Capitolo 8. Bacardi.

2.5K 70 24
                                    

Ciro, dopo il momento imbarazzante con Albachiara, decise di vedersi con Edoardo.
Passarono il pomeriggio, a fumarsi le canne.

Nonostante, stesse passando del tempo con l'amico di sempre, gli occhioni di Albachiara, non abbandonava la sua mente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nonostante, stesse passando del tempo con l'amico di sempre, gli occhioni di Albachiara, non abbandonava la sua mente.

"Vuoi vedere, che zitta, zitta avrebbe scalfito tutta la corazza che si era costruito negli anni? " pensava il ragazzo.

:<<Cirú, ti vedo pensieroso. >> affermò  Edoardo.
:<<È un bel casino.
Edoà. >> disse Ciro,confermando.
:<<La figlia di Calone? >> disse Edoardo, indovinando.
Lui annuì.
:<<È una grande responsabilità. >> disse Ciro, destabilizzato.
:<<Secondo me, te piac. (Ti piaci.) >> disse Edoardo, serio.
:<<No, è piccola.
Che ce fa, cu me (che ci fa, con me)?
A me piasc a parià.
Nu a pozz fa mal
(Che ci fa, con me?
A me piace divertirmi.
Non voglio farle del male.) >> disse Ciro, più a sé stesso che al suo interlocutore.
:<<Tu mi vuoi dire, che se a lei tu piaci.
Non ci provi? >> chiese, incredulo Edoardo.
:<<No o sacc Edoà.(Non lo so Edoà.)
Certo che mi mette in crisi, zitta, zitta.
Nonostante io faccia lo stronzo, riesce a svignarsela.
Non riesco ad incazzarmi.
Mi fa sorridere.
Mi mette serenità. >> disse Ciro, sorridendo sotto i baffi.

Edoardo fece un mezzo sorriso.
Aveva già capito, cosa succedeva in quei casi.

:<<Jamm a Mambolosco.(Un pub)
(Andiamo a Mambolosco.) >> disse Edoardo, entusiasta.
:<<Jamm. (Andiamo) >> disse Ciro, in altrettanto modo.

Appena entrarono nel locale, Milù la sua prostituta personale, ci stava provando spudoratamente con Ciro.
Tutte sapevano chi fosse e spesso, anche solo per soldi e per il nome, cercavano di sedurlo.
Ciro se ne serviva, come se fosse ad un buffet, prendeva un po' di là, un po' di qua, senza legarsi mai.
Nessuna che ne valesse la pena.
Le facevano solo pena, ancora prima di presentarsi, lo compiacevano sessualmente.
L'amore non lo aveva mai colpito e forse sarebbe sempre stato così.
Ad ognuno il proprio destino, pensava.
A lui, era riservato, il destino di essere un Boss e di non conoscere mai l'amore.

Infatti Milù, era pronta a fare del sesso orale ma Ciro, si sentiva strano avevano una strana morsa allo stomaco.
Di fatto le alzò il capo.
:<<Ho altro per la testa, mi dispiace.
Se vuoi ti pago lo stesso.>> disse Ciro, con voce incrinata.
:<<Ciro, devo dirtelo. >> disse la giovane prostituta, non potendo più mentire.
:<<Mi sono innamorata di te.
Lo so che è il mio lavoro, non c'è niente tra noi.
Dovevo essere chiara.
È successo. >> disse Milú, sincera.
:<<Mi dispiace.
Ossaij, ij nu prov ammore.
(Lo sai, io non provo amore.) >> disse Ciro, cercando di essere più comprensivo possibile.
:<<Anni di esperienza, mi ha portato ad una teoria. >> disse Milú, furba.
:<<Che teoria? >> disse Ciro, incredulo.
:<<Quando, un uomo non riesce a stare con qualcuna solo fisicamente.
Si sta innamorando.
Tu sei innamorato.
Ovviamente non sono io.
C'è qualcuna, che ti tormenta. >> disse Milú, dicendo la verità.

𝑰𝒏𝒄𝒂𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒗𝒆𝒅𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora