Bianca Guarneri ha 16 anni e a 14 entrò all'IPM per omicidio, e molto stronza e vuole comandare, tutte hanno paura di lei è sta molto con le ragazze, ma il suo sogno è avere un migliore amico, ma la direttrice vieta alle ragazze di vedere i ragazzi...
"Prego è di qua" un poliziotto mi indica un corridoio. Lo seguo in silenzio guardando dritto davanti di me. Si ferma davanti una cella. "Eccolo" dice. Annuisco e mi avvicino anche io. "Ciro" mio padre scatta in piedi. "Papà" dico senza un briciolo di emozioni. "Perché lo hai fatto" prova ad uscire una mano dalle sbarre per accarezzarmi la guancia ma mi sposto subito. "Devo proteggere la mia famiglia" Lui abbassa lo sguardo. "Mi dispiace" mormora.
Ha trattato di merda Bianca, ci ha obbligato ad avere un bambino, ci ha chiuso in una stanza per due settimane, ci ha usato per uccidere a chi gli faceva comodo a lui, ha ucciso una bambina senza motivo, voleva uccidere anche mia figlia, lo devo perdonare?
"Scuse non accettate" Il suo sguardo cambia, per la prima volta lo vedo sofferente ma non mi importa.
"Mi riaccompagni fuori, grazie" dico al poliziotto accanto a me. "Si" e inizia a camminare davanti a me.
"CIROOOO" urla mio padre iniziando a sbattere le mani contro la cella "CIRO VIENI QUA". Faccio un leggero sorrisino continuando ad andare dritto. "CIROOO COR E PAPÀ VIÈ CA" continua. Il rumore delle sbarre della cella rimbombano per tutto il corridoio, così come le sue urla. Tre poliziotti corrono verso di noi, così mi sposto di poco per farli passare e vanno da mio padre.
Entro a casa. "CIRO ECCOTI"la voce squillante di Rosa risuona per tutta la casa. "Si sono qua" dico andando verso di lei. Mi abbraccia forte e io la stringo a me. "Pietro?" Chiedo. "È uscito" fa spallucce. "Da oggi siamo noi che comanderemo tutto" annuncio. "Potrebbe venire qua pure Bianca e la bimba" propone lei. "Ottima idea" le sorrido e le do un leggero pizzicotto sulla guancia. "Ma... può venire qua pure Marco?" Mi fa gli occhioni. "Il tuo fidanzato?" Chiedo. Annuisce entusiasta. "Emh" "dai dai dai dai" mi supplica. "Va bene va bene, questa sarà la casa di tutta la nostra famiglia" dico. "Sei il fratellone capo migliore del mondo" mi abbraccia di nuovo. Ora che non c'è Don Salvatore sono io qua che comando... e il primo comando che devo dare è per Bianca, non deve uccidere Carmine. "Devo fare una cosa veloce veloce e arrivo" corro a prendere le chiavi del mio motorino. "Va bene" dice Rosa. Corro fuori, salgo sul mio motorino e sfreccio per le vie di Napoli.
Arrivo ad un posto di blocco e mi alzano il cartellino. Sbuffo. "E ja sono di fretta" ringhio fermandomi. "Dobbiamo fare dei controlli, Ciro" dice squadrandomi bene. "È tutto in regola" alzo gli occhi al cielo ed esco la parente. Lui la prende e legge. "Hai l'assicurazione?" Chiede. "Ovvio che no, se si rompe lo ricompro" faccio spallucce. "E se investi a qualcuno? Dato che corri come un treno" incrocia le braccia. "Gli compro quello che ho rotto" "Va bene dai già è tanto che stavi andando a 70 chilometri orari invece he 100" mi ridà la patente. "Eh e vist, song nu brav uaglione" poso la patente nel portafogli. "Sisi,vai vai prima che ti faccio la multa" dice. "A presto" accendo il motorino e sfreccio di nuovo.
Suono il campanello dell'IPM. "Chi è?" "Ciro" Il portone scatta e si presenta davanti a me Lino. "Ciro non hai prenotato nessun permesso" dice. "Io tengo il pass speciale" dico sorpassandolo.
Arrivo davanti al campo e vedo Bianca seduta da sola, mi guardò attorno e vedo che tutti i nuovi carcerati sono proprio dei casi persi, ormai nemmeno i carceri sono più gli stessi.
Bianca si alza lentamente e vedo che fa una faccia di dolore toccandosi la schiena, la guardo dalle sbarre cercando di capire che ha.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.