi getto fuori dalla porta e trovo i ragazzi che tornano indietro con il corpo della donna inerme. Io e l'Erudito che ci è venuto in soccorso adagiamo la ragazza su un "lettino" e la portiamo di sopra, in infermeria. La ferita gocciola di sangue che a me fa un po' impressione e la sua faccia è sempre più pallida. Dopo molte stanze, arriviamo in infermeria ed io possi adagiarla sul letto ansimante. Tori mi guarda senza capire ed io le faccio segno che le spiegherò dopo.
-Esci pure, qui faccio io-mi dice l'Erudita gentilmente.
-Ok-e me ne vado.
Fuori dalla porta trovo la vipera, mi sta aspettando a braccia incrociate ed appoggiata al muro. Faccio per passare oltre quando lei mi afferra il braccio. Se vuole mettersi contro un Intrepido, che faccia pure. Almeno così la potrò uccidere. Mi volto lentamente, pronto all'attacco.
-Volevo chiederti perdono-mi dice semplicemente, la testa bassa.
Cosa? Lei? Rimango in silenzio quasi stupito di ciò che ha appena detto.
-Vedi, io ero tremendamente arrabbiata con Tris e con il resto dei Divergenti, così mi sono sfogata su di te dicendoti quelle cose. Poi ho guardato le cassette delle telecamere e ho visto lei dire a Will di fermarsi e poi piangere dopo aver sparato-una lacrima le scende-Io...non direi mai a nessuno che sei un Divergente, so cosa può fare una notizia simile. Ti chiedo solo di perdonarmi-guardandomi con gli occhi lucidi.
-Va bene-le dico dopo un po'-Ma tu devi capire che Tris non farebbe mai male ad un suo amico. Se ha sparato a Will, ora se ne sta pentendo come non mai. Tu e Christina non potete capire cosa significa uccidere un proprio amico...nemmeno io, se è per questo-provo a farle capire le mie ragioni per non odiare Tris.
-Sono d'accordo con te,  ora-faccio per andarmene, ma lei mi blocca ancora-Sai, Uriah, non sei come gli altri. Tu pensi sempre al prossimo. Sicuro di essere un Divergente?-finendl con una risata.
-Lo spero-sorridendo anche io.
È strano il mondo, ed anche le persone che ci vivono. Pochi minuti fa volevo uccidere Cara, ora la potrei giudicare una mia amica.
-Un Divergente?-chiede una voce dietro di me che purtroppo conosco benissimo.
Cara sbarra gli occhi, evidentemente non sapeva che ci fosse quella persona ad ascoltare. Mi volto piano vedendo la chioma bionda della ragazza. Ha le lacrime agli occhi, ed ha tremendamente ragione. Le  ho nascosto la verità, non se lo meritava.
-Marlene...io...-tento di parlare, anche se non ho nulla che possa giustificarmi per ciò che ho fatto.
-Zitto! Non dire nulla di più! Mi fidavo di te! Mi hai nascosto questa cosa! E io stupida anche che ti amo...-mi grida contro.
-Ti prego, aspetta. Ti amo anch'io,  am avevo paura di come avresti reagito-cercando di dirle la verità.
-Non parlare...lasciami in pace...-singhiozzante.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio. Prova a farmi mollare la presa, ma io sono più forte di lei e riesco a tenerla salda. Alla fine si calma e comincia a piangere sulla mia spalla bagnandomi la maglia. Quando ha finito, la stacco tenendola per le spalle.
-Scusa, dovevo dirtelo-le do' un bacio sul collo, vicino alla scapola-Scusa, dovevo darti più attenzioni-dandogliene uno sul sottomento-Scusa, ma ti amo-baciandola, alla fine, sulle labbra.
Mi mancava.

Divergent secondo UriahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora