Bianca Guarneri ha 16 anni e a 14 entrò all'IPM per omicidio, e molto stronza e vuole comandare, tutte hanno paura di lei è sta molto con le ragazze, ma il suo sogno è avere un migliore amico, ma la direttrice vieta alle ragazze di vedere i ragazzi...
Bianca Sono seduta in un banco di scuola, esatto, hanno messo l'obbligo della scuola per tutti.
"Bianca, vuoi farla fu questa equazione?" Mi chiama la prof. "Equa che?" Che è questa equazione mai fatto ahahaha. "Vieni alla lavagna" mi indica la lavagna. "Non lo so fare" dico. "Non rispondere e vieni" dice arrabbiata. "E se mi rifiuto?" Dico incrociando le braccia sul banco. "Ti metto 2" mi minaccia. "E vai mettilo, cerca nel registro Bianca Giarneri" dico sottolineando per bene il cognome. La sua faccia cambia appena sente il mio cognome, faccio un piccolo sorrisetto e mi butto con la testa sul banco.
Durante una noiosa lezione di Filosofia, entra il comandante a salvarmi. "Guarneri, colloquio" dice, mi alzo di scatto e corro via. Entro in sala colloqui e lo vedo lì, più bello che mai. Mi guarda con un sorrisino, sono felice che sia venuto a trovarmi.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Vado verso di lui e si alza. Mi da un bacio leggero mettendo le sue mani sui miei fianchi e io aggancio le mie braccia al suo collo. Poggia la fronte sulla mia. "Lo sai che hai fatto una grande cazzata?" Mi sussurra. "Ne sono consapevole" rispondo sussurrando "lo sai che fare la brava persona non fa per me" dico accarezzandogli il collo con due dita. "Si comm a me" mi passa una mano su tutto il fianco salendo fino a sotto il seno e poi scende di nuovo sfiorandomi la pancia. Mi viene un brivido. Sorrido. "Come sta la mia principessa?" Mi chiede accarezzando la pancia. "Bene bene" dico "Ciro non ci vediamo da ieri non è una tragedia hahahha" Lui fa una piccola risata "non voglio che succeda come le altre volte" dice serio. "Non succederà" lo rassicuro. Si accorge che io ero in piedi e mi guarda preoccupato così mi fa sedere. "Cir-" provo a dire qualcosa ma mi ferma. "E no, non devi fare sforzi" dice. Alzo gli occhi al cielo. "Piuttosto, come vanno le cose qua?" Chiede. "Tutti i vecchi se ne sono andati e c'è un nuovo gruppo di falliti guidati da un fallito, l'unico che è rimasto è Carmine, ma non gli ho chiesto molto" spiego. "Capisco, non fidarti troppo di lui potrebbe essere una trappola dei Di Salvo.
Ah giusto, dimenticavo una parte importante. Io e Ciro pensavamo di aver ucciso Carmine, ma lui è sopravvissuto a differenza di Mimmo, però i Di Salvo ci hanno detto di essersi arresi, ma nel dubbio mai abbassare la guardia. Carmine scappando dall'ospedale dove stava ha per sbaglio investito un ragazzo che giocava a pallone per strada, e quindi eccolo di nuovo chiuso qua.
"Tranquillo, so quello che faccio" lo rassicuro.
Entra il comandante e Ciro fa un leggero sorriso. "Ciro" lo saluta il comandante "sembri diverso" dice. "Eee dopo quasi 2 anni" dice. "La ragazza tua ci fa passare le pene dell'inferno eh" dice ridendo e sia io che Ciro ci guardiamo e ridiamo. "E certo, se è la ragazza mia c'è un motivo" dice Ciro. "E auguri per il bimbo o bimba a entrambi" dice "Grazie" diciamo in coro io e Ciro. "Ciro dovresti andare..." dice il comandante un poco impaurito dalla reazione che potrebbe avere Ciro. "Ij m sto ca" gli ringhia Ciro. Massimo scappa via.
"Ciro" "Si?" "Come la chiamiamo?" Dico "la bimba" "Non lo so" accavalla le gambe. "Un nome che ti piace?" Gli chiedo. "Andrea, però è maschile" dice. "Andrea è un nome anche per le femmine" gli spiego. "La chiamiamo Andrea?" Chiede entusiasta. "Andata per Andrea" rispondo sorridendo.
"Io però.."inizia lui "sì certo sono qua per vederti, però mio padre ti manda questa" esce una lettera e me la. Lo guardo e poi guardo la lettera. La apro e iniziò a leggere.
—————— Ciao Bianca, vedo che il guaio lo hai fatto abbastanza grave da essere finita all'IPM, però hai le palle dato che sei riuscita ad attaccare me, non che Don Salvatore. E ora che sei lì dentro devi farti perdonare no? Uccidi Carmine o quella bimba che hai nella pancia non arriva nemmeno a nascere.
S.R. ——————
Sospiro. "Brutte notizie?" Chiede Ciro. Mi guardo attorno e mi avvicino verso di lui "devo uccidere a Carmine" sussurrò e gli passo la lettera. Lui la legge e ringhia incazzato alle ultime righe. "Tranquillo Ciro ci penso io" "Non fare cazzate che ti voglio fuori fra 3 mesi" dice serio. "3 mesi e sto fuori" dico seria anche io. "E questa storia con mio padre deve finire" da un pugno al tavolo facendo girare la guardia. Mi inumidisco le labbra e lo guardo dritto negli occhi. "Ti fidati di me, e bast" dico. "E capit chill cagg' ritt ij?" Dice mettendo entrambi le mani sul tavolo. Ma che fa mo si incazza con me? "Cert ca t'agg caput"
Lui fa un sospiro e rilassa la faccia. Fa un leggero sorriso. "Comm si bell" mi accarezza una guancia. "Nun t vogl lassà" sussurra. Metto la mia mano sulla sua. "Sta sera fatti trovare qua fuori" dico. Lui sembra capire infatti fa un leggero sorriso mordendosi il labbro e io ricambio.
"Cirù, bast, mo te ne devi andare" dice Massimo. "Va bene va bene" lui si alza seguito da me. "A dop- c'è, alla prossima volta ciù ciù" dice ridendo leggermente. Ci diamo un bacio. "Alla prossima" sorrido leggermente e poi mi portano via.
Il mio pensiero ora è uno: uccidere Carmine. Entro nella mia cella e mi passa davanti un ragazzo che sembra abbastanza giovane e ingenuo, mi guarda spaventato. Si so che fare. "Tu" lo indico e gli faccio segno di entrare. Si avvicina a piccoli passi finché non me lo trovo davanti, io sono seduta su una sedia. "Accomodati" gli indico una seconda sedia.
Ora ci starebbe una bella canna ma sono incinta e non posso, che palle.
Gli spiego tutto il piano e ora tocca a me.
Ci chiamano tutti fuori e vedo Carmine isolato su una panchina che fuma così mi avvicino a lui. "Amico mio" gli dico e mi siedo. "Non dovresti stare qua, il fumo fa male alla bimba" dice. Faccio spallucce e lui butta la sigaretta. "Amico tuo?" Dice guardandomi. "Non siamo amici?" Gli chiedo. Ovvio che non posso siamo. "Beh... si?" Dice un poco impaurito. "Lo sapevo" mi monto sul viso il mio più falso sorriso e lo abbraccio assicurandomi che tutti ci vedano. Infatti anche le guardie ci vedono abbracciati, nessuno avrà sospetti. Lui ride leggermente, una risata vera, ti ricordavo più furbo caro Carmine...