Margherita camminava in quel posto in cui non si sarebbe mai aspetta di entrare, soprattutto dopo la morte di Greta.
Camminava con due mazzi di fiori tra le mani, uno per sua sorella e uno per sua nonna. Aveva deciso di andare per la prima volta al cimitero dopo la morte di Greta e quasi non si ricordava più la strada, aveva avuto tanti dubbi mente camminava sul marciapiede ma quando arrivò davanti il grande cancello del giardino non si arrese e andò avanti, varcando la soglia ed entrando nel grande luogo.Mentre camminava si guardò attorno, notando amici e familiare lasciare dei fiori ai defunti e lei guardò proprio i due mazzi di fiori che aveva in mano, uno con rose rosse e uno con delle rose bianche.
La prima persona da cui andò fu proprio sua nonna, l'ultima persona che l'aveva lasciata senza nemmeno salutarla. Le mancava tantissimo, ogni giorno aspettava un suo messaggio proprio come faceva in quarantena, aspettava di sentire la sua voce e i suoi consigli di vita.
Proprio quel giorno, poche ore prima, aveva affrontato il suo esame di maturità e si immaginava proprio sua nonna al suo fianco, come un angelo che la vegliava dall'alto.Si sentiva fortunata che sua nonna era riuscita ad essere sepolta. Purtroppo per i morti da covid non a tutti era stato dato loro un luogo di sepoltura, o chiusi nelle chiese o fermi nell'obitorio dell'ospedale.
Ora Margherita si trovava proprio davanti la tomba di sua nonna, dove c'era scritto la data di nascita e la data di morte che si sarebbe ricordata per sempre. Sorrise quando appoggiò le rose rosse accanto alla sua foto, per poi accarezzare quest'ultima. Sapeva che sua nonna la stava vedendo, ovunque lei fosse, Margherita sapeva che sua nonna stava sorridendo vedendola chinata sul prato.
Margherita non credeva in Dio ma quando pensava che sua nonna aveva avuto una sepoltura ed era morta quasi subito, senza soffrire troppo per colpa del covid, si ricredeva e guardava in alto, ringraziando chiunque ci fosse a dirigere la loro vita."Mi manchi nonna" Sussurrò poi Margherita.
La nonna sarebbe fiera di lei, sarebbe fiera non solo di vederla felice ma anche di vederla in buoni rapporti con i genitori.
La nonna sapeva quanto Margherita odiasse i suoi dopo la morte di Greta, lo sapeva benissimo e non a caso cercava di passare la maggior parte del tempo con Margherita senza farle sentire le urla che provenivano dalla cucina. Ora quelle urla fortunatamente non c'erano più ma c'era solo tanto amore.
"Ti vorrei raccontare tante cose" Continuò lei, questa volta alzandosi dal prato. "Di come mi sento, di come ho affrontato questa maturità e di come mamma e papà sono fieri di me ma non ti voglio annoiare troppo" Disse Margherita, sorridendo con gli occhi lucidi. Non voleva annoiare sua nonna, sapeva che probabilmente in quel luogo in cui si trovava si annoiava fin troppo ma nonostante ciò, Margherita sapeva che sua nonna sapeva tutto. Sapeva quando era felice, sapeva quando era triste e sapeva quando era turbata."Lo so che lo sai, ma mi vergogno a pensare che dalla morte di Greta non sono mai venuta a trovarla qui al cimitero" Annunciò Margherita, guardando a poche tombe più lontane da quella della nonna dove si trovava proprio quella di sua sorella.
Non era mai venuta a trovarla, nemmeno quando c'era stato il funerale e l'avevano portata qui e non a caso ora guardava quella tomba con paura. Vedeva solo fiori ma non riusciva a vedere la sua foto, quella del volto di sua sorella.E come se fosse un caso, appena girò il capo verso quella di sua nonna il vento iniziò ad alzarsi, come se fosse un segno del destino.
La nonna stava dicendo a Margherita di andare a salutare Greta, di andare a parlarci e di passare del tempo insieme a lei."Ci vediamo presto nonna, promesso" Disse poi Margherita, accarezzando la tomba di sua nonna per poi alzarsi nuovamente dal prato, prendere l'altro mazzo di fiori tra le mani e incamminarsi verso la tomba di sua sorella.
Appena c'arrivò davanti, subito i suoi occhi si riempirono di lacrime notando i tanti fiori depositati sulla lastra di pietra. Tante persone amavano sua sorella e l'unica persona che non era mai riuscita a portarle un fiore era stata proprio Margherita.
Inevitabilmente si sedette accanto alla lastra, guardando la foto di Greta accanto al nome, alla data di nascita e a quella di morte, accorgendosi che nonostante tutto le assomigliava davvero tanto."Ciao piccola sorellina" Iniziò a parlare Margherita con gli occhi lucidi. "Mi perdoni se non sono mai venuta qui?" Chiese poi lei, come se potesse ricevere una risposta ma non si demoralizzò anzi, andò avanti con il suo discorso. "Spero vivamente che lo farai perché mi manchi terribilmente, ho passato tutto questo anno a farmi del male e a piangere perché non ti sono stata accanto quando sei volata via. So che non potrò mai tornare indietro ma nonostante ciò, spero che da ora in avanti potrò starti accanto in questo modo" Disse Margherita, guardandosi da sola seduta sul prato mentre conversava con la lapide di sua sorella.
"Probabilmente già lo sai perché ora starete insieme ma anche nonna non c'è più, è volata via come te" Continuò la ragazza, questa volta girandosi verso la tomba di sua nonna a pochi metri da quella di sua sorella."Mi manchi terribilmente sorellina mia" Disse Margherita, questa volta appoggiando i fiori sulla lapide ma appena lo fece, subito notò sopra un mazzo di rose un bigliettino con sopra disegnato una finestra e il suo cuore iniziò a battere forte.
Era passato Niccolò, fu la prima cosa che pensò Margherita e che allo stesso tempo sperava e quando prese il biglietto tra le mani le arrivò la conferma perché sotto quella finestra, c'era scritta la stessa frase che proprio Margherita aveva pronunciato a Niccolò diverse settimane prima.
"Insieme ma distanti" con accanto la finestra di Greta.Fine
—————————————————————————RINGRAZIAMENTI
E siamo ormai giunti alla fine di questa storia e io non so davvero cosa dire.
Ho immaginato Margherita e Niccolò dopo la prima quarantena, volendo riportare nelle mie storie anche questa tematica del covid.
Dopo due anni mi sono finalmente decisa di scrivere "Insieme ma distanti", iniziando a provare tutte quelle emozioni che i protagonisti si portavano dentro. Mi sono rivista in Niccolò e Margherita, nelle loro emozioni e nelle loro lacrime.
È stata una storia pieni di colpi di scena, piena di sensazioni positive e negative.
Quello che vorrei lasciarvi non è solo il ricordo di questa storia ma anche il coraggio e la forza che Margherita è riuscita ad avere.
Ad inizio storia l'abbiamo vista senza sentimenti, con l'odio e con la freddezza addosso mentre a fine storie l'abbiamo vista rinata, con l'amore negli occhi e come dicono in molti, piena di colori.
Vi ringrazio davvero tanto per questo immenso percorso che abbiamo fatto insieme.
Questi ringraziamenti non sono un addio ma semplicemente un arrivederci perché Margherita e Niccolò torneranno più maturi e con più consapevolezza in loro.
Il 3 dicembre non è lontano.
Vi aspetto con "Insieme ma distanti 2"
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Insieme ma distanti
FanfictionMargherita è una ragazza di 17 anni che frequenta l'ultimo anno di un liceo al centro di Roma. Nel suo passato ha avuto molti traumi e uno di questi è ancora vivo nella sua mente ed è proprio la morte della sua piccola sorella Greta. Nonostante il c...