𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨𝑪𝑰𝑵𝑸𝑼𝑬

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SPAZIO AUTRICE!

Buon pomeriggio a tutti miei cari lettori!❤️

Sono tornata da poco più di una settimana dalle vacanze estive, ma ho dovuto prendermi del tempo per scrivere questo capitolo.
Siamo ormai giunti quasi al termine di questo primo libro della duologia ONE OF US e spero, con tutto il cuore, che vi stia piacendo e appassionato.

Aspetto con ansia le vostre reazioni ❤️

Non dimenticate di mettere una stellina

Buona lettura!❤️

-imsarah_98


𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨𝑪𝑰𝑵𝑸𝑼𝑬



I suoi occhi si aprirono su un panorama diverso rispetto a quello in cui si erano chiusi.

Un cielo terso e privo di nuvole si apriva sopra di lei, accompagnato da un sole lontano e da un vento primaverile che abbracciava, delicatamente, le spighe di grano curiose che le avvolgevano le cosce nude.
La osservavano, dondolando a destra e a sinistra, in una splendida danza rilassante.

Si stropicciò gli occhi, issando piano la schiena dal terreno stranamente morbido.

I campi giallastri si estendevano per diverse centinaia di metri, sino ad arrivare a un profondo strapiombo roccioso dalle cui venature ispide nascevano piccoli fiori rossi.
Alcuni cavalli, liberi e distanti, brulicavano erba verde indisturbati e, accanto a loro, pecore e capre belavano inseguendosi a vicenda. A fargli da sfondo una prateria dalle imposte color mattone grezzo, i cui vetri erano stati decorati con tende cucite a mano.
Dalla canna fumaria fuoriusciva del vapore limpido, segno che qualcuno stesse cucinando.

Anneka si alzò, incuriosita dal profumo di mele cotte e cannella.
Le ricordò i dolci che sua nonna era solita prepararle quando, da bambina, andava a trovarla.

Incurante del fatto che fosse a piedi nudi e che dei piccoli sassolini le si erano conficcati nella pianta del piede, decise di incamminarsi verso quell'abitazione.
Permise ai fili di grano di accarezzarle i palmi delle mani e al vento di scompigliare le lunghe trecce con la quale era andata a dormire la sera precedente, dopo aver assistito alla lite dei fratelli Wallace.

Si era addormentata con la speranza di risvegliarsi a casa, a Lostwinter, a Insperia, ovunque essa si trovasse.

Udì il rumore delle onde infrangersi contro gli scogli robusti.
Lo iodio sostituì l'odore di dolce, permettendole di aprire i polmoni a quell'aria fresca e pulita.

Frastuono di stoviglie che sbattevano l'una contro l'altra la distrassero, facendola voltare verso quella piccola abitazione quadrata, la quale presentava solo due piani perfettamente simmetrici. Ad attirare la sua attenzione, fu la sedia a dondolo che iniziò a cigolare dolcemente, spinta dalle gambe esili di una donna sulla sessantina.

Indossava un lungo vestito di cotone, il cui sfondo bianco era decorato con dei piccoli fiori azzurri e rosa. I capelli castano chiaro e venature grigiastre erano raccolti in uno chignon morbido e leggermente spettinato. Al collo, una collana argentea le scendeva fino all'insinuarsi tra i seni maturi.

Attorno alla vita, un grembiule beige, dalla cui tasca penzolava un ciuccio.

Fu allora che Anneka si accorse che tra le braccia della donna vi era un bambino, avvolto in una coperta bianca di lana, cucina a mano. I pochi capelli presenti sulla testolina spuntavano da sotto il cappellino a forma di orso, mentre le manine si muovevano appena.

ONE OF USDove le storie prendono vita. Scoprilo ora