𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨
La cena era stata servita nel giardino naturale formatosi al centro di quella quercia secolare.
A sovrastare la testa degli invitati un cielo stellato, limpido e terso come mare cristallino, in quei giorni estivi senza vento.
Sembrava che quel luogo si fosse fermato in un'eterna primavera, dove la vita di ogni singolo essere vivente si rigenerava ogni qualvolta ne avesse voglia.
Seduto su dei cuscini morbidi e ampi, Edgar si era accomodato accanto ad Aldesira, mentre Levi e Anneka era stati collocati ai due lati opposti di un tronco tagliato a metà, il quale svolgeva la funzione da tavolo.
Entrambi indossavano abiti cerimoniali, così come voleva la tradizione: Levi con pantaloni in lino tessuti dalle vecchie signore del villaggio, e con il petto nudo decorato in oro dagli uomini più anziani che avevano rivestito il ruolo di protettori di chi, prima di loro, aveva posseduto il potere di viaggiare nel tempo; Anneka, invece, portava un lungo abito bianco, intrecciato dalle mani piccole di giovani donne e decorato da fiori raccolti dai bambini più piccoli, durante la festa della prima fioritura.
Era questo il rito del Passaggio secondo le antiche usanze del popolo del bosco: offrire qualcosa in segno di buon auspicio e, al contempo, preparare il corpo, la mente e l'anima nel miglior modo possibile.
Per questo motivo, Aldesira aveva insistito che i due si riposassero con un bagno termale e che si nutrissero con il cibo offerto dalla natura.Su quella tavola, infatti, erano presenti tutti e quattro gli elementi: l'Acqua, all'interno di brocche di vetro; la Terra, con carne concessa dai sacrifici di qualche animale; il Fuoco, che bruciava lentamente la resina miscelata con miele e salvia, e l'Aria, con il fresco venticello che soffiava dai ruscelli veloci.
«La cena è di vostro gradimento?» chiese la sovrana, osservando i suoi ospiti.Anneka annuì, facendosi sfuggire uno sguardo verso Levi, il quale non le aveva staccato gli occhi di dosso da quando si erano rivisti.
La ragazza avvertì dei brividi scenderle lungo la schiena al ricordo di quel tocco così leggero e alle parole che aveva pronunciato.«È tutto buonissimo, la ringraziamo infinitamente» rispose cordiale Edgar, osservando anche lui il figlio, seppur per motivi diversi.
La sovrana annuì felice, sorseggiando dell'acqua con del limone e menta, prima di voltarsi verso il ragazzo che fino a qualche ora prima aveva considerato la disgrazia fatta in persona.
Non aveva ancora avuto modo di ringraziarlo per aver salvato suo marito e padre dei suoi figli e, per quanto si fosse sforzata, non sapeva in che modo approcciarsi.
Il modo distaccato con la quale si era rivolta a lui, era dettato dallo shock nel vedere quella somiglianza con Caera.
Sapeva che lei aveva avuto un figlio con il principe di Insperia, era stata la prima a saperlo, eppure non lo aveva visto in tutti quei millenni se non in quel momento.Aldesira era ammaliata da quella similarità tanto che, ogni qualvolta Levi sollevava lo sguardo per scrutare l'ambiente attorno a lui, le sembrava di rivedere lei.
Il suo essere vigile e attenta, sospettosa di ogni cosa.
La sua migliore amica era lì.
La metà della sua anima, che aveva pregato con tutta sé stessa di salvarsi, era ancora lì.Era forse questo che non le permetteva di parlare con lui.
Il risentimento che sentiva nei confronti di sé stessa, non le permetteva di parlare con l'unica traccia che Caera le aveva lasciato di sé.
«Non si preoccupi somma Aldesira» proruppe Edgar, riferendosi all'espressione preoccupata che la donna aveva sul viso «Nonostante mio figlio sembri essere arrogante e privo di sentimenti, è un ragazzo dall'animo gentile»«Proprio come sua madre suppongo» disse lei, voltandosi poi verso il suo ospite. «Togliamo i convenevoli, Edgar, e dimmi: come è potuto diventare così? Nelle lettere di Caera, Levi era un bambino felice, spensierato e... Privo di ogni qualsivoglia forma di corruzione. Perché ha compiuto una scelta del genere?»
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ONE OF US
Fantasy❁ 𝐼𝑁 𝑅𝐸𝑉𝐼𝑆𝐼𝑂𝑁𝐸 ❁ 《Sei una distruzione di cui non posso fare a meno》 Studentessa al terzo anno dell'università di Yale, Anneka Lockwood decide di passare l'estate insieme alla madre Tessa a Lostwinter, un paesino sperduto sulle sponde dell...