RISSA

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Tre settimane dopo dopo
Bianca
Come provai a sedermi sul letto appena sveglia un dolore lancinante mi colpì il fianco, feci un gemito di dolore e lo strinsi.
"Oh Crè" mi disse Cardio uscendo dal bagno.
"Nulla tranquillo" feci un sospiro come per scaricare via tutto il dolore.
Cardio si avvicinò a me, mi faceva malissimo ma no non dovevo cedere provare dolore è per i deboli, io non sono debole io non sono debole.
"Sei sicura? Tieni na faccia"
"È la mia faccia" mi limitai a dire.
"La vedo ogni giorno la tua faccia cara, non ce l'hai mai avuta così" incrociò le braccia.
"Così come sentiamo" alzai gli occhi al cielo facendo un altro gemito di dolore.
"Con gli occhi stretti per trattenere il dolore, lo sguardo freddo per non far capire che stai provando dolore, che si morde la guancia e le labbra per scaricare tutto" mi disse.
Beh ha ragione. Stavo per abbassare lo sguardo ma no, non posso mostrarmi debole davanti a uno come lui, ceh dai avete capito.
"Dai dimmi dove ti fa male" disse sedendosi sul letto.
"Da nessuna parte" incrociai le braccia.
Sospirò e lasciò perdere, poi tornò in bagno.
Mi mossi e di nuovo gemetti dal dolore, mi strinsi forte il fianco e il dolore si espandeva come una fiamma su tutto il basso ventre, mi piegai in due avvicinando le ginocchia alla pancia.
"Ahhh" mi uscì solo un urlo di dolore.
Cardio uscì fuori dal bagno e vendendomi così con gli occhi lucidi subito corse da me.
"Oh tranquilla"mi fece stendere sul letto mentre respiravo affannosamente "Che hai mangiato ieri sera?" Mi chiese.
"La carne e gli spinaci"
"Ecco te lo avevo detto io di non prendere gli spinaci che non avevano un bell'aspetto" è vero ieri mi aveva torturato di non prenderli "ma tu fai sempre di testa tua" concluse mettendo le mani sui fianchi.
"Rigorosamente" feci un sorrisetto.
"Ahh" sospirò "vado in infermiera ti prendo qualcosa" stava per uscire ma lo fermai.
"Oh"
"Eh" si girò.
"Non dire niente a nessuno, solo all'infermiera, vieni qua, mi dai le cose e vai con gli altri" gli ordinai.
"Stare male non è un reato" incrociò le braccia.
"È segno di debolezza"
"Ma debolezza di che" disse portandosi le mani sulla faccia.
"Un nemico colpisce quando stai male perché da sano potresti colpirlo tu" una regola del mio codice. Lui mi guardò confuso. "Vabbuò fai come ti ho detto" indicai la porta
Uscì e io aspettai.

Cardio
Non la sopporto proprio quando mette il potere prima di tutto, ha un mal di pancia che fra poco le esce un alieno da lì e no, lei mette al primo posto che non deve sentirsi debole.
Camminai per il corridoio e arrivai al cancello di sbarre dove c'era il comandante ma prima che potessi dire qualcosa Ciro mi venne dietro.
"Cardì" la sua voce mi fece bloccare.
"Si" mi girai.
"Dove vai" mi guardò aspettando una risposta, e ora che dico?

"Dove vai" mi guardò aspettando una risposta, e ora che dico?

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"In...infermeria" dissi la verità ma ovviamente dovevo coprire Bianca come mi aveva detto.
"Stai male?"
"Ehm... ceh... no, anzi, beh... ceh... h-ho mal di pancia"cazzo dici Gianni sei poco credibile soprattutto davanti Ciro.
"Non dirmi cazzate Già" incrociò le braccia.
"Prendo delle pillole per Bianca" dico abbassando lo sguardo.
Rimase zitto e così alzai lo sguardo per guardarlo ma corse via.
Avevo appena disubbidito a Bianca, ma dai sono suo amico 🥲. Ora ho paura che Bianca me la faccia pagare... ma dai alla fine Ciro è il suo ragazzo, no?

MA QUELLA CHI È?// Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora