𝑪𝒂𝒑 32

38 8 19
                                    


𝑪𝑨𝑻𝒀 𝑷𝑶𝑵𝑫
Ancora non potevo crederci, non poteva essere vero e, di certo, non poteva finire così: il male non poteva avere la meglio sul bene.
Ebbene sì, quelli, il quale all'epoca rapirono il Piccolo Dalek, erano riusciti nel loro intento, ovvero, arrivare a me.
E ora, ero stata condotta nel passato, lontano da chiunque.

L'inquietudine si impadronì di me.
I battiti cardiaci aumentarono notevolmente, percepivo i miei due cuori pulsare a un ritmo sempre più insostenibile, era come se da un momento ad un altro, avessero voglia di uscire dalla gabbia toracica.
Sudavo freddo e il respiro si fece sempre più affannoso, come se stessi compiendo uno sforzo disumano.
Cercai di controllare quest'ultimo, inspirai profondamente, successivamente, buttai fuori l'aria dai polmoni, lentamente.
Nel frattempo, contai fino a dieci...

Uno... Due... Mantieni la calma, l'agitazione non mi porterà da nessuna parte...
Tre... Quattro... Cinque... Andrà tutto bene...
Sei... Sette... Loro verranno a salvarmi...
Otto... Nove... Dieci... Va già meglio...

Quindi, ristabilito un po' di autocontrollo, passai a studiare gli elementi, i quali mi circondavano.
Purtroppo, non fui in grado di distinguere molte cose, in quanto, ero nella più totale oscurità.
Le sagome degli oggetti, si mescolavano con il nero circostante, esso era il colore predominante.
I miei occhi ci misero più del dovuto ad abituarsi all'oscurità, e, quando mi sentii nelle condizioni, tentai di muovermi. Se intendevo uscirne viva, mi conveniva agire.
A mio discapito, non mi fu permesso, mi avevano immobilizzata.
Dovevo comunque provarci e trovare una maniera per tornare nel mio anno o di fare sapere ai miei cari dove mi trovassi, affinché mi raggiungessero per risolvere la questione definitivamente.
L'atto produsse un rumore metallico e percepii dolore ai polsi.
I sensori di movimento si attivarono, rivelando così di essere rinvenuta.

Dannazione! Non avevo la possibilità di perseguire con il mio piano.

Nella camera, c'era una scrivania, era gremita di qualsiasi cosa, erano presenti vari documenti, libri, dei plichi e altre cianfrusaglie.
Le pareti, erano rivestite da degli armadietti in lamiera, erano tutti chiusi, di conseguenza, il contenuto rimaneva celato.
Numerosi fogli, erano sparsi ovunque, vicino ai miei piedi, ne giacevano un paio.
Mi abbassai, per verificarne l'oggetto, mi si accapponò la pelle.
Riguardavano noi, noi della famiglia Pond e altri, comprendevano il Dottore.
Inutile dire che la nostra nemesi, era completamente ossessionato da noi.

Mi sentivo frustrata per l'andamento altalenante di quello scontro: era stato fatto il possibile, avevamo avuto la meglio durante la prima fase, eppure, non era bastato.
A causa di una distrazione, ora ero in mano a dei pazzi.

Siccome ero impossibilitata nello svolgere azioni, non ebbi modo di compiere nemmeno un passo in avanti, figuriamoci scappare.
La mia unica arma: l'astuzia.
A tale proposito, avevo preso una piccola precauzione, la quale mi avrebbe dato un piccolo vantaggio, seppure non sapessi per quanto esso mi avrebbe giovato.
Quindi, l'unica cosa cui sperai, era che i soccorsi arrivassero il prima possibile, confidavo in loro, sapevo che non mi avrebbero delusa.
Mi avrebbero ritrovata e portata in salvo, lontana da quel passato che tanto mi tormentava.

Udii qualcuno avvicinarsi, nel giro di qualche secondo, non ero più sola.

"Oh, finalmente! Ti sei fatto desiderare. Pensavo che avrei dovuto attenderti ancora per parecchio. Grazie mille per esserti degnato della tua presenza, lo apprezzo!" esordii acida.

"Vedo che il senso dell'umorismo non ti manca." rispose lui di rimando.

"Perché mai! Mica sono prigioniera di due psicopatici. Era il mio sogno! Guarda, ora si è realizzato! Vuoi un consiglio? Dai il peggio di te. Fammi vedere di cosa sei capace, oppure preferisci non torcermi un cappello, visto che sono una ragazza? Su, non fare la femminuccia, mostrarmi quanto sei cattivo, non ho paura." lo provocai.

𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊 𝑭𝒓𝒂𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊  - Doctor Who and Legends of TomorrowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora