Tutto era così...assurdo! Perché io? Che ho fatto di male nella vita? Ti ho guardato male? Ti ho offeso? Ti ho picchiato? No! Allora perché i tuoi occhi sono caduti su di me brutta strega dalla lingua biforcuta!
-Allora Uriah...in che anno sono state create le fazioni?-chiede prendendo appunti.
Mar sta ridendo sotto i baffi che non ha mentre Lynn probabilmente mi sta sfottendo. Ma che bello! Nessuno che mi aiuta...INGRATI! Ma poi...a chi interessa? Io so solo che le fazioni servono soltanto a non farci menare gli Eruditi!
-Ehm...quando lei aveva 100 anni?-propongo sorridendo beffardo.
Panico generale. Tutti che ridono e la prof che mi guarda malissimo. Ah...per farvelo sapere...è un'erudita. Forse, e dico "forse", sono stato un po' troppo cattivo. Ma è stato divertentissimo.
-Vuoi che chiami i tuoi genitori, Pedrad?-mi chiede con fare cattivo.
So dove vuole andare a parare. La odio quando lo fa.
-No...-le rispondo con la rabbia che ribolle nelle vene.
-Meglio per loro...oh...per lei-sorridendo beffarda.
Ora posso menarla? No? Uffa. Siete così noiosi!
-Certo prof...-dico a denti stretti.
Non avete idea di quanto la odio. Non potete neanche immaginarlo! È una...strega! Ecco, ora potete capirmi, vero? Ammettetelo...anche voi avete una professoressa così.
-Tra un po' sarai un adulto, Uriah. Devi smetterla di fare il bambino-*Due ore dopo*
Avete presente i momenti in cui tre persone ti fissano aspettando che tu dica qualcosa che li faccia sentire bene? Ecco. Io ora mi sento così. Mamma mi guarda come se fossi la pecora nera della famiglia, Zake ha le mani tra i capelli in un gesto di disperazione e beh...il preside scrive. Cosa scriva non lo so neanche io! Cioè...io devo ancora parlare sant'Iddio!
-È stato un incidente!-tento di evitarmi la punizione.
Insomma...sono un intrepido, ma fino ad un certo punto!
-Un incidente, Uriah? Un incidente?! Hai fatto arrivare cinque intrepidi che stavano compiendo il loro lavoro per spegnere un fuoco inesistente-comincia Zeke.
-Hai fatto attivare l'allarme automatico di sicurezza facendo allagare cinque classi e interrompere le lezioni-continua il preside, quello che voi tutti odiate.
Si, beh...a me non sembra che sia stata colpa mia.
-Perché tu volevi evitare di essere interrogato?-finisce Hana, mia madre.
Okay, forse ho leggermente esagerato. Ma doveste vedere la sua faccia della prof...era EPICA! Insomma...rare volte capita di vedere la persona che detestate di più al mondo nel più completo panico con neanche la forza di sgridarti mentre i tuoi amici passano battendoti il cinque e gridandoti che sei stato un genio. Dai...anche voi l'avreste fatto, ammettetelo! Il preside poi comincia a parlare di tutti i problemi causati dal mio comportamento "infantile".
-L'area dei pacifici è completamente allagata, per non parlare di quella degli abneganti che sono inzuppati dalla testa ai piedi-
Okay, ammetto che immaginarmi una abnegante con i vestiti inzuppati fa sorridere, ma mi trattengo solo perché ho paura dello sguardo da assassina di mia madre. Apparte il fatto che hanno un corpo fantastico le abneganti anche se nascosto dai vestiti, non dovrei essere così pervertito. Anche se...Uriah! Piantala!
-Perché l'hai fatto, tesoro?-chiede mia mamma con la sua solita voce dolce che però vuole stare anche a dire "Ti ammazzo appena torniamo a casa. Io ti ho fatto e io ti distruggo".
Che faccio? Glielo dico? La distruggerebbe. Ma cavolo! Poi sarei io a prendermi parole. Uffa! Mi sento stupido a chiedermi anche che cosa fare. Lo so già, a cosa serve farsi mille problemi mentali?
-Non volevo portare a casa un 3-mento spudoratamente.
Mio fratello deve aver capito dato che mi guarda malissimo. Bene. Almeno lui mi può aiutare. Mia madre mi sorride apprensiva. Beh...pensavo peggio.
-Mi dispiace che nostro figlio vi abbia causato questo problema, non lo farà più. Ma deve ammettere che quella professoressa è dura con gli studenti ed io mi rifiuto di lasciare che insegni a mio figlio cose non adatte o che venga bocciato perché lei non sa spiegare-commenta al mio posto mia madre rivolgendosi al preside.
Non voglio dire niente...ma mia mamma spacca!
-Certo signora, provvederò. E per suo figlio...credo proprio che ci passeremo sopra. È sempre stato un bravo alunno e pieno di meriti-
Si, continua a crederci, amico. Cosa non fa la forza del vestito scollato, vero Mamma? Non ce la faccio più. Ho le palle piene di stare qui dentro...sono stanco! Sopprimetemi.
-Grazie mille-gli dice mia madre gentilmente alzandosi insieme al resto della famiglia.
-Si figuri, il piacere è tutto mio-porgendole la mano e mordendosi il labbro.
Ehm...no. Se non vuoi un cazzotto dritto sui denti, ti conviene evitare queste cose, stronzo! Io e Zeke lo fissiamo in modo da fargli capire mentre Hana sembra incazzatissima. Usciamo il prima possibile da quella stanza e rimaniamo in silenzio a camminare con l'acqua che ci bagna le scarpe. Dopo un po' è mia mamma a parlare.
-Che maiale! Io lo ammazzo! Uriah...se puoi, fallo ancora-mi ordina Hana seria e arrabbiata.
-Mamma! Non devi incitarlo!-la sgrida mio fratello biasito.
-Quel porco deve pagare!-urla mia madre che sembra una vendicatrice.
Mentre mio fratello e Hana si incazzano tra di loro, noto Marlene che mi chiama dalla nostra classe con voce muta o troppo bassa perché io possa sentirla.
-Ehm...posso...-tento io rivolto verso Hana.
-Zitto tu!-mi fa lei senza lasciare lo sguardo di Zeke.
Ma che problemi hanno? Lascio stare e vado verso Marlene che nel frattempo mi raggiunge con tutto il gruppo. Sono bagnati fradici! Per non parlare delle maglie bianche delle ragazze da cui adesso si vede tutto.
-Eccolo qui il nostri eroe!-urla Lynn abbracciandomi.
Sento tutta l'acqua contenuta nella sua maglia, gocciolare sulla mia pelle. Quando mi abbracciano anche gli altri, beh, sembra di essere in piscina da tutta l'acqua che mi cola addosso. Jason mi fa segno di andare con lui e io lo seguo sotto gli occhi curiosi dei miei amici che però se ne stanno lì senza sgattaiolare con noi. Jason mi si fa più vicino quando arriviamo al bagno. Hm...devo preoccuparmi?
-Ho un problema-ammette.
-Solo uno?-chiedo come mio solito.
Il pugno che ricevo, forse non me lo dimenticherò più. Mi massaggio la spalla dolorante e tento di capire come fa un mezzo erudita come lui ad avere tutta questa forza in un solo braccio.
-Ho combinato un casino-ammette.
-Se l'hai messa incinta...scappa-continuo scherzandoci su.
No, davvero...io non riesco a stare serio per più di dieci secondi, è più forte di me. Famiglia Pedrad, ricordatevelo. Dopo un po' ritorno serio e lo guardo come per incitarlo a continuare.
-Mi hanno invitato ad una gara clandestina al "Palazzo Nero"-abbassando gli occhi e trovando che il pavimento sia molto elegante oggi.
-Non hai accettato, vero?-gli chiedo con i nervi con cui tra poco si potrebbe fare una fionda.
-Si-sussurra senza guardarmi.
Dovete sapere che il "Palazzo Nero" è un posto in cui si portano gli Intrepidi più esperti a fare prove di resistenza o altro, solo che è aperto un po' a tutti. Il perché? Semplicemente per il fatto che nessuno osa andarci dato che chi ci entra...non ritorna. E non è una leggenda metropolitana. I soldati si allenano molto tempo per riuscire a sopravvivere lì dentro. Per non parlare delle gare clandestine a cui non si può certo dare l'aggettivo di "sicure". Un unica regola: non ci sono regole. Ma che cosa ha nel cervello Jason? Vuole morire giovane questo idiota? Già fa schifo come Intrepido (a parte i pugni che, a quanto avrete constatato non sono per nulla soffici come coniglietti bianchi e cuccioli) e viole andare a fare una gara da cui sa che non uscirà vivo? Ma sarà scemo o no?
-Guarda che se vuoi puoi anche buttarti dalla finestra, fa meno male come suicidio-gli consiglio lanciandogli una frecciatina nascosta.
-Non voglio suicidarmi, idiota!-tirandomi un altro pugno.
E basta! Non mi sento più la spalla! Diamoci una calmata che sennò comincio a fare il cattivo.
-Allora perché gli hai detto di si?-domando ormai stanco di questo giro che sta facendo Jason.
-Perché c'è Jess-abbassando lo sguardo.
Per chi non lo sapesse, Jess è una ragazza che chiamarla carina è dire poco. Ma non è solo una gran gnocca, è anche gentile e allo stesso tempo coraggiosa e gnocca. Aspettate...ho già detto gnocca? Quindi ecco il riassunto della giornata: una merda!***NOTA AUTRICE***
Mi vergogno della lunghezza di questo capitolo...non uccidetemi!
Lyaral ♥
STAI LEGGENDO
Divergent secondo Uriah
FanfictionCiao a tutti! Sono Uriah, intrepido fino al midollo, apparte qualche piccolo dettaglio...sono un DIVERGENTE. Non sono stato messo nel film per ragioni a me sconosciute e sono LEGGERMENTE incazzato, quindi ho creato questa storia. Voglio raccontarvi...