Era sempre stato convinto che bastasse amare qualcuno, per conoscerlo fino in fondo.
Era sempre stato convinto che bastasse amare qualcuno, per salvarlo.
Era sempre stato convinto che bastasse amare qualcuno, per sentirsi profondamente legato ad esso; per sentire ogni fibra del proprio corpo percepire anche il solo tendersi di un nervo dell'altro; per percepire anche un singolo battito di ciglia, come una carezza.Era sempre sto convinto che bastasse amare qualcuno, per essere disposto a soffrire, a distruggere quel legame pur di sapere l'altra persona in salvo, pur di avere la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile.
Levi lo avrebbe rifatto, altre centomila volte.
Avrebbe combattuto ancora e ancora, si sarebbe separato da lei per altre mille vite.Si sarebbe corrotto ancora, pur di salvarla.
Ma, osservandola, si rese conto di aver fallito.
Con il busto per metà all''interno del portale e l'altra metà fuori, protesa verso Anneka, Levi si ostinava a contrastare la spinta centrifuga che lo costringeva lasciarsi andare all'interno di quel vortice, allungando un braccio verso di lei e aspettando, con una pazienza irrequieta, che lo afferrasse. Se si fosse mosso anche solo di un centimetro, non avrebbe avuto la forza di uscirne.
«Anneka, vieni con me»
Disse, velando quella supplica con un ordine categorico che, però, non ebbe alcun effetto.
Anneka rimase immobile, accanto al padre, con gli occhi fissi davanti a sé.
Il mento leggermente rialzato.
Le braccia lungo i fianchi.
Le unghie conficcate contro i palmi.
Le labbra serrate in una linea sottile e dura.
Le guance, ormai svuotate dal roseo colore, donavano al viso un'apatia che mai le aveva visto.Quella che aveva davanti non era lei.
Non era la persona per la quale aveva combattuto, per la quale aveva dato via sé stesso.«Dimmi che non è vero...» chiese, quasi in un sussurro, sperando in qualche parola di conforto, di dissenso, che potesse ribaltare la situazione.
«Sì», rispose ferma, drizzando la schiena «sapevo che senza la tua energia non avrei mai potuto raggiungere questo luogo e, di conseguenza, trovare ciò che cercavo: l'anima, l'essenza di mio padre»
Se solo il cuore di Levi avesse avuto ancora la capacità di battere, probabilmente si sarebbe arrestato per il dispiacere dovuto a quel tradimento.
Cercò di ascoltare il suo corpo, di captare qualche segnale di quel legame che gli facesse capire come stavano davvero le cose, ma non successe nulla.
Levi avvertì lo stesso rumore di una corda che stava per spezzarsi, allungata all'infinito, i cui fili non avrebbero retto per molto.Il cerchio composto da una moltitudine di sfumature di blu cominciò piano piano a restringersi, scintillando come ruote di un treno sui binari, nell'attimo in cui si cerca di arrestare la sua corsa.
Anneka fece un passo avanti, inspirando profondamente e cercando di raccogliere tutte le energie che le erano rimaste per poter reggere quella parte ancora per un po'.Doveva riuscirci, doveva salvare Levi a qualunque costo.
Questa era la sua occasione, la sua unica occasione.Qualche sera prima
La notte era scesa piuttosto velocemente quella sera.
Le luci fioche delle candele accese nell'abitazione in cui aveva vissuto per quelle due settimane le facevano da sfondo, mentre si calava, con un'abilità che non credeva di possedere, giù dalla finestra posteriore dell'edificio.
Non sarebbe potuta uscire per alcuna ragione dall'ingresso principale, dato che Shaedis si proponeva sempre di fare da guardia, impedendo sia a lei che a Levi di uscire liberamente.
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ONE OF US
Fantastik❁ 𝐼𝑁 𝑅𝐸𝑉𝐼𝑆𝐼𝑂𝑁𝐸 ❁ 《Sei una distruzione di cui non posso fare a meno》 Studentessa al terzo anno dell'università di Yale, Anneka Lockwood decide di passare l'estate insieme alla madre Tessa a Lostwinter, un paesino sperduto sulle sponde dell...