DI NUOVO NOI

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6 mesi dopo
Ciro è uscito un mese fa dall'IPM è sta a casa di suo padre Don Salvatore.

Bianca
E si... sono proprio io, Bianca Guarneri, la sola e unica. Dopo 6 mesi rieccomi, però facciamo un passo indietro, sono successe molte cose...
Sei mesi fa Gemma mi ha accoltellato al fianco e sono finita in rianimazione dopo un'emorragia, mi sono svegliata la sera stessa e la dottoressa disse che sono stata quasi miracolata, però... sono viva grazie a un piccolo Ciro che era dentro di me e ha donato la sua vita per proteggere la mia. Esattamente, ero incinta di due settimane e quel male alla pancia era dato per quello, il coltello invece di prendere i miei organi che erano più su ha preso la sacca dove stava il bambino, salvandomi ma uccidendo lui.
In questi sei mesi sono rimasta all'ospedale perché dovevamo far dimenticare di me a tutti.
Sono rimasta sei mesi in una stanza di ospedale anche se stavo bene perché nessuno doveva sapere che ero viva, io devo iniziare una nuova vita. Infatti non tornerò all'IPM e sono ufficialmente libera, per questo sono dovuta rimanere qua.
Certo, sono consapevole che tutti i miei amici ormai sono usciti dal carcere e avranno una loro vita, sono consapevole che Ciro avrà trovato un'altra ragazza, ma io voglio andare da loro lo stesso... voglio solo fargli sapere che sono viva, voglio andare da Alexander. E se nessuno di questi mi accetterà di nuovo, un volo per là Sicilia mi aspetta, mi voglio allontanare il più possibile da Napoli, anche se è la mia casa... ceh non è che voglio io, però devo se voglio veramente cambiare vita. Anche perché ero convinta di non volere bambini però perdere uno per via delle leggi che devo seguire qua per rimanere la più forte mi ha scosso abbastanza... quindi se cambio stato nessuno saprà chi sono e posso evitare di mostrarmi la più forte di tutti.

Però ora devo incontrare Ciro.
Prendo il mio nuovo iPhone 13 nero, comprato 4 mesi fa, e digito il numero di Ciro...
Fa uno squillo.
Ne fa due.
Ne fa tre.
E poi risponde.
"Pronto?" Ecco la sua voce.
"Ciro..." sussurrai
Non risponde nessuno dall'altro lato.
"C-Ciro... sono io"
"B-Bianca?" Sussurrò.
"Esatto" dissi con le lacrime agli occhi.
"C-cosa..?" Disse incredulo.
"Vieni all'ospedale..."
"Arrivo" staccò la chiamata.
Un sorriso si fece spazio sul mio volte, aveva riconosciuto la MIA voce dopo 6 mesi... non ho mai smesso di amarlo... spero che anche per lui sia così.
Corsi sotto e mi piazzai davanti alla porta principale dove c'è il parcheggio e lo aspettai.
Passarono minuti che mi sembrarono ore, e poi eccolo lì, sul suo motorino nero.
Sorrisi appena lo vidi.
Arrivò nel parcheggio posò il motorino, corse verso dove ero io ma lo precedetti.
Ed eccoci qua... l'uno davanti L altro dopo sei mesi... ci guardammo e io gli sorrisi.
"Bianca" sussurrò accarezzandomi la guancia come se fossi la cosa più preziosa del mondo.
"Si" misi una mano sulla sua.
"Ma- ma tu..." non sapeva cosa dire.
"Si, sono viva" gli sorrisi.
Ricambiò il sorriso.
"Devo parlarti" diventai seria.
"Ok" abbastanza scosso prese la mia mano, la guardò e toccò come se volesse assicurarsi che fossi veramente io, poi mi guardò negli occhi e sorrise.
Andammo insieme in una panchina in mezzo al giardino dell'ospedale e ci sedemmo uno accanto all'altro.
"Dimmi tutto" dice prendendomi e facendomi sedere sulle sue gambe.
"Allora..." inizio "Sei mesi fa Gemma mi ha accoltellato al fianco,come sai, e sono finita in rianimazione dopo un'emorragia, mi sono svegliata la sera stessa e la dottoressa disse che sono stata miracolata, però... sono viva grazie a un piccolo te che era dentro di me"lo vedo spalancare gli occhi "e ha donato la sua vita per proteggere la mia" lo vedo confuso e capisco che non mi sono spiegata molto bene "Esattamente, ero incinta di due settimane e quel male alla pancia era dato per quello, il coltello invece di prendere i miei organi che erano più su ha preso la sacca dove stava il bambino, salvandomi ma uccidendo lui" finisco.
"Tu eri incinta" dice e io annuisco "di mio figlio" annuisco "e ora è morto" annuisco. "Dio mio"
"Beh però se ci pensi è stato quasi un bene perché nessuno dei due è pronto ad avere un figlio hahahah" dico io.
"Non hai tutti i torti hahahah" Mi guarda e mi sorride "ne facciamo un altro poi tranquilla" sussurra avvicinandosi a me.
Voglio le sue labbra.
Mi metto a cavalcioni su di lui e aggancio le mie mani al suo collo, lui poggia le mani sui miei fianchi e dopo mesi di pianti per la mancanza dell'altro... ci lasciamo abbandonare in un dolce bacio.
"Andiamo a casa mia" dice Ciro alzandosi e facendo scendere me dalle sue gambe.
"Va bene" ci incamminiamo e arriviamo nella mi stanza.
"Ti aiuto?" Mi chiede.
"Nono faccio io"
"Va bene allora vado a fumare fuori" dice prendendo una sigaretta.
"Okk" dico e lui esce.

