quattro

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la sua stanza apparve tremendamente in disordine: dal letto disfatto, ad alcune maglie gettate per terra. mi sentì quasi a disagio in quell'ambiente e taehyung parve notarlo.

«scusa il disordine, questa mattina minjun é voluto uscire presto per visitare le attrazioni e non ho fatto in tempo a rimettere apposto il casino di ieri.» scrollai soltanto le spalle.

si affrettò e mettere via alcuni oggetti, sistemò gli abiti spiegazzati e stanco, mi sorrise. rimasi a fissare quelle belle labbra, poi distolsi lo sguardo.

scomparì dietro la porta del bagno e comparve poco dopo la testa, il suo sguardo era accigliato come se fosse alla ricerca di qualcosa.

«tutto bene?» chiesi e feci per alzarmi, ma alzò una mano in aria e mi fece segno di rimanere comodo.

«si.. non trovo la mia camicia preferita.» sbuffò e tornò in stanza, aprendo l'armadio. anche quello apparve piuttosto in disordine ma non me ne preoccupai, il mio era decisamente peggio.

sollevò una maglia e sotto di essa, trovò l'indumento che tanto cercava. era una camicia leggera con dei disegni floreali al di sopra, simile a quella che indossava quel giorno.

controllò che non fosse sporca, poi sorrise. mi mossi nervoso sul letto e giocai con le dita, lui parve notarlo e sollevò un sopracciglio in alto.

«qualcosa non va? non ti piace?» scossi con velocità il capo e abbassai lo sguardo.

«no, é molto bella.» il suo sguardo era ancora confuso. «volevo soltanto chiederti una cosa.»

prima che potessi continuare, una leggera musica risuonò per la stanza. mi fece cenno con la mano di aspettare e corse in bagno a recuperare il proprio cellulare.

controllò lo schermo, lesse il nome e come infastidito, lo spense. lo ripose in tasca e riportò l'attenzione sulla mia.

«non rispondi?» taehyung negò con il capo.

«magari è la tua ragazza, non farla aspettare.» rise con voce profonda e sentì la pelle rabbrividire a quella dolce melodia.

«non ho una ragazza.» scrollò le spalle e portò lo sguardo altrove, poi si voltò. cercò qualcosa dentro un mobile, frugò per qualche altro secondo e tirò fuori infine un pacchetto bianco.

estrasse una sigaretta e la portò alle labbra. tastò le tasche dei morbidi pantaloni che indossava con le mani, alla ricerca di un accendino.

gli porsi il mio e mi ringraziò sottovoce. trasse un respiro e poco dopo liberò una nube di nicotina. le sue labbra risultavano ancora più soffici poggiate contro la sigaretta.

«stavi dicendo?» boccheggiai qualcosa, poi mi schiarì la gola.

«è contro il regolamento fumare in stanza.» lo interruppi e il suo sguardo cambiò in fretta, cercando di spegnerla. ma sorrisi appena e bloccai il suo polso prima che potesse gettarla.

«non lo dirò in giro. non buttarla via, sarebbe uno spreco.» me ne porse una e rifiutai. anche se la voglia di accettarla era molta, sapevo che di li a poco sarei dovuto tornare a lavoro.

«dovevi chiedermi una cosa.» mi ricordò ancora una volta e lo guardai confuso. poi ci pensai e mi grattai la nuca in imbarazzo.

«beh si.. vedi. stasera ho il turno doppio. volevo chiederti se ti andava.. sai, di fermarti dopo lo spettacolo. per tenermi compagnia.» farfugliai velocemente e taehyung sorrise.

«potremmo bere qualcosa assieme e potrei mostrarti il villaggio, ci sono tante cose che ancora non hai visto.» aggiunsi e mi portò una mano alla bocca, la sua pelle profumava di tabacco.

«ho capito, hyung. sta tranquillo.» tirò via la mano e lo guardai, non avevo ancora ricevuto una risposta. spense la sigaretta quasi terminata e finalmente mi porse il cambio pulito.

lo ringraziai e mi alzai, aprendo i primi due bottoni della mia camicia. gli occhi di taehyung saettarono veloci sulle mie gesta e lasciai scivolare cautamente il tessuto leggero contro le spalle, poi per terra.

fissò l'addome piatto e pallido e sembrava mi stesse divorando. ma immaginai che fosse soltanto una mia fantasia.

la porta alle mie spalle venne aperta e la piccola testa di minjun apparve. sorrise al fratello, poi il suo sguardo cadde sul mio e si accigliò.

mi rivestì in fretta in imbarazzo e taehyung si schiarì la gola. «jun, ti ricordi di lui? è un mio amico. salutalo avanti.»

il ragazzino fece un solo passo in avanti e la sua espressione non cambiò, confuso più che mai. a disagio, mi mossi verso la porta. «forse è meglio che vada.»

taehyung annuì col capo e mi accompagnò. mi salutò con un segno della mano ma prima che la porta si fosse richiusa, mi richiamò.

«volentieri.» aggrottai la fronte. «per stasera. volentieri hyung, mi piacerebbe passare del tempo con te.»

sorrisi come non facevo da tempo.

till death | taegi ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora