Covid-19

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Pov's Nic
"Trilli, Trilli svegliati" Sussurro piano io, con la portiera della macchina aperta e io fuori accovacciato per arrivare all'altezza della ragazza seduta ancora dormiente. "Siamo arrivati" Continuo e vedo Margherita alzare una mano per portarsela sugli occhi e stropicciarseli.

"Chiamami di nuovo Trilli e non sarai più un uomo" Mi risponde lei, indicando il mio basso ventre e io non posso fare a meno di fare una piccola risata mentre la ragazza apre gli occhi per poi richiuderli e sbuffare.

"Ceni e poi vai a dormire" Le dico io, rassicurandola che potrà dormire quanto vuole da ora in poi dato che ha trovato il posto in cui dormire e domani non dovrà andare a scuola a causa della chiusura per questo virus che sta facendo paura a tutti, me compreso anche se non lo do a vedere.

"Niccolò" Mi richiama Margherita, già uscita dalla macchina e io chiudo lo sportello per poi girarmi verso di lei. "Avevi detto villa, non pensavo fosse un villlone del genere" Esclama, guardandosi attorno scorgendo la piscina e i due piani con terrazza di questa casa.

"L'ho ereditata dai miei nonni" Spiego io facendo spallucce. "Dai entriamo, ci aspettano i miei amici" Continuo iniziando a camminare ma quando vedo che Marghe non mi segue, mi giro nuovamente verso di lei notando il suo sguardo totalmente spaesato.

"Posso andare direttamente in camera mia?" Chiede lei, abbassando lo sguardo e da quello che posso intuire, le sue corazze sono completamente cadute nel momento in cui ho detto della compagnia che avremo per questa serata in questa villa e subito mi pongo una domanda, perché non vuole stare con le persone? Cosa le è successo per essere così fredda e dura nei confronti del mondo e forse anche di se stessa? Di conseguenza mi avvicino a lei, mantenendo sempre una giusta distanza ma arrivando davanti a lei per guardarla negli occhi.

"Se non vuoi stare con loro tranquilla" Le dico io, immaginando solo quel dolore che ha dentro per aver abbandonato casa e i suoi genitori anche se più che dolore mi sembra rabbia. "Entriamo, saluti e poi ti faccio vedere la tua camera" Continuo io, tranquillizzandola.

"Ok" risponde semplicemente Margherita, assumendo come sempre il suo atteggiamento di rabbia e di delusione nei confronti del mondo.
Dopo questa piccola ma forte conversazione io mi dirigo verso l'entrata della villa e fortunatamente vedo che anche Marghe mi sta seguendo.

"Come mai non hai le chiavi?" Mi chiede lei interrogativa, vedendo la mia mano posata sul campanello della porta d'ingresso. I miei amici mi hanno aperto il cancello per parcheggiare la macchina ma in 4 si sono scordati di aprire la porta per farmi entrare.

"Oltre 3 miei amici c'è anche mio fratello, lui ha le chiavi e sta già dentro" Rispondo io, spiegandole la ragione delle persone dentro la villa nonostante sia mia. "Sai, ho due fratelli, io sono il più piccolo" Le spiego.

"Si ok Ultimo" Risponde lei seccata e subito io alzo gli occhi al cielo sbuffando.
Non le interessa niente.

"Certo che le persone vogliono essere carine con te ma tu le allontani solo" Le dico poi io, sbattendole in faccia la vera e più chiara verità che in questi mesi ho capito su di lei. Anche quando non ci siamo visti, il suo essere così fredda balenava sempre nella mia testa chiedendo come una ragazza così bella potesse odiare tanto il mondo.

"Ci sono della valide ragioni" Esclama lei e se uno sguardo avesse la capacità di uccidere, io sarei già morto in questo preciso momento. Non posso però non nuotare i suoi occhi che esprimono altro, non mi danno freddezza ma anzi, mi chiedono quasi un aiuto. Come se Margherita in realtà fosse qualcun'altra che per una strana ragione non è più.

"Niccolò" Esclama una voce a me ben conosciuta, mio fratello Valerio e subito io do le spalle a Margherita per salutare Vale e abbracciarlo.

"Lei è Margherita, la ragazza di cui ti parlavo" Presento io e vedo Margherita fare un passo in avanti, afferrando la mano di mio fratello per presentarsi.

Insieme ma distantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora