𝑪𝒂𝒑 15: 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒂

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𝑹𝑰𝑷 𝑯𝑼𝑵𝑻𝑬𝑹
Il video iniziò con me e Caitlin intenti a scappare da quella tetra sede e soprattutto da quelle persone inquietanti, alcuni di loro erano Tanagariani, grazie alle loro grandi ali si muovevano con più rapidità rispetto agli uomini, non a caso erano in testa.

Queste due razze, aliena e terrestre, non potevano che essere più differenti tra loro, la prima era mostruosa, i secondi invece, a differenza degli altri, erano quasi di "bell'aspetto", eppure avevano un obbiettivo in comune: catturarci.
Prenderci per fare di noi i loro sporchi comodi, il loro mandante altri non era che il Maestro, conosciuto pure come Time Master Durce.

Corremmo ancora più velocemente, volevamo fuggire il più lontano possibile e di trovare una località sicura dove non gli sarebbe stato possibile raggiungerci, che essa fosse stata casa nostra o qualsiasi altro luogo.
Ci tenemmo per mano, sia per paura di perderci e altrettanto per confortarci: sapere di avere lei al mio fianco mi dava la forza necessaria per riuscire ad andare più veloce rispetto ai nostri nemici e di non arrendermi, per lei valeva lo stesso.

Ci rifugiammo in una delle stanze viste all'inizio di quell'orrida giornata e qui trovammo il teletrasporto.
Sorrisi rasserenato quando lo notammo, era la nostra unica arma per allontanarci e sfuggire da quell'incubo.

L'unica cosa che non sapevamo ancora era che una sarebbe riuscita ad andarsene e mettersi quindi in salvo, l'altro no.

Mentre lei si accinse per recuperarlo e ad impostare poi le coordinate esatte per il viaggio di ritorno, io tentai di spostare alcuni tavoli e un numero imprecisato di sedie davanti alla porta, per ostacolare l'accesso ai cattivi, fu faticoso portare quegli oggetti sino a dove volevo.
Il mio sforzo, purtroppo, fu del tutto inutile, aprirono l'uscio con una tale virulenza da spiazzarmi, infine mi presero per le spalle e mi sollevarono con estrema facilità, pronti a condurmi dal biondo.

Ero spacciato, non avevo via di scampo e qualora fossi riuscito a liberarmi avrei rischiato di mettere la vita di Caty in pericolo, in quanto il "mostro" voleva lei.
No, non potevo essere egoista, tutto ciò era capitato per causa mia, ora solo io avrei dovuto pagarne le spese, non lei, non lo meritava in quanto mi aveva semplicemente seguito per il senso di dovere.
Ora, avevo io l'obbligo di assicurarmi che non le capitasse nulla.
Per questo motivo, prima che altri individui irrompessero nella stanza, urlai con fervore di non farsi prendere, di dileguarsi e di non preoccuparsi per me, sarei riuscito a cavarmela da solo e che ci saremmo rivisti.

La vidi annuire, i suoi occhi erano lucidi e con voce rotta mi comunicò che mi avrebbe ritrovato.
Ne ero certo, il nostro legame sarebbe durato per sempre e, pur avendo il cuore spezzato, sapevo che sacrificarmi per lei era, senza indugio, la cosa giusta.

Meglio me che lei. - continuai a ripetermi per farmi coraggio.

In quel momento altri soggetti, cui fecero capolino nella stanza, si diressero verso di lei con l'intento di catturarla.
Le loro ali sbattevano in maniera violenta e smuovevano l'aria circostante, mi arrivò al naso un forte odore acre misto all'odore di chiuso dell'edificio in cui eravamo.
Sopraggiunsero in sua prossimità e per mia fortuna non fecero in tempo a rapirla perché riuscì a teletrasportarsi altrove.
Quando accadde sospirai sollevato, era salva e ciò mi rassicurava.

Come prevedibile non ero affatto felice, avevo le lacrime agli occhi: non avrei più avuto la possibilità di rivedere lei, la mia famiglia, la quale tanto amavo, tanto meno il Dottore e River.

𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊 𝑭𝒓𝒂𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊  - Doctor Who and Legends of TomorrowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora