Pov Alex
Porto di Redunda
Il giorno in cui anni fa avevo chiesto a Malik d'insegnarmi qualche mossa di Mae May o di arti marziali per difendermi in caso di mancanza di magia non avrei mai immaginato di vivere o di trovarmi in quelle situazioni più volte di quanto avessi previsto!
Di certo quella che stavo affrontando in quel momento non faceva eccezioni.
Stavo affrontando una sconosciuta che voleva uccidermi per una gelosia del tutto infondata, membro di una combriccola di uomini al servizio di un fasullo re alleato ad una delle signore più pericolose del mondo magico e normale.
Una giornata davvero pessima!
Avevo imparato lo stretto necessario di ogni forma di addestramento, Karate, Arti marziali, kick box e altri tipi di lotta. Sapevo di essere brava a difendermi o ad attaccare, ero brava ad improvvisare e ciò mi era sempre stato utile anche quando mi trovavo prigioniera di Antonella, anzi in quei due anni avevo imparato ulteriori nozioni.
Ma ero sempre più che convinta di non avere la pazienza adatta ad una situazione come quella.
Mi ero allenata per anni per cavarmela e sopravvivere ma non avevo mai fatto i conti con una donna che riuscisse a trasformarsi in un serpente!
Sarebbe stato evidente a chiunque che tra me e Melania c'era una disparità in doti grande quanto la Linea Rossa, sapevo di essere più forte di lei ma quella sua dannata trasformazione in un Cobra reale mi aveva terrorrizzata e destabilizzata.
Ero nella merda e se non fossi stata molto fortunata probabilmente ci avrei rimesso qualche parte fondamentale del corpo da un momento all'altro.
Se avessi avuto l'innato istinto di sopravvivenza di Usopp mi sarei data alla fuga, tuttavia mi era ormai ovvio dopo anni di aver solo l'innato istinto di mettermi nei guai, in più dopo aver simpatizzato con ben tre Supernove quella dote, connaturata in qualsiasi essere vivente persino il più infimo, in me latitava felicemente senza darmi più di qualche pensiero.
Quello che non mi mancava tuttavia era il senso del pericolo, quello per chissà quale grazia divina mi era stato concesso e con il passare del tempo mi si era anche acuito. Ero consapevole di star rischiando più di qualche osso rotto affrontando quella squilibrata trasformata da serpente e semmai avessi dato ascolto a quella piccola vocina che era la mia avrei ceduto il passo per cause di forza maggiore, ma in quel momento non avevo alcuna intenzione di farlo.
Avevo promesso a me stessa, e persino a Law di non comportarmi da ragazzina debole quando mi trovavo davanti a quei rettili e avevo tutta l'intenzione di continuare a mantenere quella promessa finché avessi avuto fiato nei polmoni."Non permetterò che vi sposiate! Non lascerò che tu lo prenda in giro!" Mi urlò una volta ancora addosso Melania.
Indietreggiai rischiando d'inciampare nei miei stessi passi. La lama del coltello sibilò di fronte al mio viso in una scia cupa che a fatica riuscì a vedere nitidamente e alcuni dei miei capelli caddero inanimati sul legno maculato del ponte.
Vi lanciai appena un'occhiata, conscia che distrarmi per una cosa del genere sarebbe stato come scavare la propria tomba e tornai a sollevare lo sguardo."Io non prendo in giro nessuno! È tutta opera sua, non lo conosco neanche, perché dovrei sposarlo?!" Domandai retorica spostando istintivamente la spalla sinistra indietro per ruotare il busto ed evitare il coltello che mi era stato lanciato dritto al torace.
Lo schioppo dell'ennesima fessura nel legno mi fece stringere i denti attorno al labbro, ricordandomi che mi trovavo lì per rubarla e raggiungere i ragazzi su quell'isoletta che ora vedevo vuota.
Merda! Ho perso i ragazzi!
Sbuffai fuori l'aria incamerata nell'azione, decidendo che fosse l'unico momento in cui mi era possibile contrattaccare, anche se ne avrei volentieri fatto a meno. Vidi l'altra scagliarglisi contro nell'istante stesso in cui il manico del coltellaccio smise di vibrare e sollevai l'avambraccio di fronte al seno afferrandola per la fascia bianca che copriva il suo quando a distanziarci fu poco più di un metro. Affondai il pugno nello sterno, concentrandomi per avere una presa salda e flettei le ginocchia, caricando il peso sulle spalle per obbligarla a perdere l'equilibrio e scivolarle sopra a causa della spinta, ma la sentì subito poggiare la mano sopra la mia testa.
Balzò dietro di me capovolgendo la situazione e attorcigliando i miei riccioli rossi tra le dita tirò indietro il polso, strappandomi un verso di dolore masticato.
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La strega e il chirurgo
General FictionCosa succederebbe se sei personaggi del mondo di One Piece si ritrovassero ad essere catapultati improvvisamente nel mondo reale? Trafalgar Law, Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Vinsmoke Sanji, Usop e Sabo lo scopriranno presto. Ho preso spunto per qu...