CAPITOLO 32

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Il momento è arrivato.
Oggi sarà il giorno della verità.
Oggi saprò se potrò rimanere o dovrò andarmene.

Mi sono svegliata accanto a Steve, anche se entrambi non abbiamo dormito molto.
Siamo rimasti a parlare fino alle 3 perché non riuscivamo a prender sonno.
Ora sono le 5.57 e tra soli tre minuti suonerà la sveglia.
Potrebbero essere gli ultimi tre minuti che passerò in questo letto accanto a Steve.
Al solo pensiero perdo un battito.
Dove andrò se Fury non mi permetterà di restare?
Rivedrò mai più Steve?

Non voglio nemmeno pensarci...qui, accanto a lui, osservo il suo profilo.
I suoi lineamenti dolci fanno contrasto con l'espressione corrucciata con cui si è addormentato.
Rimarrei a guardarlo per ore...

La sveglia suona e subito la spengo.
Steve stira le braccia e socchiude gli occhi voltandosi subito verso di me e incrociando il mio sguardo.
-"Buongiorno." Dico.
-"Speriamo lo sia davvero." Risponde.
Accenno un piccolo sorriso e lui mi lascia un bacio sulla fronte.

Dopo esserci alzati mi sono diretta nella mia stanza per fare una doccia e prepararmi.
Uscita dal bagno apro l'anta centrale dell'armadio, trovando la mia uniforme ben piegata.
È dal giorno in cui sono arrivata qui che non la indosso e solo a guardarla sembra non mi calzi piu'.
Sono qui da meno di due mesi, eppure sono cambiata così tanto...
Questa uniforme rappresenta ciò che ero, ciò che non sento più di essere.

Smetto di pensare, mi asciugo e indosso l'uniforme ma sono indecisa se mettere la maschera.
Deciderò dopo, intanto la porto con me mentre scendo in cucina per la colazione.

Arrivata rimango sorpresa trovando sei piatti pronti già in tavola.
-"Buongiorno bellezza." Mi dice Natasha sorridente.
-"Buongiorno a te." -rispondo- "Grazie per la colazione, non dovevi."
-"Lo faccio con piacere, volevo che la giornata iniziasse col piede giusto."
In quel momento arriva Steve in compagnia di Sam, in seguito Scott e infine Wanda praticamente trascinata da Visione.

Tutti facciamo colazione in silenzio, evidentemente io e Steve non siamo gli unici preoccupati.
-"Ehi è la prima missione anche per me, è normale essere agitati." Mi dice improvvisamente Scott che probabilmente ha notato il mio essere pensierosa nell'ultima settimana.
-"Grazie Scott ma tu non rischi di essere cacciato."
-"Se ti può far star meglio, mi opporrò fermamente a Fury se non vorrà farti restare." Dice con tono ironico battendo un pugno sul tavolo.
-"Grazie." Rispondo con un sorriso che lui ricambia.

-"Ricordate tutti il piano?" Esordisce Steve finita la colazione.
Tutti annuiamo.
-"Wanda?" Chiede con sguardo di rimprovero.
-"Si lo ricordo." Risponde scocciata.
-"Bene, è ora di partire."

Siamo tutti sul quinjet e Steve e' al posto di guida.
-"Avete allacciato le cinture?" chiede.
Tutti rispondiamo affermativamente.
-"Bene...pronti alla partenza."

Il viaggio e' breve, in soli 15 minuti atterriamo a Bucarest.
Nella mia mente vagano cosi' tanti pensieri che mi sembrano essere passati solo pochi secondi dal decollo.
Lo sportello del quinjet si apre e tutti iniziano a slacciare le cinture per poter scendere.
Mentre faccio lo stesso un'alta figura si posiziona davanti a me, facendomi alzare lo sguardo.
-"Sei pronta?" mi chiede Steve porgendomi la mano.
La afferro e mi alzo in piedi trovandomi di fronte a lui.
-"Sono nata per questo." dico in un sospiro.
Lui mi sorride e mi bacia la fronte.
-"Andiamo." conclude.

Siamo atterrati in una sorta di radura in mezzo al bosco che da' quasi l'impressione di stare in una fiaba.
L'edificio che ospita i membri dei Black Hands non dovrebbe essere troppo lontano.
Camminiamo per circa 20 minuti, tenendo gli occhi ben aperti.
-"Forse ci siamo." esclama Natasha.
-"Si intravedo l'edificio." risponde Steve.
In mezzo agli alberi si scorge questo grande edificio, costruito quasi completamente in cemento e con poche finestre.
-"Ma e'...una fabbrica di legno?" chiede Wanda leggendo l'insegna che si trova sulla cima dell'edificio "Wood Industry".
-"E' la loro copertura." -risponde Steve- "Ora dobbiamo dividerci. Lee tu vieni con me, Nat, Sam e Scott voi sapete cosa dovete fare, e anche voi due." conclude rivolgendosi a Wanda e Visione.
Subito i cinque si avviano prendendo due direzioni diverse.
-"Visione." -esclama Steve- "Assicurati che i poteri di Wanda non prendano il sopravvento." gli raccomanda avvicinandosi a lui.
Visione annuisce per poi allontanarsi con Wanda.

Steve si volta verso di me per guardarmi negli occhi.
E' chiaro che non sia affatto tranquillo.
-"Ti prego fai andare tutto per il verso giusto."
Mi avvicino a lui e sorridendo gli accarezzo una guancia.
-"Ci provero'." rispondo per poi dargli un veloce bacio a stampo.
Questo potrebbe essere il nostro ultimo bacio.

Wanda e Visione entreranno dal tetto, Natasha e Scott dall'ala sinistra dell'edificio mentre io e Steve dall'ala destra, mentre Sam fara' da vedetta finche' non saremo tutti dentro.

Ci dirigiamo verso il lato destro dell'edificio facendo attenzione a non farci vedere.
-"Ecco l'ingresso." dice Steve.
Si tratta di una grossa porta blindata sorvegliata da due uomini alti e muscolosi vestiti totalmente di nero.
Sono armati fino ai denti e i loro volti sono coperti.
-"Non molto credibile come sorveglianza di una fabbrica di legno." dico ironica.
Ci troviamo a circa 30 metri da quell'ingresso e siamo nascosti dietro alcuni cespugli, e' il mio momento di agire.
Con i miei poteri sollevo una pietra dalla parte opposta a quella in cui ci troviamo io e Steve e la scaravento qualche metro piu' avanti, in mezzo alle foglie secche.
Come previsto il rumore provocato dalle foglie fa immediatamente indispettire i due uomini che subito si scambiano uno sguardo.
Dopo pochi secondi uno dei due si allontana nella direzione da cui ha sentito provenire il rumore.

-"Vuoi quello alla porta o l'altro?" mi chiede Steve.
-"Quello alla porta lo lascio a te." rispondo.
Ci dividiamo e con passo felpato mi dirigo verso l'uomo che si e' allontanato.
Mentre guarda tra gli alberi per controllare che non vi siano intrusi non si rende conto che il pericolo si trova in realta' alle sue spalle.
Arrivata alle sue spalle non gli do' il tempo di accorgersi della mia presenza che con un movimento veloce gli spezzo il collo facendolo cadere a terra.

Subito mi reco all'ingresso dove Steve mi aspetta con l'altro uomo steso ai suoi piedi.
-"Sei stata veloce."
-"Anche tu Rogers."
-"Le telecamere."
-"Subito capitano."
Con due colpi di pistola, ovviamente dotata di silenziatore, metto fuori uso le telecamere di sorveglianza.

-"Steve mi ricevi?" la voce di Natasha si fa sentire attraverso il walkie-talkie.
-"Ti ricevo. Avete superato le guardie?"
-"E' stato facile come bere un bicchier d'acqua. Aspettiamo il via libera per entrare." risponde la vedova nera.
-"Ricevuto. Aspettiamo solo conferma da Wanda."

-"Wanda mi ricevi?" chiede questa volta Steve.
-"Si, siamo sul tetto. Guardie a terra." risponde lei.
-"Bene. Avengers e' ora di agire. Ci vediamo dentro."

Con un colpo di scudo Steve rompe la serratura di ferro e con un calcio spalanca la porta.
Il momento della verita' e' arrivato.

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