RICCI E GUARNERI

6.5K 109 2
                                    

Ciro
"Oi ciro" mi chiama Edo.
"Dimmi"
"Ci stanno Pirucchio e Cardio con Bianca, ci sta andando pure Pino, non per dirti ma ho un pò di paura" mi dice Edo preoccupato.
"Chilla tiene e pall, fidati" dico alzandomi.
"Vabbuò vado purj io" dice uscendo, e io rimango solo nella mia cella.
Se ci andassi pure io? Tanto sono tutti lì. Mi incammino verso la sua cella e la sento urlare, cazzo. Corro di corsa lì ma le urla diventano risate e appena entro la vedo ridere con Pino che le faceva il solletico sui fianchi con Pirucchio e Cardio che ridevano con loro e Edo che guardava tutta la scena con un sorriso stampato in volto.
"BASTAAA AHHAHAHA" urlava ridendo. Ma quanto era bello quando rideva?
Pino mi vede e si ferma, Bianca lo guarda e poi guarda me, e aveva smesso di ridere.
"Crè?" Dico appoggiandomi accanto a Edo.
Si stanno in silenzio.
"Che è successo?" Chiede Bianca alzandosi.
"Nulla" dico guardando male tutti.
"Ti devo parlare"dice Cardio a Bianca e lei lo segue nel bagno chiudendo la porta, pirucchio e Pino escono e io rimango con Edo.
"Bravi" dico, volevo proprio uscissero.
Rimasi lì con Edo ad aspettare Bianca e Cardio.

Bianca
Cardio mi ha trascinato nel bagno dicendo che doveva parlarmi, dopo che quello dai capelli neri ha fermato quello che stavamo facendo sono proprio curiosa di sapere che mi deve dire.
"Bianca, senti, tu sei una dura ma vedi, con Ciro non si scherza" quindi il ragazzo si chiama Ciro. "Lui è qua da un anno e mezzo, più di tutti quanti, quindi comanda lui"
"Io sono qua da due anni e quest anno ne faccio tre" dico incrociando le braccia. Lo vedo spalancare gli occhi.
"Allora devi parlare con Ciro" mi dice.
"Col cazzo" rispondo
"Devi, mi raccomando non lo sfidare che quello ti ammazza" mi dice mettendomi le mani sulle spalle. Gli prendo i polsi e gliele spingo e vedo che si fa male perché mina "aia" con le labbra e si tocca una spalla.
"Sono migliore di lui" dico incrociando le braccia.
"Bianca, stai attenta" mi dice.
"Jamm" gli dico uscendo. Ed eccolo, mi ritrovo Ciro lì davanti che mi guarda.
Fa segno a Cardio e Edo di uscire e rimango sola con lui, non avevo paura ma volevo solo non vederlo.
"Bianca" dice sedendosi.
"Ciro" dico sedendomi sul letto.
"Allora, le brave ragazze si istruiscono" dice accendendo una sigaretta.
"I cattivi ragazzi si educano" dico
"Qua devi sapere che comando io" dice portando la sigaretta alla bocca.
"Ti sbagli" dico
"Ti sbagli tu, sono qua da più di tutti, sono entrato a quasi 17 anni, quindi ne avevo 16" lo lasciai continuare senza intromettermi, fa un tiro e lascia uscire il fumo dal maso poi continua "e quest' anno ne faccio 18" accavalla le gambe.
Io mi alzo e mi avvicino a lui "io sono entrata a 14 anni e quest anno ne faccio 17" gli rubo la sigaretta e faccio un tiro con un sorrisino.
Lui non dice nulla e si alza, ero alta quanto lui. Mi guarda con aria so sfida e ricambio. Faccio un altro tiro e gli butto tutto il viso in faccia.
"Non giocare coi leoni pccrè" mi dice lui ispirando tutto il fumo che avevo buttato io
"Ho sempre giocato coi leoni, e lì ho sempre domati" mi giro per andarmene ma lui mi prende dalla maglietta e mi spinge a muro tenendomi per i polsi. Gli fiondo una ginocchiata nelle palle e lui mette una mano al suo cazzo dolorante e con uno mi tira i capelli, io gli prendo il polso e gli spingo via la mano prendendogli io i capelli. Fece per tirarmi un pugno ma io mi scansai e tirò un pugno all'armadietto di ferro, gli uscì sangue delle nocche. Gli tirai un pugno in pancia ma non si fece nulla, si abbassò e tirò fuori una lametta delle scarpe e stessa cosa feci io prendendolo alla sprovvista, me la poggiò sul collo e io gli mesi le mani da dietro attorno a, collo stringendolo.
"Abbassa L'arma" gli ringhio
"Mai"
Sento che inizia a fare pressione sul mio collo, io gli do un calcio nel dietro del ginocchio facendogli perdere l'equilibrio e mi cadde sopra, ma aveva perso la sua lametta e si trovò la mia lama sul suo collo.
"Te l'ho detto che io li domo i leoni" faccio pressione sul suo collo e lui mi tira i capelli.
Mi alza dai capelli e mi sbatte al muro con violenza e io non levo la lama dal suo collo.
"Sei finita" mi dice avvicinandosi a uno spigolo di ferro.
"Stessa cosa tu" mi libero dalla sua presa e gli taglio una guancia.
"AAAA"urla dal dolore mettendo una mano sulla guancia
Lo spingo via con un calcio alla pancia e si schianta sul letto facendo un rumore assurdo, mi fiondo su di lui e gli metto una mano sul collo e l'altra con la lametta in mano sul suo fianco, lui mi tira i capelli facendomi alzare la testa e l'altra mano me la mette sul collo.
"RICCI, GUARNERI" ci giriamo di scatto e vediamo il comandante, ci separa ed era molto incazzato. "DALLA DIRETTRICE, TUTTI E DUE" mi leva l'arma di mano e se la mette in tasca, prendendoci per le braccia e portandoci via. Io e Ciro ci mandavano sguardi d'odio mentre camminavamo.

MA QUELLA CHI È?// Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora