28. Natale e Santo Stefano

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Il ritorno a casa per le vacanze natalizie fu abbastanza pesante e non spensierato come lo era stato, più o meno, negli anni precedenti. Il primo argomento che Foxy fu costretta ad affrontare fu la sua presunta cugina. I sui genitori erano all'oscuro di tutto proprio come lei, quindi dovette rivolgersi a sua nonna Veronica. Quest'ultima confermò la versione di Astoria ma raccomandò alla nipotina di non fidarsi: credeva che la lettera poteva essere scritta da qualcun altro che aveva appreso le informazioni da qualche parente. Non rivelò, però, che il suo timore maggiore fosse proprio che la cugina volesse incastrare Foxy... alla fine era sangue del sangue di suo fratello!

Foxy, testarda qual era, non diede peso ai consigli di sua nonna e aveva già in mente di incontrare sua cugina dopo il rientro ad Hogwarts... pensava di averne il diritto! E, chissà, magari sarebbero diventate amiche...

Per quanto riguardava Sunny, aveva capito di aver detto a Lisa delle cattiverie su sua madre che avrebbe potuto risparmiarsi e si chiesero scusa a vicenda... il risentimento non sparì ma almeno chiarirono le cose.

Era la mattina di Natale e, per la prima volta dopo tanto, il cielo sembrava splendere di nuovo. La Londra babbana era sempre stata molto tranquilla ma, dopo il caos nel Mondo Magico, agli occhi di Foxy sembrò un piccolo paradiso terreno.

La quindicenne indossava un classico pigiama natalizio con una fantasia con le renne. Faceva davvero freddo e dalla finestra della sua camera si vedeva solo il paesaggio intorno tutto innevato. Dopo essersi affacciata sulle strade londinesi e aver osservato la gente sorridente, Foxy scese in cucina per fare colazione.

«Buongiorno tesoro... hai dormito bene?»

Dai fornelli, intenda a preparare pancakes, la signora Bennet sorrideva alla figlia. Tutta la famiglia era lì riunita in pigiama con in sottofondo la radio accesa.

Papà Mattew era occupato a imboccare il piccolino di casa e a canticchiare tutte le canzoni natalizie che conosceva.

«Attento che sta cadendo il bavaglino! Foxy siediti a tavola invece di stare lì impalata»

La ragazza iniziò a mettere lo sciroppo d'acero sui pochi pancakes già pronti ma rimase con la forchetta a mezz'aria.

«Foxy...senza troppi giri di parole, io e tua madre vorremmo che tu non tornassi ad Hogwarts dopo le vacanze»

Per l'occhialuta fu come se avessero sganciato una bomba ad orologeria sopra il tavolo da cucina.

«Come? Avrò sentito male...!»

«Non fare la simpatica... hai sentito bene, signorina!»

Foxy fissava l'orologio da parete e ascoltava i secondi scorrere per assicurarsi che non se lo stesse immaginando.

«State scherzando? No no... NO!»

I due genitori le rivolsero degli sguardi seri.

«Puoi studiare da casa con la nonna... Hogwarts non è più un posto sicuro-»

La giovane Bennet non lasciò finire di parlare suo padre che si alzò in piedi, salì in camera sua e si chiuse lì.

Che Hogwarts non fosse più sicura lo sapeva e lo aveva confermato sulla sua pelle, ma non aveva mai pensato di tirarsi indietro e abbandonarla.

Si rimise ad osservare i babbani fuori dalla finestra e sospirò, come se ciò bastasse a disattorcigliare i suoi pensieri, che con una semplice frase si erano attorcigliati come dei fili.

Chissà cosa si provasse a vivere all'oscuro di tutti quei brutti eventi... quelle persone dovevano condurre una vita felice! Foxy si riprese da certi pensieri: lei non era una ragazza babbana, anche non andando più ad Hogwarts non avrebbe dimenticato le atrocità, la morte di Cedric Diggory... tutto sarebbe rimasto scolpito nella sua testa e non le avrebbe dato pace.

Capelli rossi come la tua risata ~Fred e FoxyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora