sei

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mi mossi a disagio sulle lenzuole.

il mio corpo era rigido e mi voltai a guardarlo velocemente, sembrava essersi ripreso seppur di poco ed anche il suo era irrigidito.

dopo quella richiesta, avevo accettato con la sola intenzione però di tenergli compagnia finché non fosse crollato. avevo ancora tanto lavoro da svolgere e non potevo permettermi di rimanere in camera sua a lungo.

anche se avrei voluto mandare a fanculo tutto pur di rimanere in sua compagnia ancora per un po'.

taehyung sospirò, poi lo fece ancora. aprì gli occhi e li portò al soffitto sopra di sè. «penso abbia trovato qualcuno di migliore.» parlò piano ma riuscì comunque a sentirlo.

mi voltai a guardarlo e scossi di poco il capo, impossibile. non esisteva nessuno migliore di lui. eppure questo non lo dissi, lo tenni per me.

«ci credi? mi ha lasciato con uno stupido messaggio. dopo due mesi di relazione cazzo.» immaginavo stessero assieme da molto cosi trattenni una risata.

taehyung si voltò e mi guardò torvo. «cos'hai da ridere?»

mi grattai la nuca imbarazzato. «scusa.. è che pensavo stavate assieme da tanto tempo.»

«anche due mesi sono tanti.» sbuffò e ritornò con gli occhi al soffitto. annuì, anche se non ero per nulla d'accordo.

«in realtà non mi piaceva cosi tanto. si, stavo bene con lei. però le cose non funzionavano cosi bene come immaginavo.» scrollò le spalle e sembrò non pensarci più.

in realtà sembrava che non avesse neanche pianto, semplicemente era distrutto dal fatto che l'avesse mollato per messaggio. nient'altro. forse aveva distrutto il suo onore da uomo o qualche cazzata simile.

«e tu?» parlò poco dopo, voltandosi d'un fianco per potermi guardare meglio. «hai la ragazza?»

scossi il capo e taehyung non sembrò crederci. «avanti hyung, sei cosi bello. scommetto che hai tante ragazze che ti vanno dietro.»

davvero pensava fossi bello?

«no, non sono interessato all'amore.» ancora una volta, non sembrò crederci.

«mh, mi nascondi qualcosa.» si fece più vicino e oltre all'alcol, riuscì a percepire un intenso profumo di cocco. «non è che poi sbuca fuori che hai la fidanzata?»

scossi ancora una volta il capo, questa volta però divertito dalla sua insistenza. era tenero da ubriaco.

«no tae, non sto con nessuno.» giurai portando le mani alla bocca, poi mi resi conto di come l'avevo chiamato e lo guardai.

lui mi sorrise, accarezzandomi una guancia. «mi piace. puoi chiamarmi cosi.»

mi lasciai accarezzare dai suoi morbidi polpastrelli, socchiudendo gli occhi. mi beai di quel dolce tocco, quando riaprì gli occhi mi stava ancora fissando.

non aveva più quell'espressione triste in volto, sembrava piuttosto che fosse stata sostituita in fretta da una più coinvolgente e seria. le sue dita si spostarono caute sulle mie labbra e trasalì, allontanandomi dal suo tocco.

volevo con tutto me stesso tutto quello, ma non sapevo cosa avesse davvero intenzione di fare ed era ubriaco.

«dicevo sul serio prima.» la sua voce era cosi profonda da farmi sentire un bruciore allo stomaco. «sei davvero bello.»

ritornò più vicino a me e nel momento in cui cercai di staccarmi ancora, poggiò la testa sul mio petto. sospirai e portai una mano tra i suoi capelli, scostandoli dalla sua fronte.

parve apprezzare il mio gesto e sorrise ad occhi chiusi. poi li riaprì e il suo sguardo era tornato come quello di prima.

«perché ti prendi cura di me? non mi conosci neanche.» avrei voluto dirgli che forse mi piaceva davvero, ma preferì ancora una volta tenermi i miei pensieri per me.

«non mi piace vedere gente ubriaca in giro per il mio villaggio. rischieresti di vomitare tutto per terra e poi sarei io a dover ripulire.» mentì e lo colpì piano sulla testa, facendolo ridere.

quella sua dannata risata mi scioglieva le interiora.

«ed io che pensavo ti preoccupassi di un tuo junior. hyung, non sei affatto cortese sai?» scherzò e sorrisi assieme a lui. poi i suoi occhi si incrociarono nuovamente ai miei e non li lasciarono più andare.

accadde più velocemente di quanto ricordassi. si sporse in avanti e mi baciò, premendo la bocca soffice contro la mia. fu un semplice contatto a stampo, finché non mi morse il labbro inferiore.

le schiusi appena per parlare ma la sua lingua si introdusse veloce alla ricerca della mia. si intrecciarono e sentì la sua saliva calda che sapeva di tabacco. portai le dita sulla sua nuca e premetti sulla pelle, graffiandola.

morsi le sue labbra e lo assaporai fino a non aver abbastanza fiato. mi ritirai per primo, quando aprì gli occhi taehyung aveva su un bel sorriso soddisfatto.

«cazzo.» mi alzai in fretta, prendendo il cellulare e andando verso la porta. la sua voce mi richiamò.

«dove stai andando?» non lo guardai o sapevo che avrei ceduto e sarei rimasto li con lui.

«sei ubriaco ed hai bisogno di dormire.» uscì in fretta dalla stanza e mi appoggiai con la schiena alla porta. soffocai un urlo.

avrei voluto baciarlo ancora, sino ad averne abbastanza. accarezzare e mordere la sua pelle profumata, entrare dentro il suo corpo e bearmi del dolce suono dei suoi gemiti.

mi maledissi per aver pensato a lui mentre era in quelle condizioni e andai via, prima che potessi pentirmene.

era ubriaco e non avrei mai potuto approfittare di lui in quello stato.

till death | taegi ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora