Divergente. Divergente? Come posso esserlo? Io non posso crederci. Non voglio! Questo significa che le persone che mi stanno attorno sono in pericolo, compresa Marlene e Zeke. Mio fratello non posso evitarlo, anche perché si sa difendere da solo, ma Marlene...non posso rischiare. Anche perché sarebbe la prima che prenderei io se fossi un Erudita. Ora è davanti a me seria.
-Ti devo dire una cosa-diciamo all'unisono.
Ci mettiamo a ridere e poi lei mi guarda sorridente.
-Comincia tu-mi incita.
-Dobbiamo lasciarci-freddo e distaccato.
Fa che non si arrabbi...ti prego!!!
-Eda la stessa cosa che volevo dirti io. Cioè, ormai siamo diventati delle specie di duellanti, meglio mantenere le distanze per ora...dopo magari ci si potrebbe pensare. Amici?-
-Amici-
La mattina dopo sono di nuovo su quella poltrona infernale. Quattro mi mette il "palo", comunqmente chiamato "ago", nel collo e la mia vista comincia ad annebbiarsi, come l'ultima volta.
-Ricorda...come un Intrepido, non un Divergente-mi avvisa Quattro.
Annuisco prima di svenire.
Sono in una scatola di acciaio senza buchu per uscire. No, la claustrofobia no! Cerco in tutti i modi di rompere quella gabbia di metallo, ma evidentemente lo potrei fare solo con la mente di un Divergente...ma non posso! Sono un Intrepido, non un Divergente! Pensa Uriah, pensa. Mi siedo per terra tentando di rimanere calmo, ma la mia mente continua a darmi l'impulso di spaccare tutto e scappare da questo posto. Se Marlene fosse qui. Marlene. Chiudo gli occhi pensando a lei. Le sue labbra, la sua pelle...
-Uriah?-
...il suo corpo, i suoi baci, la sua voce...-Uriah! Alzati!-mi urla Quattro schiaffeggiandomi.
Mi sfrego gli occhi e scuoto la testa. Sono nella normalità! Ci sono riuscito! Che bello! Quattro mi sta sorridendo.
-Ce l'hai fatta...e in 5 minuti-
-Evvai!-
-Io non esulterei tanto, la Rigida ha fatto più di te-
-Capita...si accettano anche le sconfitte-
Mi alzo e me ne vado dalla stanza.
Sono in camera mia. Mi sento rilassato, felice e calmo. Zeke entra nella stanza, le mani tenute tra di loro con una corda. Ha il viso pieno di lividi e la maglia ridotta a brandelli. Mi guarda e io gli corro incontro abbracciandolo.
-Zeke...che ti hanno fatto?-chiedo tenendolo stretto.
È mio fratello, dopotutto. Sento un qualcosa penetrarmi tra le costole, il dolore è acuto e travolgente. Non riesco nemmeno ad urlare mentre il sangue mi gocciola via dalle vene. Zeke mi guarda sorridendo maligno.
-Fratellone?-chiedo con il poco fiato che mi rimane.
-Io non ho un fratello-mi grida contro lui mentre mi toglie il coltello dal corpo.
Mi sveglio urlando. Marlene è davanti a me, vicino a lei ci sono Lynn e Zeke.
-Stai bene?-mi chiede lui.
-Si, un brutto sogno-
-Anche altri si sono svegliati urlando, pure io e Lynn-mi informa Marlene.
-Ora dove sono?-chiedo alzandomi.
La stanza è vuota e, anche se è il giorno in cui mettono i punteggi finali, non credono che siano tutti là ad aspettare. Le mie paure sono quattro: dei ragni, degli spazi chiusi, di essere dimenticato e udite udite...di fallire! Sono un vero genio. Le paure più idiote...io! Paura di essere dimenticato? Scherziamo?!? Che altro?
-Sono fuori a prendere una boccata d'aria-mi dice Zeke.
Sono contento che fosse solo un sogno, anche se è anche una delle mie paure. Lauren sta arrivando, tiene in mano una lavagnetta su cui ci sono scritti i tempi. Quattro mi ha consigliato di tenermi un po' indietro con i tempi ed io l'ho fatto. Sono secondo, dopo Lynn. Marlene è terza. Mi guarda in cagnesco e io decido di punzecchiarla mentre entriamo in dormitorio.
-Sono più bravo di te, l'ho sempre detto!-anche se non lo penso davvero.
-Ma dai! Non sei nemmeno in grado di centrare una mela a trenta metri-mi schernisce.
-E tu di stare ferma senza battere ciglio-ribadisco io.
-Sentite...scommessa?-chiede Lynn.
-Ci sto-diciamo all'unisono io e Marlene.
-Okay...allora...facciamo che mettiami Marlene davanti ad un bersaglio con un muffin in testa e tu le spari-
Decidiamo di usare la pistola con proiettili di plastica. Usciamo ridendo, quando vedo Tris da sola. La saluto chiamandola e mi avvicino a lei insieme a Lynn e Marlene. Mi accovaccio davanti a lei che sembra avere un aria al dir poco triste.
-L'avevo immaginato che ti avrei trovata qui. Ho saputo che ti sei classificata prima-congratulandomi con lei.
-E volevi congratularti con me? Be', grazie-amara.
-Qualcuno deve pur farlo. E ho pensato che, forse, i tuoi amici non fossero in vena di fare complimenti, visto che i loro punteggi non sono altrettanto alti. Per cui smettila di tenere il broncio e vieni con noi. Sto per sparare a un muffin sulla testa di Marlene-
Lei si mette a ridere e io l'aiuto ad alzarsi. Camminiamo insieme finché non incintriamo Lynn e Marlene.
-Perché non sei fuori a festeggiare? Hai un posto garantito tra i primi dieci se continui così-le chiede Marlene.
-Lei è troppo Intrepida per gli altri transfazione- le rispondo con disprezzo.
-È troppo Abnegante per "festeggiare"-sottolinea Lynn.
Perché non si tiene la lingua fra i denti una volta tanto?
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Divergent secondo Uriah
FanfictionCiao a tutti! Sono Uriah, intrepido fino al midollo, apparte qualche piccolo dettaglio...sono un DIVERGENTE. Non sono stato messo nel film per ragioni a me sconosciute e sono LEGGERMENTE incazzato, quindi ho creato questa storia. Voglio raccontarvi...