Ricordi di una giornata passata.

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Nota autrice.

Salve a tutti!
Piccola premessa prima di lasciarvi a leggere questo capitolo.
Nel primo paragrafo vi è Alex ancora scossa dalla discussione col fratello avvenuta nel capitolo precedente a questo, lei intenta ad ascoltare musica va a ricordare alcuni momenti passati assieme ai ragazzi quanto ancora erano ignari di cosa li avrebbe aspettati subito dopo aver aperto il libro di famiglia.
In questo capitolo di fatti lei racconterà una sua giornata e l'arco narrativo di essa si andrà a collocare quando i ragazzi la spingono a rivelare i suoi poteri e quando permette loro di scoprire i benefici di un bagno in piscina di conseguenza leggerete che il rapporto tra Law e Alex è ancora travagliato, perciò ricordatevi chè è un ricordo e le cose dette e avvenute iniziano e si concludono nell'arco narrativo di essa sebbene verrà suddivisa in due parti che verranno pubblicate nello stesso momento.
Fine premessa, vi vediamo alla fine del prossimo capitolo.

Prima parte.

2 ottobre.

Ero sdraiata a pancia in giù sul letto della mia camera, era sorto il sole da poche ore ed io non avevo per niente dormito durante la notte.
Ieri dopo la discussione con mio fratello avevo deciso di ritirarmi nella mia camera ordinando a Marcus di insonorizzare la camera e di dir a tutti che non ci fossi.
Mi rigirai a pancia in su tenendo sulla mano destra il mio cellulare saltando la canzone che la mia playlist aveva deciso di farmi ascoltare, non ero dell'umore adatto per ascoltare Daddy di PSY.
Per fortuna dopo due skipp era iniziata Lullaby dei Nickelback.

Eh si dai! Facciamoci salire altra depressione!

Dopo aver scrollato per diversi minuto la home di Tumblr facendomi di conseguenza salir ancor di più la depressione decisi di chiuderla e di dedicarmi a guardare le mie foto nella galleria, iniziai a guardarle dall'ultima scattata fino alla prima che avevo scattato da quando i ragazzi erano apparsi in casa mia.
Erano passati due mesi, e tra peripezie e giornate di pura noia i ragazzi avevano riempito le mie giornate.
Dopo aver sorriso da sola al sol ricordo che rappresentavano esse il mio sguardo si era posato su una foto in particolare: io e Rufy che giocavamo a Just Dance.
Chiusi gli occhi ricordandomi di quel giorno che si era presentato caldo già alla mattina e stressante ai limiti massimi.

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19 Settembre

"Alex..."

Ero appena scesa quando mi chiamò cappello di Paglia, sdraiato sul pavimento non seppi bene per quale motivo e mi guardava con un'espressione abbattuta.
Il panico che avesse combinato qualcosa di irrimediabile mi assalì.

"Mi annoio. Non c'è proprio niente da fare qui!" Si lamentava lui, strappandomi dai miei catastrofici pronostici sulla mia vita.

Sbattei le palpebre tornando a focalizzare la mia attenzione su di lui valutando tristemente che, in effetti, tutti i torti non li aveva.
C'era silenzio, troppo, non ero più abituata a sentire i benefici del cosa si provasse ad avere una casa ordinata e silenziosa.
Non vedevo nessun oltre lui in giro e ciò era molto sospettoso.

"Dove sono gli altri?" Chiesi raggiungendolo e guardandolo dall'alto.

"Zoro è in giardino ad allenarsi..." Aveva iniziato a dire venendo subito interrotto da me.

"Con questo caldo?" Chiesi sbigottita.

"Si, è pazzo!" Concordai alle sue parole andando ad accedere il condizionatore. "Law e giù in seminterrato a far non so cosa." Confessò indicando con il dito la porta.

I libri con gli incantesimi sono lì.

Scattai svelta contro la porta aprendola con foga e senza faticare a scendere le scale urlai al chirurgo di non provare a leggere i libri che vi erano perchè sennò lo avrei punito; la richiusi subito dopo senza preoccuparmi se mi avesse risposto, riportai lo sguardo sul ragazzo di gomma che aveva cambiato la posizione, come se fosse una stella marina era completamente rivolto con tutto il corpo verso il getto d'aria fredda del condizionatore.

La strega e il chirurgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora