28 -Certo che si!

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Stefano's pov

Arrivai in una specie di parco da cui era ancora visibile la strada. C'era una di quelle "pareti" montabili che servono per proiettarci sopra, poi una zona di prato coperta da una coperta e dei cuscini seguita da un proiettore.

Mi sedetti a gambe incrociate sulla coperta. Venne proiettato un video:

(Pensate a una cosa simile però una unica, più lunga tipo collage di foto. Con una musica romantica di sottofondo)

Vidi la macchina che mi aveva portato qui mettersi in moto, sorrisi vedendo un Ettore che si asciugava una lacrima per poi partire e rivolgermi un sorriso dallo specchietto retrovisore lo salutai con un cenno della mano. Mi girai dal altro lato...

Mario's pov

*Mettere mentre si legge, ignorare video*


Ero vicino a Stefano che stava guardando l'edit che avevo fatto. Lui non mi aveva ancora visto infatti, dopo che il video finì e che si fu girato verso dietro non so perché, si girò verso di me e mi vide. Lo stavo osservando da qualche minuto, guardavo quel suo viso delicato con dei lineamenti così eleganti da sembrare un opera d'arte.

<Forse lo è.> 

Pensai, veniva illuminato dai raggi del sole che stava tramontando, era perfetto.

<Sei perfetto.>

Sussurrai. Lui mi guardò come per dire "se certo" e quando stava per ribattere lo interruppi.

<Ste tu sei perfetto. Anzi forse no... lo sei per me. Tu per mei sei essenziale, sei un opera d'arte che appena fatta non vale niente ma presto varrà milioni. Sei l'aria che prendi prima di andare in apnea, essenziale per sopravvivere. Sei una persona con un cuore d'oro.

Tu sei speciale, sei diverso. Non superiore non strano, sei semplicemente speciale, perfetto. Senza di te non ho la minima idea di dove sarei. 

Forse starei provando ad isolarmi per paura di dover abbandonare le persone. Forse sarei morto non avendo avuto un motivo così forte da farmi rimanere in vita e... basta! Sai che non sono bravo con le parole...>

Mi diedi del cretino per poi prendere quella scatolina che tanto avevo faticato per guadagnare.

La aprii.

<Ste, senza troppi giri di parole, vuoi... vuoi essere il mio ragazzo?>

Lui non rispose, gli occhi gli si fecero lucidi.

<Scusa se sono andato di fretta, io->

Venni interrotto. 

<Si. Certo che si! 1.000 anzi 100.000 volte e infinito si!>

Iniziarono a scendere delle perle di felicità sia sul suo viso perfetto che sul mio.

Ci baciammo, era un bacio diverso però, era un bacio con cui stavamo esprimendo tutto il nostro amore per l'altro. Era un bacio speciale, me lo sarei ricordato per sempre.

Sterio/Mafano -Devo, per lui...-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora