Affrontare la realtà

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Pov's Nic
La luce filtra dalla finestra che ieri sera non è stata chiusa da me e Margherita perché trasportati dall'emozione di stare insieme stesi sul letto. Abbiamo guardato la nostra serie tv e la differenza di tutte le altre volte è stata che quegli sguardi minacciosi perché l'altro mangiava a bocca aperta ora sono diventati dei teneri baci.
Marghe dorme proprio sul mio petto e in questo momento le accarezzo i capelli che le vanno a finire sul viso e pensando a tutto quello che è successo ieri sorrido. Sapevo che lei provava qualcosa per me, l'avevo capito già da qualche giorno e ora che ho la conferma, mi sento un ragazzo davvero completo che ha ritrovato quel sentimento perso.

Prendo il telefono per vedere l'orario e noto che sono le otto di mattina ma oltre ai numeri evidenziati in alto al centro dello schermo, noto diverse notifiche da parte di Clemente, il manager che organizza i miei concerti e subito il mio cuore accelera perché è finalmente arrivata la notizia ufficiale e la speranza è l'agitazione crescono dentro di me, per questo apro subito la chat notando il messaggio assai lungo che mi è arrivato ma mi soffermo solo sull'ultima frase.
"Concerti rimandati all'anno prossimo"
E butto la testa indietro appoggiandola sul muro mentre tremila emozioni si fanno carico dentro di me. Il mio sogno fin da bambino, quel sogno che sono riuscito a prendermi in poco tempo ma con tanto lavoro ora è sfumato. Devo aspettare un altro anno, la gente deve aspettare un altro anno...
E non so che fare, mi sento come il mare calmo, senza onde e quindi senza forza.

Mi alzo dal letto, cercando di non svegliare Margherita e subito mi dirigo verso il balcone aprendo la finestra e iniziando a fumare il primo pacchetto della giornata.
Devo smaltire tutta questa delusione che ho in corpo e l'unica cosa con cui posso fare ciò è il fumo perché ormai la musica la vedo troppo lontana, la vedo con un tassello che mi è completamente sfuggito dalle mani.
Dopo tanti sacrifici, dopo tanto sudore ero finalmente riuscita a realizzare il mio sogno più grande e ora, tutto ciò non ha più senso.
Non ha più senso il pomeriggio mettermi a correre sul perimetro della piscina mentre canto così da esercitarmi per quando starò sul palco, non ha più senso immaginare la scaletta e non ha più senso immaginare tutte quelle persone che gridano il mio nome emozionate di assistente ad un mio concerto.
Tutte queste cose sfumate in un unico messaggio e nonostante le notizie negative che mi sono arrivate negli ultimi giorni, ora avere la notizia ufficiale da parte del mio capo mi fa ancora più male.

Oggi è un brutto giorno, le nuvole mascherano il sole e il vento della primavera fa scuotere gli alberi, uccidendo quei primi fiorellini che stanno nascendo.
Aspiro la sigaretta creando la cappa di fumo sopra di me che esce dalla finestra e vorrei che quel fumo fossero tutti i miei pensieri che scappano dal mio corpo prendendo un'altra via.

Sento poi dei messaggi proveniente da un telefono e subito vado verso i comodini che affiancano il letto così da mettere il telefono in silenzioso per non svegliare la ragazza che dorme ma appena vedo che non è il mio ma proprio quello di Margherita, un'immensa curiosità si fa spazio dentro di me.
Mi siedo sul letto, affiancando il corpo della ragazza che mi ha fatto perdere la testa e l'occhio mi cade proprio su dei messaggi che arrivano da parte di Benedetta e subito sorrido notando che si parlano ancora e che tra loro niente è cambiato dopo la lunga litigata che hanno avuto diversi giorni fa.
"Margheritaaaa perché mi fai queste domande?"
"Perché mi chiedi come capire se ti piace qualcuno?"
"Non ti sarei mica innamorata?"
"Ma di chi poi?"
E leggendo questi messaggi, inevitabilmente rido accarezzando i capelli di Margherita e dentro di me mi sento felice sia perché Benedetta e Marghe hanno iniziato di nuovo a parlare, sia perché quest'ultima le ha chiesto consigli su di me anche se, conoscendola bene, so che ha fatto tutto di testa sua.

"Nicco" Sento richiamarmi e immediatamente giro il capo verso il letto, notando Margherita che si rannicchia dentro le coperte e subito mi ricordo della finestra aperta. "Che succede?" Chiede poi lei, questa volta stropicciandosi gli occhi mentre io ho ancora in mano la sigaretta.

Insieme ma distantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora