Intoppi da risolvere

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1 ottobre 2021

Un rumore insistente e fastidioso mi costrinse a svegliarmi dal mio sonno, era come se qualcuno stesse sbattendo qualcosa contro la porta. Mugugnai un lamento nel sonno schiacciando il cuscino sulla testa sperando di non sentire ancora quel rumore.

-Signorina Alexia, il signor Trafalgar sta insistentemente bussando alla sua porta. Lo mando via?

Ma che vuole?

"Ma cosa..." Gemetti con la bocca impastata.

Alzai appena la testa dal cuscino per guardare l'orario.

Sono le due e mezza di notte!

Perchè se lui non riesce a dormire deve sempre venir da me a rompere le palle!?

Continuava a bussare ed io a far finta di dormire per altri cinque minuti nei quali lui non smise un attimo di picchiare contro la porta.

-Signorina, lo mando via?

Marcus, non ti ci mettere pure tu!

Mi alzai di controvoglia e come una furia mi avviai decisa verso la porta. "Trafalgar che cosa vuoi!" Chiesi irritata.

"Oh, finalmente ti sei svegliata! Certo che hai proprio il sonno pesante quando ti ci metti."

La sua voce mi arrivò bassa e bombata dal legno che ci divideva, era appena comprensibile, ma la strafottenza ed il ghigno che seguivano li potei vedere molto bene.

"Non è che apriresti, magari?"

"Puoi entrare benissimo da solo!" Urlai contro la porta.

"Se avessi potuto lo avrei già fatto, stanne certa!"

In che senso?

"Come sarebbe a dire che non puoi entrare?" Mi accigliai, guardando come una deficiente la porta.

"Che ne so! Chiedilo all'inteligenza artificiale!"

Alzai lo sguardo verso gli altoparlanti e come se l'intelligenza mi avesse visto e capito cosa stessi per chiedere essa mi rispose.

-Il signor Malik ha creato un incantesimo che blocca i poteri intrusivi.

"Non sono un intruso!" Sbraitò il chirurgo offeso.

-Lei voleva entrare senza permesso nella camera della signorina. Si faccia due domande e si dia da solo la risposta.

Boom!

Ma non ha tutti i torti. Ha senso il ragionamento!

Il chirurgo è stato appena zittito da un'intelligenza artificiale. Scrivilo, è un evento memorabile.

Lo sentì parlottare qualcosa che mi fu incomprensibile da capire dato che ancora non avevo aperto la porta.
Allungai la mano verso la serratura per farla scattare ed aprire, quando posai lo sguardo sul mio braccio, mi tirai subito indietro.
Ero nuda, indossavo solo l'intimo.

Come se fosse un problema...

Devo aver un po' di decenza, non posso subito farmi trovare così, penserà che io voglia essere scopata.

Ehm ehm...

Taci!

Presi il primo indumento che mi venne a tiro, una lunga maglia gialla, ed la indossai con velocità e molta foga, per poi precipitarmi alla porta, dove Law non dava segni di cedimento.

La strega e il chirurgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora