13 -Ti supplico, non mi lasciare mai... -Mai.

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⚠️HO PRESO SPUNTO DA "SEI UN FOTTUTO IDIOTA", DA UN ALTRO MEME/LIBRO DI CUI NON RICORDO IL NOME E SU YOUTUBE LA SERIE GHACIA "QUANDO TUTTO E' INIZIATO"⚠️

Mario's pov

Si stava avvicinando il mio compleanno e, tutti i WGF che sapevano la mia data di nascita, mi iniziarono a parlare della festa che si poteva organizzare e quando io gli rispondevo di non voler festeggiare loro insistevano per almeno un uscita. Il problema è che io non potevo festeggiare, come avevo deciso, dovevo partire...

Gli unici che mi stavano il più vicino possibile erano: Michael, mio fratello, Baldo, il mio professore, e Stefano... il mio migliore amico non che la mia crush da più di 14 anni...

Mio fratello aveva preso una "pausa" dall'università per venire a stare da me e Ste gli ultimi 3 giorni, e prima del giorno del suo arrivo, videochiamate tutti i giorni.

Il mio professore mi aveva detto che mi avrebbe lasciato libero dai compiti e che al massimo mi avrebbe fatto ripetizioni private quando sarei tornato.

Mentre con Stefano beh... stavamo sempre insieme: il pomeriggio, a pranzo, a cena, a dormire, semplicemente un sogno. Solo la scuola ci separava. Ora che ci pensavo anche ora eravamo separati, era uscito prima dicendo che doveva fare una commissione.

Venni risvegliato dallo squillo del mio telefono. Una sveglia che non avevo messo io con l'etichetta che diceva: "è ora di merenda!" ma- che?!

Andai in cucina e trovai una fetta di torta al cioccolato e un post-it rosa pastello su cui c'era scritto: "Dove mi sono addormentato e mi hai dovuto portare nel dormitorio XD".

<Devo andare al parco della settimana scorsa?>

Dissi, ad alta voce non so per quale motivo. Mi arrivò un messaggio da Stefano.

<Si, cammina su.>

<Non ho idea di dove ti sei nascosto ma vado!>

Esclamai afferrando la mia fetta di torta e incamminandomi verso il parco.

Mi sedetti sulla panchina in cui mi ero seduto con Stefano.

Insieme alle foglie che cadevano dal albero, cadde un altro post-it rosa pastello. Non ho idea di come stava facendo Stefano ma non mi importa, la cosa si stava facendo interessante!

Presi il post-it  e lessi: "vai al muretto del giardino del college"

Mi incamminai ma invece di fare la solita strada ne presi una secondaria in modo che, invece che davanti, sarei arrivato dietro il muretto.


Stefano's pov


Ero seduto sul muretto del cortile con le gambe a penzoloni mentre cercavo Mario con lo sguardo.

Sentii qualcuno toccarmi la schiena e tenermi fermo.

<Mi hai fatto prendere 4 infarti!>

Dissi rimproverandolo.

<Ciao anche a te eh!>

Disse Mario facendo il giro e arrivando davanti a me. Si sedette.

<Hai freddo?>

Mi chiese osservandomi.

<Poco tranquillo.>

Gli risposi un po' mentendo visto che stavo gelando, non guardavo Mario, guardavo il cielo che, a mio parere oggi era più che meraviglioso. Mi sentii qualcosa sulle spalle.

<Ma che fai?! Così tu gelerai! Non p->

Gli dissi vedendo che mi aveva dato il suo giubbotto, unica cosa che indossava a parte una maglietta in cotone.

<Shhhhhhhh...>

Mi interruppe Mario.

<Non puoi pensare solo agli altri, pensa anche a te ogni tanto.>

No. Questa non la accetto! Mi allontani da lui lasciandolo in 13.

<LA STESSA COSA VALE PER TE PERO'!! NON PUOI DIRMI QUESTO VISTO CHE PER COLPA MIA DEVI RISCHIARE LA VITA!!! Non puoi dirmi...>

Dissi prima di scoppiare a piangere per poi andare verso il dormitorio. Non accetto quando le cose vanno a senso unico, anche se l'ultima cosa che volevo era litigare con Mario...

Sentii qualcuno che correva, mi stava seguendo. Arrivò mentre ancora piangevo.

<E' colpa mia.>

Dissi.

<E' vero, è tutto colpa tua...>

Disse lui distruggendo il mio cuore.

<E' colpa tua se quando ti vedo sono immediatamente felice, è colpa tua se ora sto iniziando a provare empatia e la mia vita mi sta iniziando a piacere. Sì, è colpa tua di questo e molto altro. E' colpa tua se sono felice.>

Disse lui riformando il mio cuore senza un graffio, senza una crepa, non era incolore, era semplicemente perfetto. Tutto questo perché quelle parole venivano dal cuore.

In tutto questo Mario e io ci eravamo immobilizzati in mezzo al corridoio, lui circa 2 metri dietro di me, mi guardava la schiena visto che ero ancora girato verso il dormitorio. Mi girai verso di lui, feci qualche passo il più velocemente possibile e mi buttai fra le sue braccia. Mi strinsi a lui come lui strinse me.

<Ti supplico, non mi lasciare mai...>

<Mai.>



Angolino dello "non so come ho fatto"

Ma quanto so romanticiiiiii!!!!!!

Ero sicura che sta storia sarebbe durata poco avendo già fatto la scaletta. Invece ho già aggiunto 3 capitoli anche se 94% (cit. mio stesso, sorry 😁) dopodomani c'è il "fatidico giorno".

Di "family" (copertina) ne ho 2 versioni con gli stessi personaggi, dopodomani metto l'altra.

A dopodomani 👋

Sterio/Mafano -Devo, per lui...-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora