Capitolo. 3 Furetto.

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Ambra e Albachiara, si incamminarono verso il bar Noir.
Albachiara, era riluttante e imbronciata.
:<<Mi hai praticamente obbligata.
Lo faccio solo per te.
Almeno è carino? >>chiese Albachiara, furba.
:<<Io ci spero.
In uno scambio di sguardi.
Mi basta. >>
Poi aggiunse
:<<Non è carino.
È bellissimo. >> disse Ambra, sognante.
:<<Descrivilo! >>disse Albachiara, curiosa.
:<<È altissimo.
È moro.
Ha due occhi scuri, come la notte.
Labbra rosse. >> disse Ambra, mettendosi una mano sul petto.

Nella mente di Albachiara, si palesò l'immagine del teppista.

Nella mente di Albachiara, si palesò l'immagine del teppista

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:<<Ti senti bene? >> disse Ambra, preoccupata.
:<<Certo. >> mentì Albachiara, balbettando.
:<<E poi, ha anche il baffo.
Certo sta bene, solo a lui e a papà.
Per questo mi piace, è simile a nostro padre. >> disse Ambra, sorridente.
Albachiara si tranquillizzò, non era il teppista.
Sopratutto, il teppista non era un Ricci.

Povera illusa!

Entrarono, nel pub.
Subito le loro narici, furono invase dall'odore di alcool ed erba.
Albachiara dovette stringere gli occhi, per il fascio di luci soffuse, che proveniva dalla pista.
:<<Mi sento a disagio. >> sussurrò Albachiara, strizzando gli occhi.
:<<Stai con tua sorella, va tutto bene. >> disse Ambra, in modo materno.

Pietro da lontano, già puntò con lo sguardo, la sua Ambra, mentre cercava di farsi spazio tra la calca della gente.
Poi vidé una scena che lo fece, innervosire.
:<< Cazzo, mi hanno rubato la borsa. >> disse Ambra, sbattendo un piede.
Albachiara, era rimasta senza parole e inerme.

Tra la mischia della gente, un ragazzo, aveva rubato, la borsetta di Ambra.
Pietro lo presé dal colletto, sferrandogli un pugno in pieno viso.
Il ragazzo, gemette dal dolore, con il viso deteriorato.
:<< Mo vieni con me e restituisci la borsa.>> tuonò Pietro.
:<<Ho già consumato i soldi.>> disse il ragazzo, tremante.
:<<Tu restituisci, comunque la borsa. >> disse Pietro, prendendolo dal collo.
Il tizio annuì, facendosela letteralmente addosso.

Ambra, vide arrivare il maggiore dei Ricci, imbufalito, mentre dal collo prendeva un ragazzo.
Si fermarono al suo cospetto.
La maggiore dei Calone, era rapita dalla bellezza di Pietro, non rendendosi conto della gravità della situazione.

:<<Restituisci.
Muoviti.>> disse Pietro, nero dalla rabbia.
Il ragazzo restituì la borsetta ad Ambra che scossa, si protese nell'afferrarla.
:<<Mo vatten. (Ora vattene.) >> urlò Pietro, seguendolo con lo sguardo.
Il ragazzo scappò, a gambe levate.
Mentre Ambra, seguiva con lo sguardo, il borseggiatore.
:<<Possiamo parlare? >> chiese Pietro  scontrandosi negli occhioni di Ambra.
La ragazza, lo guardò perplessa, non sapeva come comportarsi.
Albachiara, la incoraggiò attraverso lo sguardo.
Così la maggiore dei Calone, sorrisé.
:<<Alba, aspetta qua.
Risolvo e poi, sono da te. >> disse sua sorella, rassicurante.
:<<Non ti preoccupare.
Vai. >> disse Albachiara, in un caldo sorriso rassicurante.

𝑰𝒏𝒄𝒂𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒗𝒆𝒅𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora