WHITE FOX || Avengers

CAPITOLO 1

*Wanda's Pov*

Sono nella mia stanza, qui all'Avengers Mansion, sdraiata sul mio letto mentre guardo il soffitto.
Sto ripensando all'addestramento di oggi, è stata una giornata dura. Steve era visibilmente frustrato.
Non è facile creare una nuova squadra, formata da perfetti sconosciuti, e farla funzionare al meglio. Soprattutto se si tratta di una squadra che ha responsabilità così grandi come gli Avengers.
Chissà se sarò all'altezza.

Quel pensiero continua a ronzarmi per la testa: Lee.
Non so se dovrei dirlo a Steve, sono giorni che ci penso...

Mi alzo dal letto di scatto, esco dalla mia camera e mi dirigo verso il salone principale.
Vedo Natasha seduta su uno dei divani intenta a leggere un libro, mentre tiene in mano una tazza di thé fumante. Non vorrei disturbarla...
-"Scusa se ti disturbo Nat, sai dov'è Steve?"
-"Dovrebbe essere nel suo ufficio" mi risponde con tono calmo, senza distogliere lo sguardo dal suo libro.
Non so cosa ci fosse tra lei e Bruce, ma Steve dice che da quando lui è scomparso lei è diventata più silenziosa e assente.

Mi dirigo verso l'ufficio e quando giungo davanti alla porta esito un paio di secondi prima di bussare...
*toc toc*
-"Entra pure" sento dire dall'altro lato della porta, così faccio un respiro ed entro.

Steve ha lo sguardo concentrato su delle scartoffie e dopo qualche secondo alza il viso per vedere chi è entrato a disturbarlo.

-"Ciao Wanda, perché qui? Ci sono problemi?"
Effettivamente non lo avevo mai disturbato mentre lavorava.
-"Scusa, ti ho disturbato?"
-"A dire il vero no, stavo per mettere via, tutte queste scartoffie mi stanno facendo venire il mal di testa"
-"Credo che tu debba sapere una cosa" dico rimanendo ancora in piedi davanti alla porta.
Lui alza nuovamente lo sguardo e aggrotta la fronte, sorpreso dalla mia affermazione.

Da quando sono qua Steve è sempre stato gentile e quasi protettivo nei miei confronti. Abbiamo instaurato un bel rapporto e generalmente mi sento a mio agio in sua presenza, ma in questo momento sono quasi agitata per ciò che sto per dirgli...Non è da me. Forse è un segno... non devo farlo. O forse devo solo smettere di pensarci.

-"Wanda mi devo preoccupare?"
-"No, non so che mi prende."
-"Vieni a sederti"
Mi avvicino di qualche passo ma rimango in piedi.
-"So che non sei soddisfatto dei risultati della squadra"
-"Wanda è ancora presto, dobb-"
-"Io so chi potrebbe aiutarci." dico interrompendolo.
Mi guarda confuso.
-"Che intendi?"
-"C'è qualcosa di cui non ti ho parlato, riguardo a quando mi trovavo all'Hydra.."
Smette definitivamente di guardare i fogli sulla scrivania, appoggia la schiena alla sedia su cui si trova e mi guarda facendomi intendere di continuare.
-"Non c'eravamo solo io e mio fratello"
-"C'erano altri volontari che si sono sottoposti ai loro esperimenti?" mi chiede sorpreso, sapendo che io e Pietro ci eravamo volontariamente sottoposti agli esperimenti dell'Hydra.
-"No.." rispondo e vedo il suo sguardo farsi più cupo.
-"Wanda arriva al punto"
-" White Fox è il suo nome, o meglio il nome che le dato l'Hydra"
Lo vedo sempre più confuso.
-"Quando noi siamo arrivati lei era già lì, da molto prima di noi. Il suo vero nome è Leslie White, da me si faceva chiamare Lee. È cresciuta lì. Fin da quando è nata ha manifestato di possedere poteri telecinetici. Sua madre era una prostituta tossicodipendente che la aveva avuta per sbaglio e non era in grado di prendersene cura, né tanto meno ne aveva intenzione. L'ha venduta all'Hydra quando aveva solo 10 mesi..."
Mi fermo, ripensando a quella ragazza che ha rappresentato per me la cosa più simile ad un'amica che abbia mai avuto nella mia vita. Dopo qualche secondo riprendo a parlare.
-"Oltre a sottoporla ad esperimenti fin dal suo primo anno di vita, l'hanno addestrata come una macchina da combattimento. All'età di 15 anni aveva già ucciso decine di uomini per conto dell'Hydra.
Ma non si sono fermati qua..."
Steve mi osserva visibilmente turbato da quella storia, e come biasimarlo...
-"Quando finalmente divenne adulta, misero in atto ciò che avevano progettato per lei fin dall'inizio. La trasformarono nel primo super-soldato donna."
Steve sbarra gli occhi e in un secondo scatta in piedi.
-"Mi stai dicendo che c'è un altro super-soldato dell'hydra a piede libero?!" chiede visibilmente alterato.
-" Non volevo dirtelo perché lei non era controllata mentalmente come Bucky. Lei è stata cresciuta così ed era fedele all'hydra perché era l'unica famiglia che avesse avuto, quella era la sua vita, l'unica realtà che avesse mai conosciuto. Come Bucky, anche lei compiva missioni segrete per l'hydra e quando l'Hydra è stata sconfitta è scappata."
-"Dove si trova ora?È pericolosa?"
-"Per questo sono qui a parlarti. Io non lo so, ma la conosco, non è una cattiva persona. Oltre a Pietro è l'unica persona che ho avuto accanto in questi anni e credo che potrebbe tornarci utile. Lei era totalmente soggiogata dall'hydra ma so che tu puoi portarla sulla buona strada...Come hai fatto con me."
Steve ha le mani poggiate sulla scrivania, è pensieroso..
-"Non sappiamo nemmeno dove si trova...e se è vero che l'Hydra era la sua unica famiglia probabilmente vorrà ucciderci."
-" No, lei non mi farebbe mai del male."
-"Ti rendi conto che probabilmente ti considera una traditrice? Le hai portato via tutto ciò che aveva. Come ti è venuto in mente di tenere nascosta una cosa del genere? Ci stai mettendo tutti in pericolo." mentre pronuncia queste parole si trattiene per non urlare, ma è chiaramente arrabbiato. È strano vederlo così, lui è sempre così calmo. Ma ha ragione.
-" Scusa hai ragione, avrei dovuto dirtelo prima." Non so cos'altro dire, mi sento mortificata.
-"Perfavore vattene, devo pensare."
Senza pensarci mi volto e mi dirigo alla porta, mi giro un'ultima volta verso di lui "spero di potermi far perdonare" gli dico come ultima cosa, lui mi rivolge uno sguardo più rilassato e a quel punto esco, lasciandolo solo.