Bianca
sto impazzendo.
Mangio poco e niente, ho le nocche distrutte da tutti i pugni dati al muro, i polsi tutti rossi per via delle manette che mi bloccavano, la testa dolorante per tutti i calmanti, i capelli spettinati, la gola mi fa male per via delle troppe urla, e nessuno sa come sto...
"BIACA CALMATI" mi urla il comandante da fuori la cella.
"Comandá nun cia facc chiù" dico piangendo e strisciando la schiena contro il muro sedendomi. Volevo morire. In questa settimana mi sono resa conto di tutte le cazzate che ho fatto, che la mia vita non ha più senso essere vissuta. Che ci faccio io qua?
"Bianca tu sei forte"
"No, io faccio di essere forte ma non ce la faccio più" i singhiozzi si fecero sempre più forti, che cazzo ne ho fatto della mia vita? Ho ucciso i miei genitori, non ho nessuno, NESSUNO.
"Fra meno di due anni sei fuori, resisti e poi puoi essere chi vuoi, la tua vita non è finita. Era finita se avevi l'ergastolo ma non lo hai più. Hai delle speranze, hai Alexander, Ciro, Naditza e tutti i tuoi amici, ci siamo noi, non sei sola"
"Ho ucciso i miei genitori, una personalità più schifosa di me non la trovi"
"Massimo" lo chiama Lino "ha il permesso per andare dallo psicologo, prepariamo la e andiamo" wow che bello sto andando da uno psicologo.
Il comandante apre la cella e mi ammanetta le mani dietro la schiena, mi fece camminare fuori e mi specchiai un' ultima volta alla finestra.
"Sono inguardabile"
"Non è vero" mi passò la mano fra i capelli e me li 'pettinò'.
Mi fece un sorriso di incoraggiamento e ci incamminiamo verso il cortileNarratore esterno.
Ciro era in cortile che parlava con Julia, i due erano diventati amici e lui aveva smesso di pensare a Bianca, per ora.
Julia poggiò la testa sul fianco di Ciro e lo guardò sorridendo, lui abbassò lo sguardo e sorrise abbracciandola.
"Cazzo devo ammettere che è molto carina" pensò Ciro.
Julia era innamorata di lui e la sua bellezza non veniva trascurata dal ragazzo.
La porta si aprì e uscì Bianca.
Ciro alzò lo sguardo e la vide, i suoi occhi si incrociano con quelli della ragazza, erano spenti.
Appena Bianca vide che Ciro era abbracciato a un'altra ragazza sospirò, trattenne tutto dentro; era delusa, triste, arrabbiata, ma dopo tutto lui non meritava di stare con una pazza.
"BIANCA" urlò il ragazzo levandosi dall' abbraccio con Julia "DOVE LA STATE PORTANDO"
Lino si avvicinò a lui "dallo psicologo, ha istinti suicidi"
Il mondo cadde addosso al ragazzo.
"Ci ha messo poco a sostituirmi" sussurrò la ragazza delusa.
"Non ci pensare" la rassicurò il comandante, poi la fece salire in macchina d mentre Ciro dove realizzare le parole di Lino, andarono via.
Ciro
Sono un coglione, stavo abbracciando Julia quando mi ha visto e ora la stanno portando di nuovo lontano da me, non ce la faccio più io voglio stare con lei... io la amo.
"Era lei la tua ragazza?" Mi chiede Julia. Perché ha detto era.
"Si è lei" dissi sottolineando è.
Fece una risata scuotendo la testa e si avvicinò a me prendendo la mia testa fra le sue mani "era" e poi mi baciò...
Devo staccarmi cazzo.
Prese le mie mani e se le portò ai fianchi.
Dopo un po' trovai il coraggio e la spinsi via.
"CHE CAZZO FAI" urlai.
Lei sorrise e si riavvicinò a me "se vuoi passare un bel pomeriggio seguimi" mi prese la mano e mi portò con lei nel laboratorio, non so nemmeno perché l'ho seguita.
"Lieve ro cazz, CAPIT?" Cercai di spingerla via.
"Shh rilassati sei troppo teso" disse mettendomi un dito sulla bocca e mi baciò, le sue mani scorrevano lungo i miei fianchi e arrivò alla cintura e iniziò a slacciarla. Se devo essere sincero? La mia eccitazione era pari a 0 e io volevo dare la mia prima volta a Bianca con a lei.
Mi levò i pantaloni e iniziò a levarsi la maglietta.
"No cazzo non voglio" girai lo sguardo per non guardarle il seno.
Si levò i pantaloni.
"Rivestiti cazzo" presi i miei pantaloni ma lei me li gettò a terra.
"Mh vedo che non sei eccitato per nulla" disse guardando i miei boxer.
"Lievt" ringhiai.
"Sei troppo stressato" mise la mano sul mio cazzo. NONONONO.
"BASTA" la spinsi vai, non volevo e non potevo.
Presi i miei pantaloni e mi rivestii, poi uscì e tornai nel campo.
"Bel modo per dimostrare che ami una persona" mi disse Edoardo guardandomi male.
"Non è successo nulla"
"Fra non dirmi cazzate" mi passò la mano sulla bocca e mi fece vedere che ero sporco di rossetto. Mi passai il braccio sulla bocca per levare il suo rossetto.
"Se fossi in Bianca sarei delusa da te"
Una settimana dopo
Bianca
Sto benissimo, mi sento completamente bene e sto tornando all'IPM per prendere dei vestiti e andare a casa di Alexander e sua mamma. Lo psicologo mi ha detto che ho troppo stress addosso per via di tutto quello che sta succedendo quindi ho un'altra settimana di permesso per andarmi a riposare del tutto.
Entro nel dormitorio maschile ma passo liscio davanti a tutti quelli che mi chiamano, arrivo in cella di Cardio e vedo l'ultima cosa che avrei voluto vedere: la ragazza che Ciro stava abbracciando la settimana scorsa sul MIO letto.
"Gianni non c'è" mi disse, ma io non risposi e aprì l'armadietto: nemmeno un vestito mio.
"Se cerchi il tuo borsone lo trovi sotto la scrivania" mi avevano sostituito tutti, che bello.
Presi il borsone e mi diressi verso l'uscita ma mi spuntò davanti Ciro...
Ciro
Sapevo che Bianca era tornata quindi corsi nella sua ex cella, dove ora stava quella puttana di Julia, e infatti la tronavi lì. Era completamente diversa, pallida, sguardo basso, guance rosse, capelli piastrati, trucco e non parlava.
"Bianca" le alzai lo testa per farmi guardare. Volevo tanto baciarla...
"Ciro devo andare"
"Dove" ancora lontani? No ti prego no.
"Fra un po' devo andare via per una settimana" mi guardò negli occhi e vedevo un misto fra delusione ma desiderio.
"Ancora tempo lontani" la abbracciai e subito ricambiò.
"Non riesco ad odiarti"
"Non devi" le misi una mano sulla guancia e gliela accarezzai.
Mi guardò e sentì i pantaloni stringersi, aveva gli occhi pieni di desiderio e non sa io quanto.
"Vieni" la presi per mano e lasciavi cadere il borsone a terra e andammo sotto, entrammo nel laboratorio e chiusi la porta.
"Che ne dici se ne discutiamo un'altra volta?" Dissi prendendola mettendo le mani sui suoi fianchi.
"Concordo" mise le mani attorno al mio collo e ci baciammo.
Le sue mani finirono sotto la mia maglietta e me la sfilò, le leccai il labbro e aprì di poco la bocca, le nostre lingue si scontrarono, mise una mano sulla mia testa per spingermi di più verso di lei. Ci staccammo per la mancanza di fiato e le levai la maglietta.
La guardai e lei mi sorrise, la presi e la feci sedere sul tavolo, in poco tempo eravamo solo in intimo ma volò via pure quello.
Mi stesi su di lei e continuammo a baciarci.
"Pronta?" Le sussurrai pieno di eccitazione, ERA LA PRIMA VOLTA.
"Si cazzo si" mi baciò e io entrai lentamente dentro di lei.
Fece un sospiro di piacere e io buttai la testa all'indietro.
"Più veloce cì ah" disse e così feci, iniziai ad entrare e uscire da lei sempre più velocemente, dalle nostre bocche uscivamo solo lamentele di piacere.
"Ahh Bià s-sto venedo" dissi io mentre spingevo alla velocità della luce.
"Ahh cazzo pure i-io" inarcò la schiena.
Dopo poco ringhiai in un orgasmo insieme a lei e rilasciai il mio seme dentro di lei.
Ancora dentro di lei poggiai la mia testa sul suo petto che faceva su e giù. Mi accarezzò i capelli e io alzai lo sguardo verso di lei.
Mi sorrise. Era tutta rossa, era bellissima.
"Sei bellissimo" mi disse passandomi una mano sulla guancia.
Io gli presi la mano e gliela baciai "non quanto te"
Ci baciammo, le nostre bocche scorrevano l'una sull'altare, per mancanza di fiato ci staccammo e poggiai la fronte sulla sua.
"Ti amo" sussurrò.
"Ti amo" risposi lasciandole un dolce bacio sul naso.
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MA QUELLA CHI È?// Ciro Ricci
RomanceBianca Guarneri ha 16 anni e a 14 entrò all'IPM per omicidio, e molto stronza e vuole comandare, tutte hanno paura di lei è sta molto con le ragazze, ma il suo sogno è avere un migliore amico, ma la direttrice vieta alle ragazze di vedere i ragazzi...