Capitolo 5

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Questa sera con tutte queste persone sto impazzendo, non faccio altro che andare avanti e indietro senza tregua da un tavolo ad un altro. Non che mi stia lamentando sia chiaro o meglio si ma non più del solito. L'unica nota positiva è che più ci sono mance per me, più mi avvicino piano piano al mio sogno. Certo la strada è ancora lunga da fare ma mi armo di pazienza e vado avanti.

Mentre sto andando all'ennesimo tavolo, passando sento un gruppo di ragazzi che parlano talmente piano che non capisco come facciano a sentirsi tra di loro.

<<A che ora c'è la corsa?>> sento dire da uno di loro.

Chissà di che corsa staranno parlando. Probabilmente di qualche gara alla TV.

<<A mezzanotte e mezza al solito spiazzo e se vogliamo arrivare prima che inizi dobbiamo muoverci.>> risponde un altro.

Ma di che parlano? Cerco di capire di più ma tra loro che parlano a bassa voce e il caos che c'è qui dentro, non sento praticamente nulla perciò lascio perdere e continuo la serata.

Non faccio altro che pensare a quei ragazzi da più di un ora e a cosa si possano riferire, quindi con una faccia stranita vado da Violet che noto mi sta aspettando al bancone.

<<Les che ti prende?>> mi guarda anche lei a sua volta nello stesso mio identico modo.

<<Nulla è solo che ho sentito passando da un tavolo una conversazione strana.>>

<<Cioè?>>

<<Parlavano di una certa corsa in uno spiazzo e che sarebbe iniziata sul tardi.>> dico mentre con l'indice mi gratto un punto a caso della testa.

<<Una corsa?>> io annuisco e vedo che lei inizia a pensare, poi ad un certo punto sento che esclama sbattendo una mano sul legno.

<<Ma certo, vedi devi sapere che a più o meno un miglio da qui, fanno delle gare clandestine e come tali ovviamente nessuno ne deve sapere niente ecco perché parlavano senza farsi sentire.>> io in quel momento sobbalzo dallo spavento.

<<Cosaaaaa?>> sgrano gli occhi, sono scioccata non so che dire.

Ora che ci penso bene, il loro discorso ha una logica. Gara alla TV pff... si certo Les continua a credere agli elefanti che volano miraccomando mi dico mentalmente mentre scuoto la testa.

Vedo che mi guarda esasperata e che cerca in tutti i modi di non ridermi in faccia.

<<Tesoro ma dove vivi?! Secondo te perché il fine settimana qui c'è sempre il pienone? È perché siamo il pub più vicino se si può dire così. I ragazzi vengono qui, mangiano e poi si dirigono in quel luogo.>> e io che ne potevo sapere? Pensavo venissero qui solo per mangiare e stare in compagnia non di certo per questo.

<<E come facevo a saperlo. Comunque avrei da ridire, io li ho sentiti non sono stati molto furbi pensa se c'era un poliziotto al posto mio.>> e lei concorda con me.

<<Senti perché più tardi non andiamo anche noi?>> mi chiede lei ma vedo che è nervosa nel farlo perché si tortura il pollice con i denti.

<<Scordatelo. E prima che tu mi chieda il perché, te lo dico subito. 1 non vado in un luogo illegale dove in qualsiasi momento potrebbe arrivare la polizia e arrestarci tutti. Già immagino la telefonata che potrebbero ricevere i miei: "salve signori volevamo informarvi che abbiamo trovato vostra figlia ad una gara illegale di auto e la stiamo tenendo in custodia qui al distretto di Los Angeles"" mi vengono i brivididi di terrore solo a pensarci e 2 stiamo lavorando non possiamo andare via quando vogliamo noi.>> se lo può togliere dalla testa.

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