SPAZIO AUTRICE
Non dimenticate di lasciare una stellina!
Buon pomeriggio miei cari lettori, come state?❤️
Volevo solamente ringraziarvi per il supporto continuo che mi date. One of us è cresciuta molto negli ultimi mesi e io non posso che esserne felice!Vi auguro una buona lettura e, preparatevi... Ho delle sorprese in serbo per voi 😏
-imsarah_98
𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨𝑻𝑹𝑬
Rami porpora bruciati dal sole si estendevano sotto di lui, cullati dal vento proveniente dal mare lontano.
Ascoltavano ammaliati le dita di Levi muoversi veloci sulle corde del violino trovato in soffitta, durante la perlustrazione di quell'abitazione in cui era rimasto chiuso per giorni.
Dopo essere ripartito dalla locanda insieme a Shaedis, avevano impiegato quasi cinque giorni a raggiungere un piccolo rudere sperduto tra i campi di lavanda e altre piantagioni.
Presentava solo due stanze, una adibita a bagno, con una semplice vasca in ottone e un mobiletto contenente qualche olio essenziale; e l'altra con un letto stretto e lungo, seguito da un armadio a parete riempito da qualche abito malmesso.
Al centro di quelle mura in pietra spessa, vi era un tavolo con quattro sedie inutilizzate, così come la piccola cucina che si appoggiava su una delle pareti più ampie.
Su di essa vi era una sola finestra, coperta da due tende sottili e bucate; sul davanzale, un nido abbandonato.Levi non aveva avuto modo di capire il motivo per cui fosse lì, in quanto Shaedis passava la maggior parte del suo tempo lontano da lui, rientrando soltanto in tarda notte con alcuni avanzi presi da luoghi che non gli era dato sapere.
Così facendo, non era riuscito a trovare alcuna informazione, né sul suo obiettivo e tanto meno su Anneka.Così, per ammazzare il tempo, aveva rovistato tra i vari oggetti, riuscendo a trovare una scala in legno che lo aveva portato al sottotetto, anch'esso malmesso.
Sotto alcuni teli, erano nascoste vecchie macchine da cucito, pellicce spesse e pelli di animale accatastate l'una sopra l'altra; qualche foto, sbiadita da tempo e due enormi casse.
In una trovò diversi machete smussati e coltelli di varie dimensioni, in un'altra, accanto a una sedia a dondolo, uno Stradivari, originale, e risalente almeno a cent'anni prima: osservando il luogo in cui si trovava pesò subito che un oggetto di così tanto valore doveva essere stato rubato.Ma, al di là delle circostanze, non aveva perso un attimo a prenderlo in mano, ripulirlo dalla polvere che vi si era adagiata e accordarlo, non curandosi del tempo.
Aveva abbandonato i vestiti fastidiosi accanto a sé e lasciato che il petto nudo assorbisse la frescura di quel pomeriggio che prometteva neve; si era seduto sulle tegole scoperte del tetto e lasciato i piedi nudi penzolare fuori dal cornicione.
Una volta sentito il peso dello strumento sulla spalla, aveva permesso alla mente di spegnersi, scaricando sulle sue dita quelle note che conosceva a memoria.Permise alla sua anima di sospirare, almeno per un attimo.
Gli sembrò essere distante da ogni responsabilità, da ogni delitto commesso e dolore provato.
Era solo, con il cuore spento e la mente taciturna.E avrebbe pagato tutto l'oro del mondo pur di rimanere fermo in quell'istante di tempo.
Invece, senza neanche accorgersene, si era ritrovato all'interno di una carrozza estremamente curata, in compagnia di persone che non conosceva e in direzione di uno dei balli più attesi della stagione, di cui non gli importava assolutamente nulla.
L'abito che indossava gli stringeva lo stomaco e la schiena, costringendolo a stare dritto.
La cera utilizzata per i capelli iniziava a prudere, così come il bavero esageratamente incollato.
L'odore di naftalina era diventato un tutt'uno con la sua pelle.
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ONE OF US
Fantasy❁ 𝐼𝑁 𝑅𝐸𝑉𝐼𝑆𝐼𝑂𝑁𝐸 ❁ 《Sei una distruzione di cui non posso fare a meno》 Studentessa al terzo anno dell'università di Yale, Anneka Lockwood decide di passare l'estate insieme alla madre Tessa a Lostwinter, un paesino sperduto sulle sponde dell...