Ciro
Bianca è viva... ho pianto per 6 mesi, 6 mesi sono morto con lei e ora è di nuovo qua con me, non ci posso credere sono la persona più felice di questo mondo. Napoli certo è la nostra casa ma dobbiamo andarcene perché qua nulla sarà facile, sia io che lei siamo molto conosciuti e... ho aperto una guerra con i Di Salvo... ho ucciso a Nazzario, il fratello di Carmine, e ora Wenda, sua madre, ha ingaggiato una specie di spia che mi spia e non sono ancora riuscito a capire chi, prima di andare devo uccidere questa persona e poi scappare il più lontano possibile da Napoli o morirò qua. Non ho paura di morire ma ho paura di lasciare sola Bianca, i Di Salvo l'hanno presa di mira e senza di me è scoperta, in che cazzo di casino mi sono messo.

Esco fuori e prendo la mia sigaretta, la accendo e mi ritrovo una ragazza coi capelli ricci girata di spalle davanti, non ci faccio molto caso e torno a fumare. Poi questa ragazza si gira e a guardarla bene... è Ludovica! La ragazza che ho incontrato mesi fa quando Bianca era uscita dal coma. Abbasso lo sguardo e spalanco gli occhi: ha un pancione enorme.

 Abbasso lo sguardo e spalanco gli occhi: ha un pancione enorme

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"Ciro sei tu?" Mi chiede.
"In persona" dico facendo un tiro. "Di quanti mesi sei?" Chiedo guardando la pancia che fra poco scoppia.
"Ho le prime contrazioni hahhaha" dice.
"Uaaa auguri allora" dico facendo un altro tiro.
"Grazie" dice accarezzandosi la pancia. "E tu invece vedo che non hai smesso" dice diventando seria.
Guardo la sigaretta e poi guardo lei "ancor?"
"Si Ciro quella merda fa schifo e lo sai perché" dice puntandomi il dito contro.
"Crè alla fine tuo padre è morto?" Chiedo facendo il sarcastico.
"No" dice fredda.
"E allora?"
"È stato solo miracolato, tutto qua" dice stringendo gli occhi in due fessure.
"Se lo è stato lui posso benissimo esserli pure io" dico facendo un tiro per non andarle addosso visto che è incinta.
"Io te la butto questa roba" si avvicina e velocemente mi prende la sigaretta e me la butta.
"C FAZZ FAI" urlo.
"Quello che è giusto" dice facendo un sorrisino soddisfatto.
"IJ T ACCIRO" cammino verso di lei velocemente e incazzato, lei indietreggia spaventata e si tocca la pancia.
"CIRO FERMO SONO INCINTA" urla.
"E C M N FUTTE, A SIGARETTA MIJ" urlo indicando il punto dove prima la aveva buttata.
Mi metto davanti a lei e stringo i pugni.
"Amore" sento e mi giro di scatto.
Spunta un ragazzo.

Na famiglia di cessi praticamente

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Na famiglia di cessi praticamente.
"C sfaccim si tu" mi urla buttandosi davanti a Ludovica per proteggerla.
"Vecchia conoscenza" dico incrociando le braccia "dici alla tua ragazzina che tiene le mani a posto dato che mi ha buttato la mia sigaretta dal balcone" dico con calma.
"Ludo ma che fai" dice girandosi verso di lei.
"Scusa Ciro" dice.
"Va bene dai te la faccio passare liscia solo perché sei incinta" dico incrociando le braccia.
"Ciro eccomi" dice Bianca uscendo.
"Si sono qua" vado verso di lei.
"Ma quelli chi sono" chiede.
"La ragazza che non voleva che fumassi e il suo fidanzato" dico indicandoli.
"Auguri per il bimbo" dice fredda.
"Bimba" la corregge il ragazzo.
"Si va bene quello" dice "Ja Ciro iamuccin" dice prendendomi la mano e la seguo fino a dentro.
Prendo il borsone e ce ne andiamo fuori l'ospedale.
"Siamo soli a casa" dico mettendo il borsone a terra sul motorino.
"Meglio così"dice salendo dietro.
"Molto meglio così" dico mettendo in moto. Mi giro verso di lei e le sorrido, ci lasciamo un bacio a stampo e parto.
Dopo mesi siamo di nuovo io e lei, lei e io, nessuno deve più allontanarci perché siamo finalmente di nuovo noi 🤍🧸.

MA QUELLA CHI È?// Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora