Capitolo. 34. Buon compleanno Furetto.

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Albachiara, era stretta al corpo caldo di Ciro.
Si sentiva al sicuro, tra le sue forti braccia.
Anche se per il resto del mondo, Ciro, non era rassicurante, per lei era una specie di eroe.
Davvero, con lui, non aveva paura di nulla.
L'unico timore, che l'assillava era vivere una vita senza di lui.
Per lei, il giovane Ricci era un porto sicuro.
Era, davvero diventato il centro del suo mondo.

Dormiva beata, come un angioletto.
Lui, le diede un bacio, in fronte, mentre lei, mugolava parole incomprensibili, nel sonno.
Infine Ciro, si infilò la prima tuta della Versace, che gli capitò sotto tiro ed uscì.
Mise in moto il Quad, dirigendosi verso un bazar di dolci.
Sentiva continuamente, la sensazione di essere osservato.
Non ci fece, caso.
Era un giorno importante, il suo dolce Furetto compiva sedici anni, doveva renderla memorabile, questa giornata!

 Era un giorno importante, il suo dolce Furetto compiva sedici anni, doveva renderla memorabile, questa giornata!

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Aspettò per un quarto d'ora davanti al bancone, non si affacciava nessuno.
Ciro, era spazientito e si accese una sigaretta.
Qualcuno, l'aveva notato ma non aveva il coraggio, di uscire allo scoperto.
Era il giovane Carlo.
Il moro, con i ricci neri, stava nel retrobottega, non osava uscire allo scoperto.
Era convinto che affamato di vendetta, il giovane Ricci, se lo avesse visto, lo avrebbe ammazzato, senza remissione di peccato.
Anche senza ferro, lo avrebbe ucciso, data la sua crudele fama.
Ciro, era conosciuto anche per l'indole di uccidere a mani nude.
Per questa ragione, era il più temuto, fra i criminali, per questa motivazione, ovunque si trovasse, diventava il Boss del penitenziario.
Lui, non aveva paura di nulla.
L'unico timore che aveva era lasciare soli a questo mondo, la piccola Albachiara e il figlio che portava in grembo.

Finalmente arrivò un signore sui quaranta di età.
:<<Stai aspettando da molto?
Do you speak English?
(Parli inglese?)>> chiese il titolare.
:<<Sono italiano.>> disse Ciro.
:<<Anch'io.
Mi dispiace, il mio aiuto pasticcere, sarà sicuramente indaffarato.
Allora, prego, cosa desiderate?>> disse il pasticcere, con un mezzo sorriso.
:<<Una torta al cioccolato ed una candelina, con il numero sedici.>> disse Ciro, mollando già la banconota, con sguardo accigliato.
Non si sarebbe fatto riconoscere, ci stava provando ad essere gentile e non avrebbe mai rovinato, il giorno della nascita della sua donna.

Le aveva promesso, che d'ora in poi, avrebbe ammazzato solo in casi di estrema necessità.

Andò via, sfrecciando con il suo Quad.

Carlo, richiamò immediatamente Fabrizio.
:<<Ciro Ricci, è venuto qui, per comprare una torta per il compleanno di una sedicenne.
Io non sono uscito.>> disse Carlo, tremante.
:<<Quindi, quella meravigliosa ragazza, è una sedicenne!
E sta insieme con quel cammorista di merda?>> disse Fabrizio, incredulo.
:<<Ottiene sempre quello che vuole.
L'avrà sicuramente, plagiata.
Io conosco la ragazza, in questione è una Calone.
È una brava ragazza.
La conosco di vista.>> disse Carlo,ancora sorpreso per quanta fortuna avesse Ciro, quell'essere spregevole.
:<<Oddio.
Sei, siamo nei guai, doppiamente.
Spero che nessuno, in Italia, sappia di questa Calone.>> disse Fabrizio, nervoso.
Carlo, annuì, nervoso.

𝑰𝒏𝒄𝒂𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒗𝒆𝒅𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora