Nuvole Nere

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Pov's Margherita
"Perché devo uscire? Fa freddo e non mi va" Dico velocemente io, restando seduta sul letto con nessuna intenzione di uscire.

"Maddai" Ribatte delusa Benedetta o detta Betta, la mia migliore amica. "Oggi è bel tempo e in questa settimana ha sempre piovuto" Continua lei e questa cosa era vera ma sicuramente non sarebbe stato il motivo della mia uscita.
Era Gennaio e Roma ogni giorno era abbracciata da nuvole nere pronte a far scendere un temporale. Odiavo quel tempo, lo odiavo perchè era proprio come mi sentivo io, racchiusa in una nuvola nera pronta a scoppiare.
Ero cambiata dalla morte di mia sorella Greta, prima ero una ragazza vivace e piena di vita, ora sono il contrario. Non mi va di uscire, non mi va di fare nuove amicizie e soprattutto non mi va di spendere il tempo per qualcosa che non mi va di fare. Avevo capito già in passato che il tempo era prezioso, che quei minuti nel quale ti senti bene sono unici e imparagonabili peccato che io non li avevo più, avevo perso tutto dal momento che Greta era diventata un angelo.

"Ti prego Marghe" Mi supplica la mia migliore amica e io sospiro. Io e Benedetta siamo amiche dalla prima media e non ci siamo mai stancate di esserlo, nemmeno quando io sono partita a Maggio per diversi mesi e sono andata a Barcellona ma poi, a causa dell'incidente di Greta, sono tornata a Roma. "È sabato, l'unico giorno di pace che abbiamo a causa della scuola" Continua.
Andavamo nella stessa classe, liceo artistico al centro di Roma. Amavo l'arte, in ogni sua forma ma era ormai da mesi che avevo abbandonato tutto e se non fosse stato per Benedetta, avrei abbandonato anche la scuola. Ora mancano davvero pochi mesi alla fine del liceo e non mi sembra vero perchè, a causa proprio di questo malessere che avevo e che ho dentro, non mi va nemmeno di seguire quelle lezione che prima di maggio amavo.

"E va bene" Dico io esausta dalle mille suppliche della mia migliore amica, alzandomi dal divano. Non mi andava d'uscire, non avevo bisogno d'incontrare determinate persone che ogni volta che mi guardano mi chiedono 'come va' riferendosi alla questione di Greta.
Non provavo più niente e non avevo più sentimenti, ecco come volevo rispondere a tutte quelle persone.

"Evvai" Esulta felice Benedetta con un sorriso in volto a trentadue denti. Nonostante non riuscissi ad aprire il mio cuore alle persone, mi faceva davvero bene vedere Benedetta felice in quel modo. "Ora cerco qualcosa da metterti" Continua ma subito io la fermo, prendendo da una sedia vicina una semplice tuta bianca e una maglia nera a maniche lunghe e con il collo alto. Non mi andava di mettermi jeans o cose che avrebbero risaltato il mio corpo. Volevo passare il più inosservata possibile. 

"Va bene lo stesso, sei sempre bellissima" Dice lei guardandomi e io faccio un piccolo sorriso, abbassando il capo per non far vedere quella piccola emozione che il suo complimento mi aveva trasmesso. "E ora, andiamo" Continua lei, alzando la voce e prendendomi sotto braccio, come se fosse una bimba piccola pronta ad andare al parco.

"Mamma, papà sto uscendo!" Urlo dal salone ma nessuna risposta, come sempre in fin dei conti. Avevamo un rapporto felice e stretto ma poi, a causa della morte di Greta, ogni cosa è andata distrutta perfino il rapporto qui in famiglia. Nessuna parla con nessuno, nessuno risponde all'altro e sono rare quelle volte che mangiamo a pranzo o a cena come una vera famiglia.

"Andiamo Betta dai" Sospiro poi io, prendendo il telefono e le chiavi per poi uscire definitivamente da quelle 4 mura che ancora urlano il nome di mia sorella. Erano passati circa 8 mesi da quando Greta non c'era più ma nessuno era riuscito ad andare avanti, entrambi i miei genitori si erano rintanati nel lavoro mentre io mi ero chiusa solo in me stessa senza l'aiuto di nessuno.

"Hai visto che bella giornata?" Mi chiede Betta uscendo dal palazzo e io subito annuisco. Era il primo sabato dell'anno in cui c'era il sole e Roma sembrava rinata, come se avesse ripreso a vivere dopo giorni bui pieni di pioggia. L'unica persona che non era rinata ero proprio io nonostante i mesi passati.

Insieme ma distantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora