Capitolo. 17 Il futuro Boss e la bambina.

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Albachiara, era nascosta nell'incavo del collo di Ciro.
Quest'ultimo, le accarezzava delicatamente, la schiena, come se fosse qualcosa di estremamente fragile.

Non aveva mai stretto nessuna tra le sue braccia.
Non si era mai preoccupato per nessuno.
Non gli era mai venuto voglia, di coccolare nessuna ragazza.
Non aveva mai accarezzato o baciato, nessuna.
Non conosceva questo genere di effusioni.
Con le altre si svuotava, solamente.

Successivamente, prese a guardare le braccia della piccola Alba, con i lividi.
Gli salì una rabbia furiosa, voleva ammazzare tutti i Di Salvo, presenti sulla faccia della Terra.
Lo avrebbe fatto, fosse anche l'ultima cosa che avrebbe fatto su questo mondo.

Quel bastardo di un Di Salvo!

Lei lo avvertì, era nervoso.
Il suo respiro cambiava, così per calmarlo disse
:<<Hai un buon profumo.
Mi piace.>> disse lei, con voce fiebile.
:<<Anche il tuo, è dolce.
Me fasce ascì pazz, to giur.
(Mi fa impazzire, lo giuro.)>> disse Ciro, sorridendo.
Lei, in modo quasi audace, iniziò a baciargli il collo, a leccare e mordere quel piccolo strato di pelle.
Anche lei, aveva marcato il territorio.
Mentre con le sue delicate mani, gli accarezzava la nuca.
:<<Alba...accussì è difficil.
(Così è difficile.)
Che mi stai facendo?!?>> disse Ciro, mentre chiudeva gli occhi, godendosi le sue calde labbra, sulla sua pelle chiara.
Lei, gli prese il viso, fra le mani
:<<Io non sono bambina.
Ti sto dimostrando che imparo in fretta.
In amore, non ci sono leggi.>> disse lei, consapevole.
<<Tu, non sei un Furetto.
Sei una strega.>> disse lui, sorridendo, mentre fissava il suo volto.
Poi aggiunse
:<<Lo sto facendo per il tuo bene. >> disse Ciro, trattenendosi a fatica.
:<<Il mio bene, sei tu.>> disse lei, avvicinandosi ad un palmo dalle sue labbra.
:<<Accussì me faij murì.
Nu me sacc, trattené.
Ossacc ca nu si pront.
(Così mi fai morire.
Non mi so, trattenere.
Lo so che non sei pronta.)>> disse lui, con quel suo sguardo magnetico, che riusciva a scavarle l'anima.
:<<Baciami.>> disse lei, senza pensarci troppo, sulle conseguenze.
:<<Anch'io ho voglia di baciarti.
Credimi, non quel tipo di labbra che pensi tu, bambina mia.
Il mio autocontrollo, sta finendo. >> disse lui, baciandole il mento.
:<<Non ti controllare.>> disse lei, con un sorriso furbo.
Poi in un impeto, le prese il viso e iniziò a baciarla.
Era un bacio spinto e passionale.

Lei gli voleva dimostrare, quanto in realtà lei era matura.
Insieme, potevano essere davvero una bomba ad orologeria.

:<<Tu non sai in che guaio, ti stai cacciando.>> disse lui, staccandosi dal bacio.
Poi aggiunse
:<<Non sai cosa ti vorrei fare.
Non lo immagini, perché sei così piccola e ingenua.>> disse Ciro, con tono roco.
:<<Fammi vedere.
Un assaggio, dei guai che potrei avere con te.>> disse lei, contenta.
:<<Non mi sfidare.
Mi sto comportando bene.>> disse lui, malizioso.
Lei, gli baciò innocentemente una guancia.
Lui, non riusciva a trattenersi, così in un impeto, la fece stendere.
:<<Un assaggio eh?>> disse lui, mentre Alba, era rossa in viso.
:<<Rilassati.>> disse lui, mentre si liberava dei pantaloni di lei.
Lei, si era ammutolita.
Dopo sgranò gli occhi, quando lui portò le sue gambe, sul suo collo.
Nascondendo il suo viso, nella sua intimità.
Lui, le stuzzicò il clitoride.
Lei inarcò la schiena, mentre lui prese a baciarle il suo bocciolo.
Alba, sospirava mentre gli accarezzava i capelli dolcemente.
Ciro, iniziò con la lingua a creare dei cerchi immaginari, nella sua entrata.

Facendole provare, emozioni e sensazioni sconosciute.

:<<Ah...Ciro. >> disse Alba, con il viso rosso.
Lui continuava, facendola contorcere di un piacere inedito.
Fino a quando venne, nel suo secondo orgasmo.
Lui si leccò le labbra.

𝑰𝒏𝒄𝒂𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒗𝒆𝒅𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora