𝑪𝑨𝑻𝒀 𝑷𝑶𝑵𝑫
Ci concentrammo su Bryan, e, dopo un lungo e profondo sospiro, schiacciai il pulsante e un fascio luminoso investì l'interessato, il quale si accasciò da un lato.
Finalmente eravamo riusciti a farlo calmare.
Adoravo mio nonno, un uomo dolce e solare, molto simpatico, sapeva sempre farmi ridere di gusto, purtroppo per l'evenienza, dovetti comportarmi di conseguenza."Non vi preoccupate! Si riprenderà tra non molto: il tempo necessario per arrivare a destinazione." mi rassicurò il ragazzo, facendomi l'occhiolino con fare complice.
"Specifico: io non amo le armi, ancora meno usarle, però sapendo che questa è innocua, non ho avuto problemi."
"Sei proprio una brava ragazza allora!" rispose lui.
Un paio di minuti più tardi, ci trovammo dinnanzi ad una tenuta formata da tanti piccoli mattoni marroncini.
Era suddivisa in due piani, in quello superiore c'erano le numerose camere dei bimbi, in quello inferiore, un ampio salotto, la stanza della padrona di casa, e la cucina formata da molti pensili e una dispensa immensa.
All'esterno c'era sia un orto, con tanta varietà di verdura, insalata, cavoli, spinaci, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni... e qualche albero da frutto, dove spesso e volentieri i bambini coglievano con entusiasmo le mele, le pere, pesche, susine e albicocche.
Infine un giardino ben curato, contornato di margherite e dei roseti di vario colore e varietà.
Erano presenti tanti bambini di diverse età, la signora sulla sessantina, la quale stava loro appresso, riservava ad ognuno di loro tanto amore, i diretti interessati erano felici di aver trovato una madre adottiva come lei.
Nel vedere tutto ciò mi si scaldò il cuore, ero gioiosa nel vedere che il Piccolo Dalek ricevette ospitalità proprio da lei.L'atterraggio fu quieto, e planammo poco lontano da dove si trovavano loro, non volevamo a rischio nessuno, gli infanti ci guardarono stupiti e per un po' smisero di giocare, concentrandosi sulla Jump Ship.
Mary si mise le mani a visiera e sorrise cordialmente, con probabilità era abituata a ricevere visite inusuali come quella.
Tra l'altro aveva un figlio che era un Time Master e si spostava con velivoli spaziali o aprendo portali con il Corriere del Tempo."Benvenuti, sono lieta di vedervi. Prego accomodatevi! Miranda, Jonas, come sono felice di vedervi, il nostro Anthony dov'è?"
"È in missione. Sappiamo tutti che a lui non piace non essere partecipe a questo genere di azione."
La trentenne abbracciò calorosamente la proprietaria dello stabile, poi presentò tutti noi."Mi ricordo di questo giovanotto, quindi tu saresti una sorella di Anthony. Che onore fare la tua conoscenza. Vieni qui, ho tanta voglia di abbracciarti!" esclamò Mary, accogliendomi tra le sue ampie braccia, "Mentre, che è capitato al signore?"
"Non ama viaggiare." tagliai corto.
"Se mi dice dove poterlo adagiare, lo sistemerò immediatamente." intervenne il mio amico, slacciando la cintura di sicurezza, la quale teneva stretto mio nonno in quelle scomode e piccole postazioni.
Se lo caricò sulle spalle e, ottenute le indicazioni necessarie, lo portò nel salotto, facendolo sdraiare su uno dei numerosi divani.
Le pareti dell'interno, erano purpuree, i mobili erano scuri e andavano a contrastare con il pavimento, formato da delle piastrelle chiare di gres porcellanato, sopra ad ogni ripiano erano situati dei vasi con dei freschi fiori di campo, sui muri erano stati collocati circa una decina di quadri appesi, erano tutte riproduzioni di pittori famosi.
Mentre Jax adempì al suo dovere, mia cognata ed io rimanemmo con la signora, per spiegarle il tutto in maniera più concisa.
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𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒊 𝑭𝒓𝒂𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊 - Doctor Who and Legends of Tomorrow
FanfictionRicordi in Frammenti è il sequel di "The End isn't The End, At Least". Qui il protagonista principale è Rip Hunter, un eroe alla ricerca del suo passato e l'unico in grado di raccontargli la verità è una sua vecchia conoscenza: il Dottore. Ma dietro...