.1

2.3K 127 34
                                    

Le mani sono sudate, il respiro comincia a farsi sempre più veloce. Zeke mi passa una mano sulla schiena mentre mamma mi tiene la mano. Dieci minuti fa stavo saltando da un treno in corsa, ed ora ho paura di mettere il mio sangue in una cavolo di ciotola! Devo stare calmo, calmissimo! "Ascolta gli altri partecipanti e rilassati" mi ordino da solo. La donna chiama una certa "Beatrice Prior" che si avvicina lentamente alle cinque ciotole bianche. Ha i capelli marrone biondo chiusi in una disordinata crocchia che le da una bellezza inimitabile. Abnegante. Ecco, ora tutto quadra. Sono sempre stato affascinato da quella fazione, anche se ci sono le cavolate sparate dagli Eruditi che loro non sarebbero una fazione che pensa agli altri. Guardo la sua mano un po' esitante sulla ciotola degli abneganti. Che aspetta? L'illuminazione divina? Zeke sbuffa, ma si zittisce subito appena la goccia di liquido rosso cade nella ciotola con i carboni ardenti. Intrepida! Sarà un'intrepida! Zeke la accogglie sorridente mentre io sono troppo felice per ascoltare il vociare della gente attorno. Chiamano altri come un certo Peter e un Will, fin quando non arriva il mio turno.

-Vai fratellino-mi sussurra Zeke dandomi una pacca sulla schiena.

Mi avvicino al palco, sotto gli occhi di tutti. Intrepido. Vuoi essere ancora un intrepido? Io voglio diventare un pacifico! Cavolo come lo verrei! Ma non posso. Per quanto lo voglia, il mio dovere in famiglia è di rimanere un intrepido. Mi avvicino al tavolo e afferro un coltello nuovo. La lama affilata luccica alle luci scintillanti della sala. Me lo passo nella mano, leggero, e un rivolo di sangue ne segna il percorso. Lo trattengo un po' e mi guardo attorno. Pacifici o Intrepidi. Pace e Coraggio. Felicità o Adrenalina. Zeke mi ha detto di fare ciò che voglio stamattina.

INIZIO FLASHBACK

-Uri...dai, dobbiamo prepararci!-grida Zeke al mio orecchio.
Non lo ascolto e continuo a dormire beato.
-Ok, te la sei cercata-mi avvisa.
Sto per rispondere, ma una valanga d'acqua mi fa quasi urlare dallo spavento. Spalanco gli occhi alzandomi di scatto e ansimando mentre mio fratello mi deride.
-Ah ah ah...simpatico-gli rispondo ironico.
-Uri...sei agitato?-mi domanda passandomi un'asciugamano.
La prendo avvolgendomi nelle spalle.
-Si...che comportamento da pacifici, vero?-gli chiedo sorridendo.
-No, è un comportamento dal mio fratellino. Ma sai già cosa scegliere?-chiede gentilmente.
-Ehm...sono indeciso tra due opzioni-dico imbarazzato.
-Scegli ciò che ti piace di più, ci sono tanti transazione...tranquillo-mi tranquillizza.
-Non vi arrabbierete?-domando.
-Scherzi? Tu sei il mio Uri! Nessuno ti porterà via da me, chiaro?! Sei il mio fratellino e ti devo proteggere-

FINE FLASHBACK

Una lacrima mi scende mentre so già cosa fare. Allungo la mano verso la boccia e la goccia cade. In tripudio di voci si innalza dagli intrepidi, gente che urla e che canticchia il mio nome ripetendolo all'infinito. Sorrido contento della mia scelta e torno al mio posto dove Zeke è già pronto ad accogliermi. Sono un intrepido, sono coraggioso...sono più forte.

-Saltiamo, amico?-mi chiede un'intrepida di nome Lynn a quanto ricordo.

-Ovvio!-rispondo frenetico.

Appena aprono le porte, saltiamo  nelle voragine che c'è tra il treno e il bordo del palazzo. Allungo le gambe toccando terra. Ce l'ho fatta. Per un pelo! Io e Lynn ci guardiamo per poi esplodere in una fragorosa risata. Il punto di ritrovo è a tre palazzi di distanza, una bella corsa...devo ammetterlo. Lancio a Lynn uno sguardo di sfida.

-Per fortuna che non ti sei messa le gonne, Lynn-

-Stesso per te, Uriah!-mi schernisce lei.

Comincio a correre affianco al treno, schivando la gente che si butta rotolamdo per terra. Io e Lynn abbiamo la stessa velocità, ma se riesco a fare ciò che ho in mente...la batto. Mi butto addosso a lei e la faccio scivolare. Rallento un po' per vedere la sua faccia nera dalla rabbia e comincio a ridere mentre intanto sono all'ultimo salto del palazzo.

-Non riderei, Uriah!-grida lei.

Ora mi sta dietro, ma non riuscirà a prendermi. Salto il precipizio, ma Lynn mi salta sulla schiena facendomi perdere l'equilibrio. Afferro al volo il cornicione mentre lei esulta dall'altra parte per avermi battuto. Maledizione! Che figura! Mi aiuta a salire sù e poi mi offre uno sguardo di sufficienza.

-Non guardarmi così...hai barato, Lynn!-

-Io ho barato? Tu mi hai fatta cadere!-

Sorrido e insieme andiamo con gli altri iniziati. Noi intrepidi siamo così. Tolleranti e coraggiosi, che ci volete fare! Appena sono nato, Zeke mi ha tenuto per i piedi fuori dalla finestra mentre mia mamma voleva mollargli un ceffone. Io stavo ridendo, almeno così mi hanno raccontato. Ci troviamo davanti ad un precipizio, sotto un buco dove non si vede la fine. Eric, il capo fazione drgli intrepidi, ci guarda sorridendo mentre le nostre facce dieventano bianche.

-Chi vuole saltare?-chiede.

Nessuno risponde. Mi guardo attorno, fino a quando una mano non si alza dal pubblico.

-Salto io-irrompe nel silenzio Beatrice.

-Bene, Rigida...a te l'onore-la schernisce Eric.

Wao! Lei si che ha coraggio da vendere. Si toglie la giacca appena arriva vicino al precipizio.

-Si, Rigida...togliti la giacca! Anzi no, rimettitela-la deride un ragazzo.

Gli do' un pizzicotto in mezzo alle scapole facendo finta di niente e lui geme. Lynn si sta trattenendo dal ridere mentre la mia faccia tenta di rimanere il più seria possibile. Non deve prenderla in giro. Beatrice ha più coraggio di tutta la famiglia di quel cretino messa insieme! Quando salta per poco non mi viene un infarto! Dopo dieci minuti di silenzio, dal basso sento Quattro gridare:

-Tris, prima a saltare!-

Io esulto insieme agli altri. Il ragazzo di prima sta per partire per saltare, ma io lo precedo. Corro e poi salto nel vuoto. Ora mi spiaccico, ora mi spiaccico! Rimbalzo in una specie di rete mentre tento di capire che cavolo è successo. Sono vivo. Sono ancora vivo. Mio fratello mi da la mano e mi tira giù dalla rete. Lei è lì,  si sta sistemando i capelli incredula. Forse dovrei presentarmi.

-Bravo, Uri!-mi toglie dai miei pensiere Zeke.

Gli parlo per dieci secondi e quando mi giro lei è scomparsa. Grazie Zeke, un vero genio!

Divergent secondo UriahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora