From London, to York.

Three months

24/01/2015
Stalker: cosa indossi?

Michelle: Qui fa caldoo

Stalker: Cosa indossi?

Michelle: qui fa tanto caldoo

Stalker: COSA INDOSSI?

Michelle: Un pigiama felpato. E sono coperta da un piumone. Con un tè caldo in mano.

Stalker: Uuh io pure bevo il tè

Michelle: davvero?

Stalker: no :(

Michelle: bambino sfigato

Michelle: te ne dò un pochino

Stalker: No io lo voglio tutto

Stalker: ora me lo preparo

Stalker: Mio fratello rompe

Michelle: cosa vuole?

Stalker: credo la mia gamba

Stalker: ci si é aggrappato e mi sta tirando via

Stalker: aiutoo

Michelle: No cucciolino :(

Stalker: Almeno tu mi capisci

Michelle: Ma no idiota, dicevo tuo fratellooo.

Michelle: se vuole la tua gamba daglielaa

Stalker: E poi tu la dai a me :)

Michelle: Noneeee

Stalker: sineee

Michelle: Sei una palla

Michelle : una brutta palla

Stalker: no dai

Stalker: la tieni tutta per te

Stalker: io sono simpatico

Stalker: e non sono una palla

Michelle: okay piccola palla stalkerosa

Stalker: non sono uno stalkerrrrr!
-
26/01/2015
Era un Lunedì.

E già da qui partiamo male.

Aggiungiamoci che avevo il ciclo.

Aggiungiamoci che c'era una nebbia che non vedevo manco la mia mano.

Aggiungiamoci che avevo il telefono morto e quindi non potevo chiamare papà, e dovetti tornare a casa con l'autobus.

Risultato: giornata orribile.

Mi sedetti al mio solito posto sull'autobus.

-Ancora fidanzata Miles?- Annuii rintontita, stringendo la mano a pugno. -Non rompermi le palle Michael.-

Portai le cuffiette alle orecchie, anche se lui le tolse subito. -Peccato. Avrei tanto voluto farti vedere camera mia-

I ragazzi intorno a lui ridacchiarono. -Oh, mi dispiace. Sicuramente tutte le ragazze della scuola me la sapranno descrivere bene, eh?- presi lo zaino e scesi dall'autobus.

Sospirai buttandomi sul letto. Casa.

Stalker: Ehyy

Michelle: ma tu non fai un ora in più?

Stalker: si, ma é musicaa

Stalker: questa ci fa usare il telefono e ci fa ascoltare la musicaa