ANDREA E...

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Bianca

"Si può sapere che ha mia figlia?!" Sbotto sul lettino davanti al medico che mi sta visitando, sono 20 minuti che continua a guardare l'ecografia e dei fogli ma non parla.

"Bianca ti vuoi stare ferma e buona?" Mi dice il comandante
"Ma io devo sapere che ha mia figlia!"
"Starà bene, ora fai fare il lavoro al medico, e basta" dice serio.
Sbuffo e poggio la schiena sul lettino.
Guardo l'ecografia allo schermo e vedo che c'è qualcosa di diverso, sembra come se il bambino si fosse raddoppiato, è enorme.

"Allora?" Chiedo dopo 5 minuti.
"Signorina" inizia il medico, finalmente parla dopo 25 minuti.
"Eh" gli faccio segno di continuare.
"I bambini sono due, e uno era nascosto dietro l'altro, ora è come 'venuto su' e quindi si sono fusi insieme nell'ecografia. Il problema è che il nuovo bimbo è malato e mal sviluppato e sta levando nutrimenti alla bimba sana" spiega.
"Come sono due" dico scioccata.
"Si guarda" indica due puntini neri nell'ecografia, i loro cuori "e se vedi questo cuore è diverso da questo" indica prima il cuore della mia piccola Andrea e poi il cuore dell'altro, il cuore di Andrea è molto più grande e scuro dell'altro.
"E- e come possiamo risolvere?" Chiedo.
"Dobbiamo levarne uno" dice e il mio cuore perde un battito, cosa?
"Ma sono entrambe femmine?" Chiedo.
"No, l'altro è maschio, però è malformato e ha scarse probabilità pure di arrivare a fine gravidanza" risponde.
"Possiamo chiamare il padre?..." abbasso lo sguardo.
"Certo" dice il comandante e chiama Ciro.

Mi sento un vuoto enorme dentro, il mio istinto materno non sta riuscendo a sopportare tutto questo, io, Bianca Guarneri che uccide senza pietà sta sul punto di piangere per due bambini ancora nemmeno nati? Ecco cosa significa quando dicono che 'con dei bambini si cambia'.

Dopo 10 minuti arriva Ciro.
"Ciro" dico appena lo vedo entrare.
"Ciù ciù" si fionda accanto a me "Che è successo" guarda il medico preoccupato.
Il medico gli spiega tutto quello che ha spiegato a me e vedo il viso di Ciro come non l'ho mai visto, è sul punto di piangere, così come me.

"Che volete fare?" Ci chiede il medico.
"Possiamo stare un attimo soli?" Chiede Ciro e il medico annuisce.
Sia lui che il comandante escono e i miei occhi iniziano a farsi lucidi.
"È colpa mia ho sicuramente fatto qualcosa di sbagliato, di sicuro ho fatto troppi sforzi e - e ora-" parlo a raffica ma Ciro mi ferma baciandomi.
Si stacca dopo un po' e lo guardo.
"Non è colpa tua, succede" si siede accanto a me.
"Ma come faccio a decidere di uccidere mio figlio..."  mi scende una lacrima.
"Io direi di tenere la bimba sana, Andrea, e... uccidere... l'altro, così gli evitiamo anche una vita piena di sofferenze" mi accarezza delicatamente la guancia.
"E così siamo al secondo bambino che perdo" dico sul punto di piangere.

La mia mente torna a quel pomeriggio che mi svegliai in un letto di ospedale dopo che Gemma mi infilzò il coltellino al fianco, il dolore che provavo al fianco, il dolore alla testa, e la voce della dottoressa che dice 'tu eri incinta, il coltellino ha preso il bimbo uccidendolo ma salvando te'. Mille vetri rotti nella mia testa, il dolore morale, le lacrime versate di nascosto, quando nessuno ti vedeva, il morale completamente a terra, perché senza spiegazione mi ero legata a quel piccolo esserino nella mia pancia ancora prima si sapere che ci fosse, e stessa cosa è successa oggi.

"Ne facciamo altri 3,4,5, quelli che vuoi! Ci prendiamo una grande casa e cresciamo tantissimi bambini come una grande famiglia, ma ora dobbiamo passare questa, salviamo Andrea ora che è possibile" dice serio.
Annuiscomdebolmente.

Successe tutto in fretta, il dottore entrò, fece uscire tutti, prese degli attrezzi e mi addormentò, quando mi svegliai un dolore lì sotto mi colpì subito, ma per fortuna la mia piccola pancia tonda c'è ancora, Andrea è ancora qua con me.
Tiro un sospiro di sollievo.

MA QUELLA CHI È?// Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora